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MotoGP, Bastianini e la telefonata persa: "Dall'Igna mi informava della scelta Ducati"

"Ho perso la chiamata perchè ero in moto. Quando ho letto il suo nome ho capito, è stata una bella emozione. Pecco? siamo amici, spero che potremo imparare l'uno dall'altro lavorando assieme. Strategie Ducati? siamo piloti, tutti vogliamo vincere"

MotoGP: Bastianini e la telefonata persa:

La promozione di Enea Bastianini nel team factory Ducati per alcuni sembrava scontata, perlomeno alla luce dei risultati in campionato fino ad ora, sebbene nonostante le tre vittorie per l'italiano ci siano stati anche dei colpi di sfortuna, come quello nello scorso GP d'Austria in cui il pilota del team Gresini è stato costretto al ritiro, per aver incredibilmente accusato una deformazione del cerchione anteriore della sua moto. Scontata o meno che fosse, non dev'essere stata una decisione facile per Borgo Panigale, che si è presa tutto il tempo disponibile per decidere tra lui e lo spagnolo Jorge Martin.  Dal prossimo anno quindi Pecco ed Enea condivideranno il rosso ufficiale, le aspettative sono chiaramente alte ma per il momento il giovane Bastianini sembra più interessato al presente di un campionato ormai giunto alle ultime battute piuttosto che al futuro di una MotoGP che dal prossimo anno vedrà raddoppiare il numero di gare grazie all'introduzione delle sprint races.

Per un pilota italiano passare nel team factory Ducati dev'essere un sogno che si avvera.
"E' fantastico - ci racconta Enea - dal prossimo anno sarò un pilota nel team factory di Ducati e questa cosa mi da tantissima motivazione in più per affrontare le fasi finali del campionato. Ma so anche che sarà una bella sfida, la pressione sarà maggiore. Fare team con Pecco il prossimo anno mi rende felice, è un amico, ci conosciamo sin da quando eravamo piccoli e correvamo con le minimoto, ed ora saremo compagni di squadra per la prima volta".

Ducati ha dovuto affrontare una scelta difficile tra te e Jorge Martin. Come hai affrontato questo tipo di tensione nelle ultime gare prima della decisione?
"Non penso sia stata un decisione semplice, anche Jorge è un pilota molto veloce che ha dimostrato di poter ottenere degli ottimi risultati. Nelle prossime gare però tornerò a concentrarmi sulle ultime gare di questa stagione, non per dare conferme alla Ducati, ma per me stesso in quanto pilota. So di essere stato poco costante nella prima metà del campionato ed è un qualcosa su cui sto lavorando per migliorare per poter ambire al titolo".

Pecco è ovviamente il pilota Ducati di riferimento in questo momento. Cosa pensi che sarai in grado di imparare lavorando a stretto contatto con lui il prossimo anno?
"Penso che Pecco non sia solo un pilota veloce, ma che sappia anche lavorare nel modo giusto durante il weekend di gara. Sicuramente avrà qualcosa da insegnarmi e magari insegnerò io qualcosa a lui, spero che il rapporto che si instaurerà tra di noi sarà di questo tipo".

Alberto Giribuola è stato un tassello importante della tua carriera come pilota, sai se ti seguirà anche nel team factory il prossimo anno?
"In questo momento non conosco ancora tutti i dettagli, (Enea non sapeva della decisione di Giribuola di passare in KTM n.d.r.)  ma Alberto è sicuramente una persona importante per me. La sua esperienza mi è stata di grande aiuto per crescere come pilota in MotoGP".

Ducati farà squadra domenica per dare una mano a Pecco per il campionato?
"Non ci vedo nulla di male ad aiutare Pecco, ma credo che vincere sia importante per tutti i piloti a prescindere dalle strategie. Qui a Misano le Ducati saranno competitive, e specialmente i piloti italiani, alla fine dei giochi siamo tutti qui per vincere".

Il tuo passaggio nel team factory Ducati, coinciderà anche con la novità dal prossimo anno delle sprint races il sabato. Storicamente però sei sempre stato un pilota il cui punto di forza è la gestione delle ultime fasi di gara. Questa potrebbe rivelarsi una opportunità per migliorare sotto questo punto di vista, o pensi che potrebbe rivelarsi un problema?
"E' vero, nelle ultime fasi di gara ho uno dei miei punti di forza, ma per ora non credo che avremo problemi. Qui a Misano in passato, nel 2020, in moto2 abbiamo già disputato una sorta di sprint race e la vinsi. Credo che sarà più una questione di testa, di gestione della gara e della sua preparazione".

Dov'eri quando hai saputo di essere ufficialmente nel team factory?
"In realtà la prima chiamata l'ho persa, ero in moto. Poi mi sono fermato per vedere chi fosse, e quando ho letto il nome di Gigi ho immaginato quale fosse il motivo della chiamata. E' stata una bellissima emozione".

Te lo aspettavi?
"Come ho sempre detto, non mi sono mai fasciato troppo la testa al riguardo. Ovviamente il team ufficiale ha quel qualcosa in più, ma in entrambi i casi sarei stato contento. Sapevo che in entrambi i casi avrei dovuto lavorare più duramente".

Casey Stoner è sempre stato un tuo idolo. L'anno prossimo con ogni probabilità avrai l'occasione di sentire le sue opinioni sul tuo stile di guida.
"Sarà una grande soddisfazione sicuramente".

Aspettative per la gara?
"E' un circuito che mi piace, come del resto a tutti i piloti italiani. Il meteo però potrebbe essere un problema. Il bagnato è ancora uno di quei fattori su cui sento di poter migliorare".


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