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MotoGP, A Silverstone freni alla prova della Stowe: da 330 a 120 Km/h in 5,4"

VIDEO - Sul circuito inglese i piloti della MotoGP utilizzano gli impianti frenanti per 38 secondi al giro, solo in Qatar si frena di più

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Dopo la lunga sosta estiva, la MotoGP riparte dalla Gran Bretagna anche se non si tratta del tracciato con la latitudine maggiore del campionato: il TT Circuit Assen risulta zero gradi e 54 primi più a nord del Silverstone Circuit. Secondo i tecnici Brembo che lavorano a stretto contatto con tutti i piloti del Mondiale MotoGP, quest’ultimo rientra nella categoria dei circuiti mediamente impegnativi per i freni.  In una scala da 1 a 5 si è meritata un indice di difficoltà di 3. Anche in presenza di pioggia i piloti della MotoGP dovrebbero impiegare i dischi in carbonio, decisamente più performanti e costanti dalla partenza all’arrivo rispetto a quelli in acciaio utilizzati fino a qualche anno fa con precipitazioni di grande entità.

Dalla MotoGP a King of the Baggers - Anche quest’anno Brembo fornisce sistemi frenanti personalizzati a tutti i 24 piloti della MotoGP. La fornitura si estende anche ai team di Moto2 e Moto3: il 100 per cento dei piloti delle due classi utilizza le pinze Brembo, il 90 per cento le pompe, l’80 per cento le pastiglie e il 50 per cento i dischi in acciaio. 

Da quest’anno inoltre Brembo fornisce i propri impianti alle moto della categoria King of the Baggers che gareggiano al MotoAmerica: per migliorare le staccate e assicurarsi una costanza di rendimento per l’intera gara, queste cruiser dotate di valigie laterali, parabrezza enormi e un peso minimo di 281 kg impiegano pinze GP4-RR, dischi PISTABASSA, pastiglie Z04 e pompe RMC BilletGP.

Chi possiede una Harley-Davidson o una Indian, o anche bagger di altri costruttori ma non le utilizza in pista, presenta esigenze differenti. Per tutti loro è disponibile una gamma di prodotti Upgrade chiamata Custom che trova il suo fulcro nella pompa RCS, anche nella variante RCS Corsa Corta, entrambe dotate del sistema brevettato da Brembo per la regolazione dell’interasse leva. Per migliorare comfort e performance frenante, oltre a rafforzare il carattere della moto, si possono sostituire le pinze di serie con le pinze .484 in alluminio racing ricavate dal pieno. All’estetica generale possono contribuire anche i dischi freno, a partire dai Black 11’’ che possedendo una campana di diverso materiale sono inoltre meno soggetti a stress termo meccanici. 

38 secondi al giro - Al Silverstone Circuit i piloti MotoGP utilizzano i freni 10 volte al giro per un totale di 38 secondi, inferiore soltanto ai 40 secondi del Losail International Circuit. I layout delle due piste sono però molto differenti, così come le condizioni climatiche. In 5 delle curve della pista britannica i piloti devono frenare fino a scendere sotto i 100 km/h per evitare escursioni fuori dall’asfalto. Pur non essendo la più dura, si distingue la curva 16 in cui le MotoGP perdono 205 km/h grazie ad una frenata di 5,7 secondi. Gli 1,5 g di decelerazione sono sperimentati dai piloti anche alle curve 1 e 11. Sommando tutte le forze esercitate da un pilota sulla leva Brembo del freno dalla partenza alla bandiera a scacchi il valore supera gli 8 quintali e mezzo.

Da 330 km/h a 120 km/h in 5,4 secondi - Delle 10 frenate del Silverstone Circuit 2 sono considerate altamente impegnative per i freni mentre 5 sono di media difficoltà e le restanti 3 sono scarsamente impegnative.  Complice la maggiore velocità massima, la Stowe (curva 7) è la più impegnativa: le MotoGP passano da 330 km/h a 120 km/h in 5,4 secondi in cui percorrono 292 metri, grazie ad un carico sulla leva di 6,4 kg e a una decelerazione di 1,5 g. La pressione del liquido freno Brembo HTC 64T arriva a 13,6 bar.

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