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MotoGP, Bagnaia: "Impossibile paragonare la mia sanzione con quella di Quartararo"

"Giusta la sanzione, è stato un mio errore, ora la qualifica sarà fondamentale.  Il ritorno di Marc? mi aspetto di vederlo già ai test di Misano e ad Aragon, è un qualcosa di cui dovremmo esserne tutti felici. Aiutare le altre Ducati è un mio Dovere anche se non ne hanno bisogno"

MotoGP: Bagnaia:

La prima giornata di prove libere sul circuito di Misano ha regalato gioie ma anche dolori per i due piloti della casa di Borgo Panigale. Gioie, come quella di Jack Miller che ha imposto il suo passo, chiudendo la FP2 col terzo miglior tempo della giornata. Ottimi i risultati anche per la Ducati di Pecco Bagnaia, uno dei favoriti del circuito, che ha migliorato sia il passo che il giro veloce tra le due prove libere, chiudendo poi col secondo miglior tempo alle spalle della Ducati di Bastianini. Successi non senza un piccolo dolore, Pecco paga cara la svista al termine delle FP1 in cui ha rallentato intralciando le traiettorie degli altri piloti , sanzionata poi dalla race direction con tre posizioni in griglia di partenza. Le qualifiche del sabato, rese ancor più incerte dalle condizioni meteo, saranno quindi ancor più fondamentali in un campionato ormai giunto alle ultime battute.

"Penso che la penalità sia corretta, sono d'accordo con la direzione gara - ci spiega Pecco - pensavo di aver già preso la bandiera a scacchi nelle FP1, è stato un mio errore di valutazione".

Una penalità di tre posizioni in griglia che potrebbe avere un peso non indifferente per il pilota italiano , vista anche l'incertezza data dalle condizioni meteo previste per la gara di domenica.
"Ho parlato con gli steward per chiedere come mai non mi avessero dato un giro lungo - ha poi continuato - e mi è stato confermato che questa è una misura di avvertimento in quanto è la prima volta che commetto questo tipo di errore. Penso che sia una misura giusta per prevenire comportamenti potenzialmente pericolosi".

Tre posizioni in griglia sono una punizione più leggera di un giro lungo?
"Dipende molto dal circuito in questione. Ne abbiamo già discusso in passato in safety Commission, perché il giro lungo dovrebbe essere una misura che incide con lo stesso peso in ogni circuito, ma nella realtà è molto difficile da attuare".

Quanto influirà questa penalità sul tuo fine settimana di gara?
"Sicuramente avrà un grosso peso, non tanto sulla velocità e sul passo gara, ma sulle qualifiche. Dovrò centrare la prima fila ad ogni costo. Partire in seconda fila sarebbe ancora accettabile, ma dalla terza la situazione comincerebbe a farsi complicata. Ovviamente il miglior risultato possibile sarebbe di centrare il miglior tempo in qualifica, il quarto posto in griglia è una delle partenze migliori".

Eppure Enea lo scorso anno riuscì ad arrivare terzo sul podio partendo diciottesimo.
"Non è impossibile, qui non è come al Sachsenring, i sorpassi sono sicuramente più fattibili, ma col livello attuale raggiunto in MotoGP, la qualifica avrà sicuramente un peso maggiore".

Sei anche stato protagonista di una caduta nelle FP1. Si è trattato di una scelta di gomme sbagliata o è stata causata dai dossi del tracciato?
"Di fronte a me c'era Luca Marini, ma ero più veloce di lui e stavo cercando di tenermi più all'interno per poi sorpassarlo nella curva successiva, ma non devo aver fatto abbastanza chilometri qui a Misano e credo di non conoscere ancora bene le traiettorie - scherza ovviamente Pecco - così ho toccato il bianco e sono scivolato, è stato un mio errore".

Parlando dei tuoi rivali, Fabio ha dimostrato di avere un ottimo passo gara.
"Il passo di Fabio è stato impressionante, ma anche le Aprilia sono state molto veloci ma me lo aspettavo. Nonostante la scivolata le sensazioni sulla moto sono state buone in entrambe le sessioni libere e stiamo lavorando molto anche sulle partenze. Quando capisco il motivo per cui sono caduto, non mi condiziona nell'uscita successiva, infatti dopo quella scivolata sono migliorato ancora".

Fabio scherzando ha detto che al posto tuo a lui avrebbero dato tre anni di galera come penalità.
"So' ragazzi - scherza ancora Pecco - l'anno scorso gli diedero una penalità per aver corso con la tuta aperta, una cosa molto pericolosa. Quest'anno ad Assen ha compiuto un sorpasso un pochino azzardato, che forse è stato sanzionato troppo duramente, ma che lo ha fatto cadere andando ad incidere anche sulla gara di un altro pilota, quindi credo che il mio rallentare nelle FP1 stamattina non sia paragonabile".

Un'altra incognita sarà la condizione del tracciato domenica, le previsioni meteo sembrano dare per certa una gara sul bagnato.
"Preferirei correre sull'asciutto. Sappiamo di poter essere veloci anche sul bagnato, ma la pioggia rappresenta sempre un'incognita e moltiplica le possibilità di commettere degli errori".

Negli ultimi giri ti abbiamo visto guidare assieme ad Enea. Prove di collaborazione per il prossimo anno?
"Oggi mi è successo spesso di trovarmi vicino ad altre Ducati. Mi sento in dovere di far sì che ci siano più Ducati possibili nelle prime file, non che ne abbiano bisogno, sono tutti piloti molto veloci è chiaro. Mi ha fatto piacere dare una mano sia ad Enea che a Bezzecchi e Marini".

Hai detto di aver lavorato molto anche sulle partenze, è ciò che sta facendo la differenza rispetto alle prime fasi di campionato?
"Ai test di Barcellona abbiamo fatto moltissime doppie partenze, uscivo dai box, partivo e rientravo per poi ripartire di nuovo. Questo ci ha permesso di capire molte cose e di lasciare la frizione invariata. Abbiamo modificato alcuni valori per migliorare sopratutto la costanza nelle partenze".

Al netto della penalità ricevuta, con che stato d'animo concludi questa giornata?
"Sono molto sereno, la penalità ricevuta è stata giusta, ma so di poter essere veloce. Non ho neanche ripensato alla caduta dello scorso anno alla Misano 1, è una curva difficile in cui è possibile commettere degli errori".

Si sta parlando molto anche del ritorno di Marc, che sembra imminente.
"Sappiamo tutti quanta voglia abbia Marc di tornare a correre, credo che lo vedremo già ai test del martedì qui a Misano, e sicuramente cercherà di stare davanti fin da subito ed essere veloce. Se riuscirà ad esserlo, probabilmente lo vedremo di nuovo in pista già ad Aragon. Ritengo sia un qualcosa di cui tutti dovremmo essere contenti".

Miller: l'unica incognita è il meteo

"E' stata una giornata positiva - ci racconta poi jack - la moto si è comportata molto bene nonostante il tracciato abbia alcuni dossi. Oggi tutto è andato per il verso giusto, ogni volta che entravo ed uscivo dai box, riuscivamo a migliorare le sensazioni sulla moto e a capire su cosa bisognava ancora lavorare. Il passo gara è buono e gli pneumatici si sono comportanti bene, specialmente la mescola dura. L'unica vera incognita di questo fine settimana di gara sarà la condizione del tracciato domenica".

Avete fatto alcune modifiche al setup della moto?
"No, continuiamo a lavorare con l'ultimo setup dei test di Barcellona, abbiamo provato ad ammorbidire le sospensioni per vedere come si sarebbe comportata la moto sui dossi, ma poi siamo tornati al setup originale con delle sospensioni più rigide. In questo momento salto semplicemente sulla moto, capisco subito qual è la situazione e poi mi adatto io col mio stile di guida. L'unica difficoltà incontrata stamattina è stata proprio quella di riprendere il controllo della moto all'uscita del curvone per via dei dossi, il tracciato ne è pieno".

Sembra che la moto ormai abbia raggiunto un vero equilibrio.
"Si, ormai l'abbiamo provata su diversi tracciati e diverse condizioni, e le prestazioni sono sempre molto elevate. Questa sua stabilità ci permette di giocare coi piccoli dettagli come le sospensioni stamattina o la scelta degli pneumatici".


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