Il forfait di Joan Mir in vista di Misano ha aperto una serie di valutazioni in casa Suzuki riguardo chi possa sostituire lo spagnolo in occasione del round in Riviera. Il primo nome sulla lista è stato quello di Danilo Petrucci, ma purtroppo l’affare non è andato in porto.
Secondo quanto abbiamo raccolto nelle ultime ore, Ducati e Danilo hanno condiviso l’idea che la priorità fosse quella di concentrare le forze sul MotoAmerica, di conseguenza ecco la rinuncia all’appuntamento del primo weekend di settembre. Di questo e molto altro ne abbiamo parlato con Petrux, il quale è da poco rientrato a casa dopo il recente round di Pittsburgh.
“Sono tornato a casa oggi dagli Stati Uniti – ci ha detto Danilo – adesso mi fermo qua per un po’ di giorni, prima di ripartire per l’America, visto che il secondo weekend di settembre c’è il round in New Jersey. Sarà l’occasione per ricaricare le battere e condividere il tempo con i famigliari e tutti gli amici”.
In molti si chiedono se ti vedremo a Misano con la Suzuki?
“A Misano molto probabilmente ci sarò, ma non in sella alla Suzuki. Quanto avete scritto è vero, sono stato contattato per sostituire Mir, ma alla fine la trattativa non è andata in porto. Ho parlato con Ducati, ci ho ragionato su tutta la notte, ma la mia priorità resta il MotoAmerica, dove mancano due gare e dobbiamo arrivare pronti ad entrambi gli appuntamenti”.
Quanto ti dispiace non correre a Misano?
“Un po’ mi dispiace, non posso negarlo, dato che sarebbe stato per certi versi un segno del destino. Lo scorso anno, proprio a Misano, il giorno del mio compleanno, Mir mi stese (ricorda sorridendo). Sarebbe stato bello tornare lì a correre con tanti appassionati sulle tribune e poi con una MotoGP, dato che i piloti vorrebbero provare tutte le MotoGP. Alla fine però non è possibile, di conseguenza sarà l’occasione per rivedere tutta la gente del paddock con cui ho condiviso tanti bei momenti”.
Cosa farà Petrux nel 2023?
“Questo non lo so ancora, dato che la situazione è in evoluzione e non ci sono conferme. Non nego che vorrei correre in SBK nel team ufficiale, ma al momento non c’è nulla di concreto e definito. Quello che posso dire è che a Ducati piacerebbe vedermi in SBK con la Panigale V4 ufficiale, ma non so se la stessa cosa valga anche per Aruba. Vedremo…”
A Portimao non ci sarai, giusto?
“Esatto, non farò la wildcard a Portimao. Sarebbe stato interessante poter partecipare a quell’evento, con l’obiettivo di confrontarsi con i piloti del Mondiale, così come conoscere meglio la moto, ma l’operazione non è andata in porto”.
A questo punto non è da scartare l’idea che l’America possa essere l’alternativa per il 2023?
“Certo! Adesso cerchiamo di chiudere al meglio la stagione, anche se contro Gagne siamo per certi aspetti disarmati. Lui ha un pacchetto altamente competitivo e siamo chiamati a colmare il gap. Per il 2023 non ho ancora definito nulla nemmeno con il team Warhorse, anche se potrei considerare seriamente un secondo anno qua negli States”.
Danilo, chi va sulla Ducati ufficiale in MotoGP: Bastianini o Martin?
“Non posso dare un giudizio. Bestia è italiano, è un ragazzo giovane e velocissimo, mentre Jorge ha eredito tutta la mia ex squadra con cui ho ancora oggi un fantastico rapporto. Vedremo cosa deciderà la Ducati”.