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MotoGP, Morbidelli e Yamaha: il divorzio possibile

Franco sta vivendo una stagione disastrosa e Toprak scalpita all'orizzonte. Il contratto è firmato anche per il 2023, ma quanto accaduto con Vinales dimostra che tutto è possibile. Quale potrebbe essere il futuro di Franco?

MotoGP: Morbidelli e Yamaha: il divorzio possibile

Franco Morbidelli continua ad essere la grande incognita del mondiale 2022, le domande aumentano mentre le risposte sono sempre meno convincenti. Volendo analizzare nel dettaglio la sua situazione, le incongruenze saltano immediatamente all’occhio suggerendo uno scenario anche più complesso di quello che portò nel 2021 alla burrascosa separazione tra Maverick Vinales e la Yamaha.

Facciamo partire le nostre considerazione dal termine della stagione 2020, culminata nel terzo posto di Portimao dopo aver conteso la vittoria nel mondiale a Joan Mir, in uno dei campionati più strani della storia del mondiale a causa del Covid. In Yamaha tutti puntavano su Quartararo ad inizio stagione e Fabio, forte di una M1 Factory pur vestendo i colori Petronas, iniziò alla grande il 2020, salvo poi perdersi per strada. 

Franco era destinato a ricoprire il ruolo di seconda guida nel team, in sella ad una moto vecchia di un anno che però ormai conosceva come le sue tasche anche grazie alla grande sintonia con Ramon Forcada, capotecnico nel suo box dal giorno del debutto in Yamaha. La stagione fu un crescendo senza sosta per Franco, in grado di conquistare tre vittorie di tappa e fare un percorso inverso rispetto a quello di Quartararo, che scattato bene ha perso poi lucidità sotto il peso della pressione gara dopo gara. 

Nel 2021 la prima delusione, niente M1 ufficiale per Franco

Al termine del 2020, tutti immaginavano Morbidelli pronto a salire su una M1 Factory per il 2021, ma l’arrivo di Valentino Rossi in Petronas ‘obbligò’ la Yamaha a fare una scelta diversa, dando al Dottore l’unica M1 ufficiale nel team di Razali e lasciando in dotazione a Morbidelli una moto vecchia di due anni. Franco iniziò il 2021 con una moto 2019, e le prime gare non furono certo esaltanti. Dopo le prime due anonime tappe, Franco sembrò però pronto a tornare sui livelli del 2020 conquistando un 4° posto a Portimao ed un 3° a Jerez.

La situazione sembrava insomma tornare alla normalità, con un Morbidelli in lotta con una moto palesemente meno potente di quelle dei rivali, ma in grado lo stesso di garantirgli certi risultati. Tutto però si sgretolò a Le Mans, quando l’infortunio al ginocchio, in realtà avvenuto in allenamento, si palesò con tutto il suo peso. Franco pensava di poter evitare l’intervento chirurgico tentando di andare avanti nonostante una forma fisica tutt’altro che ottimale, ma prima della tappa di Assen decise di sottoporsi ad una operazione ormai impossibile da rimandare. 

Nel frattempo in Yamaha stava maturando la separazione con Maverick Vinales, un vero shock per la MotoGP, che però per Franco rappresentava anche una grande opportunità visto che il posto nel team ufficiale Yamaha sarebbe in ogni caso stato suo in futuro. Lin Jarvis decise dunque di anticipare i tempi accogliendo Morbidelli nel Team Factory al rientro dopo l’operazione, anche per aiutarlo ad acclimatarsi in vista del 2022. 

L'arrivo in Yamaha ufficiale e l'addio con Forcada

Qui la prima sorpresa, perché Ramon Forcada non seguì Morbidelli in Yamaha Factory, privando dunque il pilota italiano di una spalla più che conosciuta ed affidabile nel box. L’arrivo in sella alla M1 ufficiale non andò subito particolarmente bene, con l’11° posto a Valencia come miglior risultato dell’ultimo scorcio di stagione. Sembrava però ci fosse un miglioramento graduale delle prestazioni ed in tanti imputavano alla sua condizione fisica le difficoltà di Franco nelle prime gare da pilota ufficiale Yamaha. 

Giunti al 2022, tutti pensavano di ritrovare finalmente il Morbidelli edizione 2020, questa volta nello stesso box ed in sella ad una moto uguale a quella di Quartararo. La realtà però si è palesata in modo molto diverso. Franco ha sofferto in ogni singola tappa della stagione, con un 7° posto come miglior risultato ottenuto a Mandalika sul bagnato. 

C’è poco da girarci attorno, la stagione di Franco nel 2022 è stata un autentico disastro fino a questo momento e la Yamaha si trova davanti ad un bivio non da poco. Il Team RNF ha scelto di abbracciare la causa Aprilia per il 2023, riducendo dunque alle sole due M1 ufficiali le moto della casa di Iwata in pista nel 2023. Quartararò è una certezza, ma in questo momento Morbidelli rappresenta un enorme dubbio. 

In ogni singola intervista Franco resta calmo, non sembra cedere sotto la pressione di questi pessimi risultati, eppure qualcosa che decisamente non va deve esserci per trovare il vicecampione del 2020 così in difficoltà neanche due anni dopo. La Yamaha non può permettersi di avere nel box un pilota che lotta per la vittoria ad ogni GP ed un secondo pilota che a stento sfiora la top ten. 

La separazione è dunque possibile? Abbiamo imparato che anche in presenza di contratti firmati, la realtà è in grado di superare la fantasia ed il precedente di Vinales dice tutto, anche se in quel caso la principale causa della separazione era l’atteggiamento del pilota e probabilmente una volontà netta da parte di Maverick di cambiare aria. Se dovesse esserci una clausola sul contratto di Franco in grado di mettere la Yamaha in condizione di sciogliere lo stesso contratto, sarebbe una strada praticabile? Potrebbe trattarsi di una clausola relativa alle prestazioni e onestamente quelle di Morbidelli fino a questo momento non sono state all’altezza del Team per cui corre. 

Ma se pure Yamaha dovesse sciogliere il contratto con Franco, quali scenari si aprirebbero per entrambi per il futuro? Lin Jarvis non ha mai nascosto di essere disponibile ad accogliere Toprak Razgatlioglu in MotoGP e non avendo più un team clienti, l’unica possibilità sarebbe appunto quella del Team Factory. Il test di Aragon è andato bene, Toprak ha dominato a Donington facendo impennare le sue quotazioni. 

Quel futuro per Morbidelli? Una Aprilia in RNF è possibile

E il futuro di Morbidelli invece quale potrebbe essere? In MotoGP di selle libere ne sono rimaste ben poche, ma ce ne sarebbe una che rappresenta uno scenario molto affascinante e ci riferiamo all’Aprilia del Team RNF. Per Franco sarebbe una sorta di ritorno all’ovile nella squadra che l’ha visto esplodere in MotoGP e Massimo Rivola otterrebbe quello che ha già annunciato di volere, ovvero un pilota italiano in sella ad una RS-GP. Sarebbe questa una scelta distante dal proposito iniziale del Team, nato per far crescere i giovani, visto che il secondo pilota sembra essere Miguel Oliveira. 

Ma in fin dei conti questo sarebbe un problema relativo, perché Aprilia nel complesso si ritroverebbe ad avere una lineup impressionante, con Aleix Espargarò e Maverick Vinales nel team Factory, Morbidelli e Oliveira in RNF. Tutti piloti solidi, tutti già vincenti in MotoGP. Forse questo scenario aiuterebbe anche Franco a ritrovare se stesso, quella fiducia che evidentemente è stata persa in qualche momento del 2021 e non è stata più ritrovata. 

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