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Proprio ieri Axel Bassani aveva detto di sperare in una gara asciutta perché convinto di poter salire sul podio anche in condizioni 'normali' e non solo con la pioggia, ed oggi il pilota di Motocorsa è stato accontentato, dimostrando quanto fossero vere le sue parole. Axel ha infatti chiuso Gara1 a Magny Cours sul terzo gradino del podio alle spalle di Bautista e Redding, con un risultato che magari è stato anche propiziato dalle uscite di scena di Rea e Razgatlioglu, ma che di certo ha meritato fino in fondo.
Axel in gara è stato un vero mastino, ha portato avanti un bel duello con Rinaldi che poi ha commesso un errore e con la sua costanza ha messo pressione anche a Loris Baz, a sua volta incappato in una caduta che gli ha spalancato la via per il podio. Ha corso insomma da grandissimo esperto, pur essendo ancora giovanissimo. Queste le sue parole al termine della gara.
Corri da grande esperto, ma in realtà sei ancora molto giovane.
"Sono vecchio dentro. Ho spinto molto forte alle spalle di Baz…sono un pilota che sa stare tranquillo, che non butta via i risultati. Voglio finire tutte le gare, il che da un lato è buono, mentre dall’altro non lo è perché a volte devi spegnere il cervello e andare al massimo. Sono felice, questo podio era quello che volevamo dall’inizio della stagione e finalmente è arrivato".
Questo podio lo volevi.
"Per me è importante fare podio sull’asciutto. Mi è capitato che mi abbiano detto che so fare certi risultati solo sul bagnato, quindi volevo dimostrare che non è così. Oggi l’ho fatto, sono salito sul podio con l’asciutto e sono felice per questo. Io e Michael abbiamo fatto una bella battaglia e l’ho battuto. Sono felice, ma sarebbe stata la stessa cosa con chiunque, perché io ovviamente voglio battere tutti e non solo Michael o Alvaro".
Continui ad essere di gran lunga il miglior pilota indipendente.
"Di certo per me è bello essere il miglior pilota indipendente. Ma adesso sono concentrato a diventare un pilota ufficiale. Mi serve stare sempre davanti, salire sul podio più che posso. A fine stagione vedremo cosa accadrà l’anno prossimo. Io do il massimo ad ogni gara, poi vedremo".
L'anno prossimo...dove vai?
"La settimana prossima dovrei capire cosa farò l’anno prossimo, al momento non lo so ancora".
Rispetto all'anno scorso sta diventando molto più costante nei risultati. La tua moto è migliorata?
"La moto è migliorata rispetto allo scorso anno, ma anche io sono cresciuto molto. Ho imparato tante cose in SBK, sono più costante e sono più rilassato sulla moto quando guido. Siamo cresciuti assieme io e la moto e questo fa la differenza".
Pensi ci sia grande differenza tra la tua moto e le due ufficiali?
"Non lo so con certezza. So che la mia moto è uguale a quelle di Alvaro e Michael. Ma non lo so onestamente. Quando mi trovo vicino ad Alvaro lui è un po’ più veloce, ma credo che dipenda dal peso e dal fatto che lui è davvero molto piccolo, sul rettilineo ha un’aerodinamica diversa. Ma le moto non sono molto diverse. La differenza sono solo i soldi".
Nel tuo team sono cambiati diversi volti, non deve essere stato facile.
"Tutta la mia squadra è cambiata, tre volte. Non è un problema quando cambiano le persone attorno a te, ma ovviamente è difficile quando tu devi lavorare con persone nuove, perché serve tempo sia a loro che a te stesso per fare determinate cose, per capirsi perfettamente. Abbiamo passato le prime gare a cercare di capirci al meglio e dopo abbiamo iniziato a fare tutto bene ed i risultati stanno arrivando".
E' stato difficile fare la scelta giusta in fatto di gomme?
"Non è stato difficile scegliere le gomme, perché non ho mai provato le gomme nuove quindi ho scelto le vecchie che già conoscevo bene. Vedremo cosa fare domani, Alvaro ha usato la nuova gomma al posteriore. La proverò domani e poi deciderò se usarla".
