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MotoGP, Morbidelli: “E’ facile dire: prendete Toprak e lasciate a casa Franco”

ESCLUSIVO - "Sei bravo quanto tanto lo sei stato nella tua ultima gara, nello sport. Fa più rumore dire ‘lasciate a casa Morbido e prendete Razgatlıoğlu’. Quartararo mi fa tirare fuori il meglio di me. Valentino meritava di chiudere da ufficiale, sono stato sfortunato"

MotoGP: Morbidelli: “E’ facile dire: prendete Toprak e lasciate a casa Franco”

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Franco Morbidelli è nel posto in cui ha sempre desiderato essere: nel box del team ufficiale Yamaha. Il sogno, però, sembra un incubo, perché dal momento in cui ha vestito il blu tutto è andato storto. Quartararo vince e lui soffre come mai gli era capitato prima. Sta affrontando questa situazione con umiltà, pensando solo a lavorare e sapendo che è ancora quel pilota che solo poco più di un anno fa è arrivato 2° in MotoGP con una moto satellite.

Franco, come stai?
Bene, grazie”.

Quante volte hai sentito farti questa domanda negli ultimi mesi?
Spesso, ma ho sempre cercato di essere sincero nella risposta”.

"Io non sono cambiato, la M1 sì: devo essere io ad adattarmi a lei"

Stai attraversando il momento più difficile della tua carriera?
No, il momento peggiore è stato quando avevo 14 anni e pensavo di smettere perché non c'erano più soldi per continuate correre. Questo è uno dei momenti più complicati perché l’obiettivo è duro da raggiungere e il tono che mi sono imposto è alto. Sono un pilota che ha lottato per il campionato nel 2020 e per mantenere quelle aspettative e quelle prestazioni devo spingere e lavorare. In questo momento non sto facendo quello che ci si aspetta da me, quello che gli altri pensano sia capace di fare”.

Pensi di essere capace di farlo ancora?
"Ero sempre io quel pilota, solo con i capelli più lunghi (ride)”.

Tutti si chiedono cosa sia successo?
Il motivo principale è che la moto è cambiata molto e io sto facendo fatica ad adattarmi allo stile di guida che richiede. Io e la mia squadra non siamo scemi, abbiamo provato varie strade. L’anno scorso avevo problemi fisici che mi limitavano, ma in questa stagione abbiamo lavorato molto per capire se potevamo far fare alla moto quello di cui avevo bisogno”.

Qual è stata la risposta?
“Cercando di adattare la moto a me, miglioriamo in delle aree ma peggioriamo in altre. Quindi, subito prima della pausa estiva ci siamo detti che avrei dovuto essere io a cambiare.

Quanto è difficile riuscirci?
È complicato perché la MotoGP è difficilissima, tutto è al massimo e sei sbagli una minima cosa ti trovi indietro. Cambiare lo stile di guida non è qualcosa che accade in maniera repentina, ma in queste due ultime gare ci sono stati dei bei lampi. A Silverstone, nonostante partissi 20°, sono riuscito a fare una bella ‘rimontina’ e al traguardo il mio distacco dai primi è stato uno dei più bassi di tutto l’anno. Nel venerdì del Red Bull Ring sono andato molto forte con le gomme medie. Ci sono dei passi in avanti, dobbiamo consolidarli e fare sempre di più mio questo stile, continuando a lavorare per migliorare alcuni aspetti che alla Yamaha mancano. Non è un segreto che la M1 sia complicata da gestire, stanno lavorando su quel fronte”.

"Yamaha vuole rendere la moto più facile e sta lavorando su vari fronti"

Quartararo però riesce a vincere…
È una moto complicata, non lenta”.

Lo erano anche la Ducati di Stoner e la Honda di Marquez. Non si rischia che gli ingegneri ascoltino solo Fabio?
A me sembra stiano lavorando su vari fronti, anche per rendere la moto un po’ più facile e guidabile da tutti. Come io mi sto impegnando per adattarmi”.

Ha pesato tanto iniziare il 2021 con una moto vecchia di due stagioni e poi fare il salto sulla nuova?
Se vado ad analizzare il passato, più tempo passa prima di compiere il salto sulla moto nuova e peggio è, perché capisci più tardi quello che lei vuole. Questo è stato uno dei fattori che ha reso e sta rendendo lento il mio processo di risalita della classifica”.

Ci eri rimasto male quando avevi saputo che non avresti avuto la moto ufficiale da vice-campione del mondo?
È acqua passata”.

"Mai pensato di lasciare Yamaha e Valentino meritava la moto ufficiale per il suo ultimo anno"

Non hai pensato di andare via? Si diceva che Rossi aveva preso la tua moto ufficiale.
È stato giusto che Vale finisse la sua carriera con la migliore moto che Yamaha potesse dargli per tutto quello che ha fatto per Yamaha e per quello che rappresenta per Yamaha. La verità è che io sono stato solo molto sfortunato, delle volte la sfortuna esiste. In un anno in cui il mondo si è fermato e la produzione era complicatissima, si sono frapposte fra me e la moto nuova tante cose. Potrei racchiudere tutto con una sola parola: sfortuna. Però non ho mai pensato neanche per un momento di lasciare Yamaha, perché mi piace tanto stare qui, lavorare su questa moto. Conosco tutti da quando ero bambino, da quando vedevo a vedere Vale e lui mi faceva entrare nel box. Mi trovo benissimo in questo ambiente”.

"Quartararo mi ha fatto tirare fuori il meglio di me"

C’è anche Quartararo: che compagno di squadra è?
Un grandissimo compagno di squadra, perché è un pilota fortissimo ed è una persona gentile, ma non in pista (ride). Rappresenta una grandissima sfida per me. In tutta la mia carriera nel Mondiale non mi era mai capitato un compagno di squadra così forte, per meriti o per fortuna, ero sempre io il più forte. Il 2019 è stato il primo anno in cui mi sono scontrato con un compagno fortissimo ed è stato bello, perché mi ha fatto tirare fuori delle caratteristiche che erano lì ma non ero pronto a usare. Infatti l’anno successivo ho fatto ottime prestazioni e anche adesso, con lui che riesce a guidare in modo fantastico la moto nuova, mi spinge a dare il massimo ogni giorno, sia in allenamento sia in pista”.

Hai ricordato i successi del 2020, dopo poco più di un anno sei messo in discussione. C’è chi dice che Yamaha dovrebbe lasciarti a casa per fare posto a Razgatliouglu.
Sei bravo quanto tanto lo sei stato nella tua ultima gara, nello sport è così, soprattutto per quella parte di pubblico più superficiale. Non mi dà fastidio, capisco quel modo di pensare. Fa più rumore dire ‘lasciate a casa Franco e prendete Toprak’, piuttosto che dare un’opinione equilibrata. Io non leggo molto queste cose sui social”.

In un momento così difficile dove trovi la forza per andare avanti?
Nel lavoro, cerco di lavorare il meglio possibile a casa e con la mia squadra. È il lavoro che ti fa venire fuori dalle situazioni difficili, non facendolo in maniere ossessiva o malata. Cerco sempre di mantenere la mia tranquillità e la mia elasticità mentale”.

Bagnaia ha detto, dopo la gara di Silverstone, di avere chiesto consiglio a Valentino, lo fai anche tu?
Ci sentiamo e gli chiedo di darmi più consigli possibile. So che quello che può aiutarmi di più sono io, ma i consigli di Vale hanno un peso specifico molto alto”.

Quanto sei ottimista per il futuro?
Molto, perché anche la pista mi sta dando degli incoraggiamenti. Ieri il mio passo era uno dei migliori con le gomme medie, ora passiamo alle morbide (ride)”.

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