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Rivola: Aprilia fa la corte a Red Bull e vuole un budget cap in MotoGP

Adesso che i risultati arrivano, l'AD di Aprilia punta ad un partner di spessore: "Ci stanno osservando i grandi sponsor, in MotoGP dobbiamo imparare qualcosa dalla F1. Certi device non servono a niente, solo a far aumentare i costi"

MotoGP: Rivola: Aprilia fa la corte a Red Bull e vuole un budget cap in MotoGP

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Massimo Rivola sta vivendo senza dubbio un periodo molto intenso della sua carriera nel ruolo di AD di Aprilia Racing. Dopo le difficoltà iniziali, Rivola ha visto l'avventura Aprilia crescere in modo inarrestabile in MotoGP fino ad una stagione 2022 che sta andando ben oltre le più rosee previsioni. Aleix Espargarò ha vinto in Argentina, è salito tante volte sul podio ed è in piena lotta per il titolo quando la maggior parte dei GP sono già stati corsi e nell'altra metà del box anche Vinales sta iniziando ad interpretare perfettamente la RS-GP, una moto di cui ha sempre parlato benissimo sin dal primo test a Misano. 

Ma adesso che Aprilia occupa stabilmente un posto tra i grandi della MotoGP, serve anche uno sponsor all'altezza delle sue prestazioni, un partner alla pari di quello che rappresenta Lenovo per Ducati o Red Bull per KTM. In una intervista rilasciata ai colleghi di Speedweek, è proprio alla Red Bull che sembra aspirare Rivola, consapevole di poter offrire al brand risultati di rilievo in pista. 

"Sì, non abbiamo uno sponsor principale - ha spiegato Rivola - Le cose cambieranno nel 2023? Devo dare la seguente risposta, quello che posso dire è che i top sponsor si stanno svegliando e ci osservano con interesse. È un buon segno, spero davvero che ne troveremo uno. Se vogliamo rimanere competitivi, abbiamo bisogno di budget. Quando parliamo di questo argomento, dovremmo anche menzionare che il budget cap è stato deciso in Formula 1".

In Formula 1 il tetto di spesa è stato fissato in 140 milioni di euro, anche se ci sono molte voci che esulano da questo limite ed in ogni caso tanti Costruttori riescono in pratica ad aggirare la regola senza infrangerla. 
"La FIA dispone delle strutture necessarie con funzionari competenti che controllano i costi delle squadre in modo professionale. Forse ci sono ancora delle scappatoie, ma i costi operativi dei team di F1 stanno diminuendo. Dobbiamo ancora discutere in MotoGP se questo sistema di 'budget cap' possa essere un'opzione anche per noi. Poi potremo parlare dell'opportunità di vietare tutti questi super device e dispositivi che non fanno altro che far lievitare i costi, e dovremo anche parlare di nuove restrizioni sull'aerodinamica. Aprilia è molto forte in questo settore. Ma per il bene del campionato e del nostro core business, che è la produzione, dovremmo contenere i costi".

Al centro delle critiche c'è ovviamente la Ducati, che con le sue innovazioni ha alzato l'asticella in MotoGP. 
"Sì, ovviamente il Gruppo Audi ha un margine di manovra più ampio del nostro. Ma alla fine, questo sport può sopravvivere se mettiamo in scena un buon spettacolo. Al momento, nessuno può lamentarsi della qualità dello spettacolo. Ecco perché dobbiamo sforzarci di mantenere il livello di prestazioni di tutti a un livello simile. Se un Costruttore può investire molto più di un altro, e non parlo solo di Ducati, ma anche di un altro team, allora diventa un po' ingiusto. Per i Costruttori, le condizioni dovrebbero essere in gran parte uguali o simili. Non devono essere identiche, ma simili. Le squadre satellite contribuiscono poi con moto competitive a rendere lo spettacolo attraente, ad aumentare la griglia di partenza e a far crescere i giovani piloti. Guardando al nostro futuro, dovremmo considerare seriamente i vincoli di costo".

Quando poi viene chiesto a Rivola quale sia il top sponsor nel mirino, la risposta prende la direzione dell'Austria. 
"Sì, siamo in trattativa. Sarebbe inoltre opportuno valutare se il Gruppo Red Bull non possa sostenere un secondo team di punta, come avviene in Formula 1. Aprilia potrebbe diventare il team Alpha Tauri della MotoGP per Mateschitz".

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