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MotoGP, Bagnaia e Leclerc: destini che si incrociano contro Verstappen e Quartararo

A Charles serve un miracolo, a Pecco un’impresa, ma per il piemontese della Ducati c’è da fare mea culpa contro Quartararo, uomo solo contro tutti

MotoGP: Bagnaia e Leclerc: destini che si incrociano contro Verstappen e Quartararo

Ferrari e Ducati, destini che si incrociano in una stagione che rischia di essere ricordata, forse, come quella dei grandi rimpianti. E pensare che ad inizio anno le aspettative non mancavano, considerando il lavoro di sviluppo portato avanti nel tempo per arrivare pronti ai blocchi di partenza del Mondiale.

Qualcosa però, sia da una parte che dell’altra, è andato storto tra errori, scelte strategiche sbagliate, scarsa affidabilità e non solo. Nel weekend in cui riparte il Mondiale di Formula 1 con il Gran Premio del Belgio, diventa quindi curioso tracciare un parallelo tra la stagione delle due punte di diamante in Rosso, ovvero Charles Leclerc e Francesco Bagnaia.

LECLERC CONTRO UN VERSTAPPEN FORMATO MARQUEZ OLD STYLE

In F1 Charles Leclerc si sta trovando ad affrontare un talento cristallino del calibro di Max Verstappen, il cui rendimento sembra ricordare quello di Marc Marquez ai vecchi tempi. Già, perché il campione del mondo in carica è uno di quelli che se non vince rimane sempre sul podio. Impressionante infatti la sua costanza nella prima parte di stagione, dove in una sola occasione è finito fuori dalle prime tre posizioni, ovvero a Silverstone, quando fu costretto a consolarsi con il settimo posto a causa dei problemi accusati alla sua RedBull. Volendo, l’olandese potrebbe consolarsi con il secondo posto in tutte le gare da qua a fine stagione per avere l’aritmetica del secondo titolo dalla sua parte in F1.

In casa Ferrari c’è quindi da mangiarsi le mani. Se da una parte Leclerc ha sulla coscienza gli errori di Imola e Paul Ricard, dall’altra bisogna fare i conti con la scarsa affidabilità mostrata dalla Rossa tra Barcellona e Baku, dove sono stati gettati all’aria punti pesanti quando comandava la corsa. A questi si aggiungono poi gli errori di strategia al muretto: il primo sotto il diluvio di Montecarlo al pit-stop, il secondo a Silverstone, dove si è deciso di sacrificare il monegasco a favore della prima vittoria di Sainz, infine la scelta della gomma bianca in Ungheria. Tanti errori pagati a prezzo salato, anzi salatissimo, perché nelle sopraelencate circostanze Verstappen ha sfruttato i regali conquistando sempre il gradino più alto del podio. Peggio di così non poteva davvero andare per la Rossa, chiamata a fare i conti con un gap di 80 punti dalla vetta.

Per Charles la corsa al Mondiale diventa quindi una sorta di miracolo vero e proprio: qualora dovesse vincere le nove gare rimanenti e portare a casa anche il punto di bonus aggiuntivo per il giro veloce, non basterebbe per avere in mano il titolo con Max sempre secondo al traguardo.

BAGNAIA E IL PESO DELL’INCOSTANZA PER DIVENTARE CAMPIONE

In MotoGP, quando mancano sette Gran Premi alla conclusione, Pecco Bagnaia è riuscito a portare il proprio gap dalla vetta da 91 a 44 lunghezze. Grazie ai tre successi messi a segno tra Assen, Silverstone e Austria e il conseguente ko del Diablo in Olanda, il piemontese è tornato in corsa per il titolo. Sul 2022 del portacolori Ducati pesa però un inizio di stagione da dimenticare, dove il miglior risultato sono stati due quinti posti consecutivi nelle prime cinque gare. Troppo, troppo poco! A questi si aggiungono le cadute di Le Mans, così come quella del Sachsenring, preceduta dal malaugurato strike innescato da Nakagami al via a Barcellona.

Se in F1 Leclerc può puntare il dito contro la squadra per scelte alquanto discutibili, a Pecco Bagnaia non resta che fare mea culpa per le tante occasioni gettate al vento, ma soprattutto per la scarsa costanza mostrata nella prima parte di stagione. Dal canto suo però, la corsa al titolo del piemontese nei confronti di Quartararo sembra essere meno in salita rispetto a quelle del Ferrarista con Verstappen.

Ad oggi la Ducati è infatti la moto riferimento, considerando che Bagnaia può avvalersi del sostegno di ben sette altre Rosse per quanto riguarda la condivisione dei dati durante il weekend, arrivando certamente più avvantaggiato rispetto a Quartararo. A questo si aggiunge poi il lavoro di sviluppo portato avanti da Michele Pirro, tanto che in Inghilterra abbiamo visto spuntare addirittura nuove ali al posteriore. Un aspetto che deve far riflettere non poco Yamaha!

Al comando del Mondiale compare però Fabio Quartararo, la cui leadership l’ha costruita grazie alla costanza mostrata nella prima parte di stagione, massimizzando al meglio ogni ko del proprio rivale. C’è però da dire che Fabio è un pilota solo contro tutti: mentre in F1 Max Verstappen può avvalersi di un compagno come Perez, che in diverse occasioni ha saputo portare via punti pesanti alla concorrenza, il francese è chiamato a fare tutto da solo, viste le prestazioni di Morbidelli, senza contare quelle di Dovizioso e Binder.

C’è poi un altro aspetto che potrebbe giocare a favore di Bagnaia: in F1 abbiamo visto ad oggi vincere soltanto Ferrari e RedBull, tanto che Mercedes è ancora a secco di vittorie in questo 2022 con la coppia Hamilton-Russell. Nell’attuale MotoGP abbiamo anche un’Aprilia protagonista, più volte a stretto contatto con il podio, capace tra l’altro di vincere e diventare ago della bilancia.

Un aspetto non da poco in questa volata finale, dove non possiamo tagliare fuori la Casa di Noale.          

foto: Sky Sport.

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