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Rea: "La SBK è un grande show e io sono orgoglioso di farne parte"

"Ci sono tre piloti che hanno stili diversi, sono di nazionalità diverse e corrono con moto diverse a lottare ad ogni fine settimana. Devo fare i complimenti ad Alvaro e Toprak, sono avversari davvero tosti"

Jonathan Rea ha vissuto a Most un weekend decisamente non esaltante. Il campione della Kawasaki non è riuscito ad agguantare la vittoria in nessuna delle tre gare, pur avendo dimostrato un potenziale velocistico non indifferente in sella ad una Ninja che senza dubbio splende solo nelle sue mani. Il bottino recita un 4° posto in Gara1, seguito da un 2° in Superpole Race ed un 3° in Gara1. Risultati che in ogni caso gli consentono di restare perfettamente in lotta per il mondiale, seppure minacciato nella sua seconda posizione in classifica da un Toprak che dopo Donington è rinato. 

SBK: Rea:

"La Superpole Race è andata bene, ho capito di aver un buon ritmo ed anche oggi mentre seguivo Toprak sentivo di avere davvero un ottimo passo, di essere veloce - ha detto Rea - nell’ultimo giro mi sentivo forte alla 15, ma Toprak ha tenuto una linea completamente diversa per difendersi, ho lasciato i freni tardi per andare dentro, ma la sua traiettoria ha compromesso la mia e sono finito fuori. Per fortuna c’era abbastanza ghiaia da rallentare e poi rientrare senza perdere posizione. Mi sono divertito nel duello, la moto andava molto meglio. Ieri era davvero un casino, oggi quando mi sono trovato a lottare con Bassani e Rinaldi mi sono divertito, ma sapevo che Toprak sarebbe scappato. Poi per fortuna li ho passati ed anche Alvaro ha fatto un errore. Mancavano sei giri alla fine ed ho sentito la moto che si muoveva un pochino troppo ieri, invece oggi la situazione era decisamente migliore. Siamo migliorati decisamente, anche rispetto al 2021 qui, dove avevo sofferto tantissimo. Devo fare i miei complimenti ad Alvaro e Toprak, sono degli avversari davvero solidi". 

Pensi che la tua Kawasaki sia oggi al livello di Yamaha e Ducati?
"Mi sento di aver un pacchetto valido oggi, ma quando fai un minimo errore a questo livello diventa davvero difficile recuperare. Con Alvaro e Toprak è difficile per me, perché per stare con loro serve davvero che tutto sia perfetto sulla moto. Basta che la moto impenni un po’ di più in uscita di curva per non riuscire a tenere il passo. Ci serve qualcosa in più per gestire tutte le situazioni, adesso è dura essere sempre concreti. Diventa stressante, prendi rischi sempre e le gare diventano difficili. Questa cosa si ripete ogni fine settimana, alla fine diventa anche molto pesante dal punto di vista fisico per me da guidare la moto dopo gare così". 

Credi che ci sia margine per migliorare?
"Penso che potremo diventare sempre più forti fino alla fine della stagione. Sono in lotta per il mondiale, sono tra i tre in lotta e mi sento bene, in lotta e vicino. Sono sempre tre piloti a lottare e capita ogni tanto che uno di noi abbia un momento no, è tutta la stagione che va avanti così. Ci saranno piste più o meno favorevoli ad ognuno da qui in avanti, ma penso che la lotta sia aperta a tutti". 

Per un attimo oggi hai pensato di poter vincere?
"Verso metà gara sembrava che Toprak stesse diventando lento, l’abbiamo passato sia io che Alvaro. Ma dopo è come se fosse scattato qualcosa ed ha iniziato a spingere di nuovo forte. Quando ha passato Alvaro ha fatto un giro perfetto dopo, ha gestito benissimo la situazione oggi". 

Ci sono tanti che criticano la SBK, ma oggi lo spettacolo è stato di alto livello. 
"Penso che lo spettacolo in pista sia di alto livello, a Donington ad esempio sono state gare bellissime ed anche qui. Lo show in SBK è un argomento di discussione tra gli appassionati, ne parlo anche con i miei amici. Si parla del campionato, delle lotte. Secondo me il livello sta salendo, adesso ci sono tre piloti di nazionalità diverse con tre moto molto diverse tra di loro e sono tutti in piena lotta per il mondiale. Sono orgoglioso di farne parte". 

Qualche volta pensi di essere un senatore di questo sport e che magari sia difficile per te restare così competitivo in futuro?
"Penso che aiutare i piloti più giovani, di Kawasaki e non, sia anche una sorta di dovere che fa parte del mio lavoro in questo campionato. Io sono qui da tantissimi anni e penso che mantenere il livello così alto sia anche un dovere per me. Toprak che è giovane l’anno scorso è stato perfetto, ma io so che quando è tutto ok posso essere uno dei migliori piloti in giro". 

Come ti senti alla vigilia della pausa estiva?
"Sono rilassato! Ma prima c’è Suzuka e domani volerò in Giappone. Se guardo il quadro complessivo della stagione, mi sento dove dovrei essere alla fine. Abbiamo fatto dei grandi passi in avanti, sono felice del lavoro svolto fino ad ora sulla moto". 

Credi che a Suzuka possa arrivare una bella vittoria?
"Penso che quest’anno la squadra Kawasaki sia davvero competitiva con me, Alex ed anche Leon. L’abbiamo corsa e vinta tutti. Nel 2019 ero già con Leon ma lui non era in perfetta forma e poi Toprak che era in squadra con noi non corse, quindi diventò davvero una 8 Ore difficile per me. Ma so che saremo veloci tutti quest’anno. Ma lì serve essere bravi a non commettere errori più che essere veloci e basta". 


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