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MotoGP, Miller: "voglio chiudere con Ducati nel modo migliore possibile"

E' la prima pole da quattro anni per Jack Miller. Nonostante la costanza di risultati,  per il pilota australiano l'addio con Ducati si fa sempre più vicino. "Quando sono riuscito a migliorare il tempo di Enea non nascondo di aver provato un po di nervosismo"

MotoGP: Miller:

La pole di Jack Miller sul circuito di Misano racconta due storie. La prima, quella di una Ducati in mezzo a molte altre Ducati, tutte nelle prime file, a dimostrazione di quanto la casa di Borgo Panigale sia riuscita a consolidare le prestazioni della propria moto con una moltitudine di piloti dagli stili di guida anche molto diversi tra loro. La seconda , quella di un pilota australiano completamente a suo agio su una moto che, forse paradossalmente, dovrà salutare al termine del campionato, ormai vicinissimo con solo sette gare rimaste. Una pole che gli mancava da quattro anni e che forse domani potrebbe consegnargli una vittoria. Jack Infatti ha dimostrato uno dei migliori passi gara durante l'intero weekend, e quello che storicamente in molte gare si è rivelato un suo tallone d'Achille, la gestione delle gomme, potrebbe rivelarsi meno incisivo sul tracciato italiano. Rimane però ancora l'incognita del meteo, che potrebbe confondere le carte o addirittura rivelare sorprese inaspettate che non sono mancate in questo campionato.

Parlaci di queste qualifiche, forse una delle tue migliori qualifiche considerate anche le condizioni del tracciato.
"In pit lane abbiamo deciso di provare da subito le gomme da pioggia - ci spiega Jack Miller - lo abbiamo fatto per saggiare le condizioni dell'asfalto, ma è bastato un giro per renderci conto che si sarebbe potuto girare con le slick, così ho sentito l'urgenza di correre ai box per cambiare la moto. E' stata una qualifica molto tesa, tutti continuavano a migliorare il proprio tempo. Quando sono riuscito a migliorare il tempo di Enea non nascondo di aver provato un po di nervosismo. E' bello essere di nuovo in pole dopo quattro anni".

Il tuo crono oggi è arrivato vicinissimo al record di Pecco sul tracciato, questo nonostante le condizioni non fossero delle migliori.
"Più che le condizioni dalle condizioni del tracciato, sono rimasto sorpreso dalle prestazioni degli pneumatici. Non potevamo cambiarle perché non avremmo avuto tempo per farlo, eppure sono stato in grado di spingere anche al quinto e sesto giro consecutivo".

Che aspettative hai per la gara di domani? I tuoi podi nelle ultime gare e il tuo passo durante le prove libere ti inseriscono tra i favoriti.
"Tutto dipenderà dalle condizioni meteo, cercherò di adattarmi alla situazione che mi troverò di fronte. Senza dubbio il mio feeling sulla moto è migliorato in queste fasi del campionato, nella scorsa gara sono anche riuscito a dare battaglia a Pecco per un momento, anche se poi mi ha rimesso al mio posto. Proverò a farlo di nuovo qui a Misano, se l'occasione si presenterà, ma non dimentichiamoci di tutti gli altri piloti che hanno dimostrato nelle libere di poter avere un ottimo passo gara."

La costanza di risultati in passato è stata un problema per te, ma ora sembri essere entrato in uno stato di grazia, la costanza è arrivata ed il miglioramento è evidente. A cosa è dovuto? E' una questione di esperienza, ti senti maturato come pilota?
"Credo che sia un mix di cose, sicuramente avere la mente più libera da pensieri sta contribuendo e posso concentrarmi maggiormente sulle singole gare. Però chissà, forse anche gli anni c'entrano qualcosa!", scherza il pilota australiano.

I tuoi continui ottimi risultati lasciano adito però a una domanda. Sei sicuro che a fine stagione in Ducati non si pentano di averti lasciato andare via?
"Ho preso la mia decisione quando ho firmato e sono stato trasparente quando l'ho fatto. Il mio obbiettivo per il resto del campionato è fare del mio meglio. Non si può prevedere cosa succederà gara dopo gara,  ma sicuramente è mia intenzione chiudere questo capitolo della mia carriera nel miglior modo possibile. Dobbiamo anche tenere presente la grande opportunità che Ducati mi ha dato, oltre alla possibilità di competere con una delle moto se non la moto più competitiva della griglia".

Meglio lottare nelle prime file con più Ducati o vedersela con le moto delle case avversarie?
"Ovviamente conosciamo le Ducati e sappiamo come si comportano su questo tracciato, ma in gara siamo tutti avversari. Io dal canto mio cercherò di fare del mio meglio, anche in classifica non siamo così lontani, oggi ho conquistato la pole e Pecco è qui vicino a me, penso che potremo fare bene domani".

Cosa ha fatto la differenza nel tuo stile di guida per poter correre su questo circuito con queste condizioni e conquistare così la pole?
"É fondamentalmente una questione di feeling sulla moto, possiamo notarlo anche con lo stile di guida di Fabio. Nel mio caso, l'aderenza in alcuni punti del tracciato mi fa sentire particolarmente a mio agio, sopratutto nelle curve sei e dieci. E' stata tutta una questione di riuscire a capire fin dove avrei potuto spingermi con l'anteriore, e da lì racimolare decimi preziosi giro dopo giro".

Secondo alcuni piloti, la bassa usura delle gomme permetterà di spingere al massimo per tutta la durata della gara domani. Quali sono state le tue sensazioni?
"La mescola media si è comportata molto bene, infatti sono rimasto molto sorpreso. Non so gli altri piloti, ma io non ho mai smesso di spingere al massimo e penso che lo farò anche domani, ovviamente tenendo conto delle condizioni del tracciato".


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