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MotoGP, Gabarrini: “Bagnaia è come Stoner nell’affiatamento con la squadra”

“Pecco ha saputo gestire e raggiungere una maturità notevole. Prendere il comando della corsa alla prima curva era la cosa più rischiosa che potesse fare”

MotoGP: Gabarrini: “Bagnaia è come Stoner nell’affiatamento con la squadra”

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Sul gradino più alto del podio festeggia Pecco Bagnaia, mentre nel box Ducati la gioia è tutta sul volto di Cristian Gabarrini. Il capotecnico del piemontese festeggia il terzo trionfo consecutivo del proprio pilota, al termine di una gara dove il portacolori Ducati si è rivelato a dir poco perfetto.  

“Questa è l’ennesima conferma del raggiungimento di una maturità agonistica notevole – ha detto Gabarrini - sia a Silverstone che qua in Austria ha saputo gestire la situazione al meglio con le gomme e con il pacchetto tecnico, evitando errori e sbavature. Mi ha sorpreso il fatto che al via si sia subito messo davanti, dato che era la cosa più rischiosa. Penso che Pecco abbia raggiunto una grande maturità, oltre alla velocità, che non è mai stata un dubbio”.

Parte del merito è senza dubbio del gruppo di lavoro.
“Ieri i ragazzi al box hanno fatto un lavoro incredibile dopo la caduta nelle libere. Inizialmente non avevo speranze di poter tornare in pista con la stessa moto, invece il gruppo è stato eccezionali. Sono stati bravissimi. Qua in Austria abbiamo rifatto una tripletta e speriamo di continuare così”.

L’unico in grado di fare tripletta con la Rossa prima di Bagnaia fu Stoner.
“Pecco e Casey sono diversi a livello di guida, così come nell’affrontare i problemi. Sono però due talenti incredibili, nonostante provengano da realtà diverse, accomunati dall’affiatamento con la squadra. Anche per Stoner la Ducati era una sorta di seconda famiglia e questo è bello, perché nei momenti difficili questo aspetto aiuta tanto. Penso sia molto apprezzabile”.

Gabarrini torna poi sull’aspetto chiave che ha consentito a Bagnaia di vincere.
“Nelle ultime due gare ha saputo gestire due situazioni molto difficili. Nel corso del weekend forse non era il più veloce, ma siamo comunque riusciti a trovare la quadra, mettendo la ciliegina sulla torta. Non penso che questa sia una cosa scontata, dato che in alcuni weekend quando fatichi diventa poi complicato emergere e trovare la soluzione. Penso che questa maturità abbia fatto la differenza, sfruttando al massimo il pacchetto tecnico”.

Infine la sfida Mondiale.
“Bisogna arrivare davanti a Fabio in tutte le gare. Non cambia nulla, bisogna crederci sempre, come quando ne mancavano 91. Fino a quando l’aritmetica non ci esclude, dobbiamo provarci”.     

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