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MotoGP, Dovizioso: "Il calore della gente mi ha stupito, i piloti commosso"

"Sono riuscito a trasmettere il mio personaggio, anche se non sono una showman. All'ultimo giro ero deciso se godermi il momento o tentare il giro veloce... non ho fatto né uno né l'altro!"

MotoGP: Dovizioso:

Un tripudio di bandiere, di abbracci e risate. La festa che Andrea Dovizioso voleva a Misano c’è stata, anzi ha superato le sue aspettative. Il sentimento ha messo a dura prova la ragione, ma mentre scorrevano i titolo di coda della sua carriera, il Dovi ha capito quanto ha dato alla MotoGP. Fino all’ultimo ha lottato e soprattutto si è divertito. Non c’è miglior modo di lasciare il palcoscenico, con un inchino finale per tutti i suoi tifosi.

Andrea, cosa ti ha sorpreso in questi giorni?
Tutto questo calore non me lo aspettavo. Capisci quando le persone fanno qualcosa per te perché ci tengono, è la conferma di quanto sono riuscito a trasmettere, soprattutto a fine carriera con la Ducati, il mio personaggio. Posso piacere o meno, ma sono diverso dai soliti showman. Questo fine settimana non poteva andare meglio e voglio ringraziare tutti: i tifosi che sono venuti alla gara con gli striscioni, la gente che ho incontrato nel paddock, la gente con cui ho lavorato”.

Avevi sottovalutato l’affetto delle persone nei tuoi confronti?
Quando non stai lottando per il campionato è normale, non sei così importante, però quando decidi di ritirarti la gente ti guarda in modo diverso. Iniziano ha concentrarsi su quello che hai fatto e non su quello che stai facendo, ma non mi aspettavo così tanto”.

Cosa ti ha detto Marquez sullo schieramento?
Niente di particolare, ma mi ha fatto piacere perché, se è venuto da me, vuole dire che che c’è rispetto fra di noi”.

Cosa hai pensato nell’ultimo giro?
Da pilota razionale quale sono, ero indeciso se fare il mio giro più veloce della gara, perché avevo Fernandez attaccato, o godermelo. A ogni settore cambiavo idea, non ho fatto il mio giro veloce e un po’ me lo sono goduto: è stato in linea con il personaggio (ride). È stato bello perché c’erano tutti gli amici che mi aspettavano”.

Ieri sera ti sei commosso però quando ti hanno fatto vedere i messaggi di saluto degli altri piloti…
"Perché mi hanno detto delle cose non banali. Anche tutto quello che ha fatto il team non è stato di facciata e questo mi ha toccato”.

Se avessi la bacchetta magica, cosa cambieresti della tua carriera?
Farei diversamente alcune cose, perché dopo sarebbe facile migliorarle, sarei ipocrita se non lo dicessi. Non ho però grossi rimpianti, sono sereno, anche in questo momento in cui mi ritito. Non vedo cose particolarmente sbagliate da parte mia, ma bisogna sempre comportarsi in modo diverso per ottenere di più, sono dettagli”.

Qual è invece la cosa che ti ha dato più soddisfazione?
"Le vittorie sono state esaltanti, ma riuscire a giocarmi il campionato con la Ducati, sapendo come era messa quando ero arrivato, è stata una soddisfazione enorme a livello personale. Non stiamo parlando di soffrire per 3 o 4 gare, ma ho dovuto adattarmi e migliorare una moto, ci sono voluti anni. Significa che dentro di me c’erano una grande spinta, una grande energia e la conoscenza per raggiungere certi risultati”.

Nei tuoi 21 anni di carriera non hai mai saltato una gara.
"È in linea con me, ma ci vuole anche un po’ fortuna, quando cadi non sai mai come andrà a finire. L’approccio ai GP è frutto della testa del pilota. Anche se è un record che non conta niente… è bello”.

Cosa ti mancherà di più di questo mondo?
Quando sei un pilota della MotoGP l’attenzione su di te è enorme. Non l’ho mai cercata ma c’è, e questo cambierà. Dovrò adattarmi e lo so. Più di tutto, però, mi mancherà la possibilità di lavorare con dei professionisti, è una cosa che ho adorato”.

Cosa non ti mancherà?
I titoli su di me sui giornali (ride)”.

Cosa farai ora?
Ho in mente un progetto che cambierà la mia vita, voglio creare qualcosa in prima persona, mentre fino a ora erano gli altri a farlo per me. Sicuramente tornerò a correre nel motocross, mi piace molto”.

Bagnaia ha detto che se la Ducati è così competitiva è merito tuo.
È un segno di maturità da parte sua e lo ringrazio, ha detto una cosa bellissima e non era obbligato a farlo. Essere consapevole di quello che è stato fatto è un aiuto per raggiungere i propri obiettivi”.

Se una Casa ti chiamasse come collaudatore cosa risponderesti?
Sto tenendo ogni porta aperta perché ho imparato che non bisogna chiuderle a priori. In questo momento sono rilassato, se mi verranno fatte proposte interessanti le valuterò”.

Come vedi la MotoGP attuale?
Se parliamo di lotte, bisognerebbe cambiare il regolamento per aumentarle. A livello di personaggi, ci sono piloti molto talentuosi, ma mediaticamente cercano di essere molto tranquilli nei loro comportamenti, quindi c’è meno rivalità. Io, però, sono convinto che questo succeda perché non c’è la possibilità di fare tanti sorpassi”.

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