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MotoGP, Mir: “Il mio futuro? Ci siamo quasi, oggi più di ieri”

“È una situazione anormale e non voglio certo distruggere un gruppo di lavoro già esistente. L’attuale situazione in Suzuki non è semplice e non mi sto divertendo”

MotoGP: Mir: “Il mio futuro? Ci siamo quasi, oggi più di ieri”

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Tra pista e mercato, proprio così. Joan Mir è uno di quei piloti che ancora attende di sapere cosa ufficialmente farà il prossimo anno. Nonostante tutti gli indizi lo vedano in sella a una Honda, lo spagnolo scalpita per fare sapere i suoi piani.

Bisognerà però avere ancora un po’ di pazienza, perché prima ci sarà da affrontare l’esame Red Bull Ring, dove in Austria l’alfiere Suzuki è chiamato a invertire la rotta.

“Non ho ancora visto dal vivo la nuova chicane, ma soltanto in foto – ha esordito lo spagnolo – la prima impressione è che la pista sia diventata meno divertente rispetto a prima, visto che c’era un cambio di direzione interessante. So però che quella curva era pericolosa e sono dell’idea che fosse la cosa giusta da fare sul fronte della sicurezza”.

Joan entra poi nel dettaglio della modifica apportata.
“Sarà la prima curva a sinistra dopo molte a destra, di conseguenza sarà necessario fare attenzione nel corso del primo giro. Non penso che questo sarà un vantaggio per alcune moto piuttosto che altre. Come ho detto era un intervento da fare per la sicurezza, dato che noi tutti però ricordiamo bene quanto accaduto nel 2020.  Vedremo quindi quale sarà la situazione”.

Tra i temi si parla poi dell’Aprilia, verso cui c’è grande attesa per il weekend.
“Aprilia ha fatto un grandissimo lavoro, soprattutto per quanto riguarda l’aerodinamica. Loro hanno molto grip e sanno come utilizzarlo, specialmente a centro curva. Penso sia stato fatto uno step importante nello sviluppo della RS-GP”.

L’attenzione torna poi su Suzuki e il momento che Mir sta attraversando.
“Sono sempre alla ricerca di un buon risultato. Purtroppo però l’attuale situazione non è semplice e non mi sto divertendo in sella alla moto, dato che stiamo attraversando un momento complicato. Se riuscissimo a cogliere un bel risultato ogni cosa andrebbe a posto”.

In seguito si parla di futuro, in particolare quello dei tecnici.
“Nessuno sa del proprio futuro. I meccanici e gli ingegneri vorrebbero ovviamente avere maggiori informazioni, ma la situazione non è certamente facile”.

Quello di Joan è sicuramente più chiaro.
“Siamo abbastanza vicini, di più rispetto a ieri (scherza). Penso che presto avrete notizie sul 2023. La mia priorità è quella di evitare di distruggere un gruppo di lavoro già esistente, che da tempo lavora assieme. Dovrò quindi capire cosa intende fare la mia prossima squadra e come muoversi. Ci sarà da analizzare questo aspetto e non è una semplice, perché non è una situazione normale”.

Ad attenderlo c’è la Honda, ma Mir pensa solo alla Suzuki.
“Quest’anno devo pensare solo alla Suzuki e chiudere il 2022 al meglio. Parlare di 2023 e nuova moto rischia solo di creare ulteriore confusione e personalmente non voglio che si verifichi una simile situazione”.

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