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MotoGP, Dovizioso: "gli anni con Ducati contro Marquez sono stati stressanti"

"Lì la prestazione deve arrivare per forza. Gioie immense, adrenalina, ma non è stato semplice da gestire. Abituato a giocarmi posizioni, quest'anno è stato mentalmente tosto, stressante. Ho già ricevuto alcune offerte, non chiudo le porte a nessuno"

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Un intervistatore d'eccezione, Matteo Ballarin, Ceo di WithU ed un intervistato d'eccellenza, Andrea Dovizioso. La strana coppia si è esibita in un botta-risposta sui canali Youtube e Facebook alla vigilia del Gran Premio d'Austria.

Dovi ha sempre in mente il motocross, come attività per il suo futuro "ma senza alcuna velleità, alla mia età non esiste", ha spiegato. Parlando poi della sua lunga carriera ha ammesso che, nonostante i successi in MotoGP, il picco lo ha avuto con il titolo della 125.

"La cosa più divertente è stata la vittoria nel mondiale 125 nel 2004 - ha dichiarato - mi sentivo strafico e strapotente, anche se non era reale. Gli anni in cui sono arrivato secondo con Ducati sono stati spettacolari ma stressanti. Quando te la giochi contro Marc è sempre difficile. Lì la prestazione deve arrivare per forza. Gioie immense, adrenalina, ma non è stato semplice da gestire.

Dovi ormai ha annunciato il ritiro.

"Mi sto preparando per le ultime due gare, qui al Red Bull Ring che è una delle mie piste preferite e a Misano, dove sarà una grande festa. Quando un pilota decide di ritirarsi tutti cominciano a guardare le cose belle che hai fatto, non pensano più alle cose negative, quindi è positivo. La gente si ricorda delle cose buone".

La Yamaha si è scusata o no per questo anno?

"Ho preso la decisione di ritirarmi durante la stagione, cosa che non è facile, perché sapevo di avere un buon rapporto con lo sponsor, ma anche con Yamaha, anche se dall'inizio non sono stato competitivo. Abbiamo avuto un rapporto aperto e sono stati rispettosi. Posso capire le preoccupazioni di fare grossi cambiamenti con un pilota con la stessa moto che si sta battendo per il mondiale".

E per il futuro?

"Sto lavorando ad un grande progetto, ma non è il momento di parlarne. Sono già a 36 anni e quindi non posso ritardare tanto per divertirmi, ma sempre in modo professionale anche se non posso pretendere niente ad uno sport così difficile. Futuro in MotoGP? Al momento non ho programmi definitivi, ho bisogno di un po' di respiro. Abituato a giocarmi posizioni, quest'anno è stato mentalmente tosto, stressante. Ho già ricevuto alcune offerte, non chiudo le porte a nessuno. So che quando è tanti anni che fai qualcosa, ma dopo poco ti possono mancare alcune cose e ti possono interessare nuovi progetti".

Il prossimo anno Razali e Ballarin continueranno la partnership ma con Aprilia.

 

"Sono molto curioso sul team WithU Aprilia, anche se la moto sta dimostrando di essere competitiva - ha detto Dovi -  I piloti che arriveranno non la hanno mai guidata e solo quando ci salteranno sopra capiranno le caratteristiche. Sono molto contento di vedervi con Aprilia che se lo merita.", ha concluso.

 

 

 

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