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MotoGP, A. Espargarò: “Non è stato un disastro, in passato facevamo festa per un sesto posto”

“Maverick ha fatto la differenza nei cambi di direzione. Adesso il Mondiale è in discesa, perché ci siamo lasciati alle spalle le piste più complicate”

MotoGP: A. Espargarò: “Non è stato un disastro, in passato facevamo festa per un sesto posto”

Aleix Espargarò ha archiviato la gara di Misano in sesta posizione, perdendo la seconda posizione nel Mondiale a favore di Pecco Bagnaia. I punti di distacco dalla vetta salgono a 33, ma lo spagnolo ostenta grande fiducia, perché secondo lui il peggio è passato.

La tappa della Riviera era infatti considerata dal portacolori Aprilia come una delle più complicate, ma lui ha contenuto i danni.

“Non sono mai stato veramente competitivo durante l’arco weekend qua a Misano – ha esordito - nei primi due terzi di gara avevo però fiducia e riuscivo a essere veloce. Pensavo infatti di poter stare davanti a Fabio, ma non ero a livello di Maverick, soprattutto nei cambi di direzione. Purtroppo non riuscivo a essere agile come Vinales in sella all’Aprilia con il corpo e devo migliorare me stesso per quanto riguarda la guida sotto questo aspetto”.

Aleix non cerca scuse.

“Misano è una delle piste preferite di Maverick e lui è stato molto forte nei cambi di direzione. Come ho detto ad inizio stagione l’Austria e Misano, così come l’America erano le piste che più mi preoccupavano. Adesso dobbiamo essere propositivi, perché la nostra strada è in discesa e sono molto entusiasta di andare ad Aragon”.

Il bicchiere è quindi mezzo pieno.

“Se nei primi giri fossi rimasto agganciato ai primi tre, magari avrei potuto portare a casa qualcosa di più, ma tutti noi sappiamo a che livello è arrivata la MotoGP. Non posso considerare questa gara un disastro, dato che fino a metà gara avevo il ritmo di Pecco e in passato quando facevamo sesti ci ritrovavamo nel box a fare festa”.

Intanto martedì si torna in pista.

 “Abbiamo un buon piano di lavoro legato al motore e sono convinto che fuori dall’Europa potremmo fare bene. Ci siamo lasciati alle spalle le piste più difficili e i punti dalla vetta sono 33, non li considero molti. Pecco? Dobbiamo guardare la vetta”.


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