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MotoGP, L'INDISCREZIONE: Takeo Yokoyama lascia la responsabilità di d.t in Honda HRC

Il direttore tecnico di Honda HRC è la prima vittima per il rinnovamento della casa giapponese alla sua peggiore stagione chiesto da Marc Marquez

MotoGP: L'INDISCREZIONE: Takeo Yokoyama lascia la responsabilità di d.t in Honda HRC

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Che la Honda stia attraversando un periodo negativo è evidente a chiunque segua il campionato. Assenza di Marc a parte, anche gli altri piloti sembra abbiano delle serie difficoltà a brillare, come testimonia il GP del Sachsenring in cui per la prima volta dal lontano GP di Svezia del 1983, nessun pilota Honda è arrivato a punti nella classe regina.

Come riporta speedweek, per molti mesi ci si è chiesti quando nella casa nipponica sarebbero cominciate a cadere le prime teste, ed ora la risposta sembra essere arrivata. Takeo Yokohama, il direttore tecnico di Honda HRC, attualmente  ancora nel paddock a Misano, sarà la prima vittima sull'altare della cattive prestazioni della casa giapponese.

Takeo Yokoyama fa parte della famiglia Honda dal 1996. Partito per studiare negli Stati Uniti nel 2002, è rientrato in HRC nel 2004 lavorando come progettista di telai. Dopo tre anni di lavoro come ingegnere di pista di Dani Pedrosa, è passato al ruolo di Direttore Tecnico e ha avuto l'opportunità di utilizzare tutta la sua preziosa esperienza fino ad oggi. In qualità di responsabile tecnico di HRC dal 2018, Takeo ha guidato lo sviluppo della Honda RC213V per migliorare e lottare per il Campionato del Mondo ogni stagione.

Ma gli scarsi risultati negli ultimi due campionati del mondo costruttori, con la casa giapponese rispettivamente sesta ed addirittura ultima nel 2020 e nel 2021 hanno sancito infine il destino del direttore tecnico, che potrebbe dire addio al campionato al più tardi a fine stagione.

Anche nel campionato piloti, i risultati non sono stati di certo incoraggianti. Le vicessitudini dell'otto volte iridato hanno infatti pesato duramente, e i due anni di Covid19 e le relative restrizioni non possono essere di certo presi come giustificazione, se si considera che proprio due case giapponesi hanno conquistato il titolo in quegli anni, la Suzuki con Joan Mir nel 2020 e la Yamaha con Fabio Quartararo nel 2021.

Qualcosa sembra cominciare quindi a muoversi, e l'assunzione da parte di Yamaha di Luca Marmorini, ingegnere di Formula1 che in passato ha lavorato nel reparto motori con Toyota e Ferrari significa che tutte le Case stanno guardandosi in giro.

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