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MotoGP, Quartararo: “Non voglio diventare pazzo per questo long lap”

“Perderò tempo, ma non è come a Barcellona. Il long lap l’ho provato pure in bici. Non meritavo questa penalità, ma spero che in futuro ci siano penalizzazioni più eque”

MotoGP: Quartararo: “Non voglio diventare pazzo per questo long lap”

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Fabio Quartararo è andato all’attacco nella FP2 di Silverstone, conquistando il riferimento nella sessione pomeridiana in sella alla sua M1. Da parte del campione del  mondo in carica trapela fiducia, nonostante questo maledetto long lap che dovrà scontare a seguito dei fatti di Assen.

E proprio questo il tema di cui si parla al venerdì.

“Il long lap sarà lungo – ha ammesso il portacolori Yamaha –  alla fine però non è così male. Certamente perderò del tempo per via dei metri che dovrò percorrere, ma non è come a Barcellona, dove rimani a lungo fuori dalla pista. Con la squadra abbiamo fatto diverse valutazioni in merito, anche se non ho ben capito quanto ci lasciamo”.

E pensare che Fabio già in passato l’aveva scontato a Brno.
“Questa volta la situazione è completamente diversa. A Brno l’ho fatto a 5-6 giri alla fine, mentre qua è all’inizio ed è la cosa più pericolosa, perché rischi di ritrovarti in bagarre con gli altri piloti che arrivano. Alla fine però non voglio diventare pazzo per questa penalità”.

Intanto El Diablo ha già iniziato ad affilare le armi.
“Ogni volta che avevo una bandiera gialla l’ho provato. Penso di averlo fatto tipo 5-6 volte oggi. Domani parlerò con il team, in modo da adottare la migliore strategia. Di sicuro non ha senso rischiare di finire a terra per guadagnare un decimo.

A Fabio non sono certo sfuggite le novità portate da Ducati.

“Sì, le ho viste. Sembra come Fast and Furious”.


In seguito è tempo per un rapido bilancio.
“Questa era la prima prova dopo un mese di stop ed è stato un venerdì duro. Ci è voluto un po’ per ritrovare quella fluidità ed efficacia di cui avevo bisogno. Tra l’altro non avevo mai guidato dall’infortunio di Assen ad oggi, tranne che con la moto da trial. Qua a Silverstone ho faticato soprattutto in fase di staccata, tipo alla curva otto, dove faticavo nel rilasciare il gap”.

Per chiudere definitivamente la questione long lap, c’è poi anche un retroscena.
“L’ho provato anche ieri con la bici. Il tratto da percorrere è lungo, ma non così male. Non penso di meritarmi questa penalità, ma spero possa essere utile per il futuro nel trovare il giusto bilanciamento per infliggere le penalizzazioni”.

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