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Mackenzie: "Donington e la SBK mi hanno tolto la scimmia di dosso"

"Nel precedente triennio non si erano mai creati i giusti incastri per debuttare nel Mondiale, ma adesso mi sento pronto per correrci in pianta stabile nel 2023. Condizione fisica ancora non al top per i recenti infortuni. Elettronica la differenza principale col BSB"

SBK: Mackenzie: "Donington e la SBK mi hanno tolto la scimmia di dosso"

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I gloriosi tempi in cui le wild card britanniche creavano scompiglio negli appuntamenti casalinghi del Mondiale Superbike, probabilmente, almeno per ora, non torneranno più. Il motivo è molto semplice: nell'ultimo decennio tra BSB e WSBK non vige più uniformità in materia di regolamenti tecnici. Se la ciclistica non differisce dalle specifiche mondiali, la modifica sostanziale riguarda l'elettronica: dal 2012 infatti tutte le moto al via della top class della terra d'Albione corrono con la medesima centralina MoTec, priva di aiuti quali controllo di trazione, anti-wheelie e launch control.

Il week-end appena trascorso a Donington Park ha riportato d'attualità le wild card locali con Peter Hickman e Tarran Mackenzie. Proprio il Campione 2021 della categoria ha totalizzato appena 3 punti in altrettante gare, da qui a definire il British Superbike un campionato di basso livello tuttavia ce ne passa. Oggettivamente, impensabile chiedergli più di così. Oltre alla prima presa di contatto con la R1 di McAMS Yamaha riadattata alle specifiche WSBK, il figlio d'arte ha dovuto fare i conti persino con una condizione fisica deficitaria (2 caviglie fratturate nell'arco di 3 mesi), come dichiarato nella nostra intervista esclusiva di settimana scorsa. Mackenzie dunque non ha affatto deluso le aspettative, l'obiettivo era infatti accumulare esperienza in previsione della prossima wild card.

"Ho cercato di adattarmi il più in fretta possibile. Ci siamo dovuti rimboccare le maniche perché i miei elettronici non lavorano con la Magneti Marelli da almeno un paio di anni, perciò il venerdì specialmente non è stato semplice. Inoltre la mia condizione fisica non è ancora al top per via dei recenti infortuni - ha ammesso Mackenzie - sulle spalle avevo soltanto 6 gare (2 round, ndr) del BSB. Siamo migliorati sessione dopo sessione, conquistando in gara dei punti. Mi dispiace per la scivolata nella Superpole Race in cui ho coinvolto Vierge".

Qual è lo step significativo rispetto al BSB?

"Non sono tanto le gomme, quanto appunto l'elettronica. Da regolamento, nel BSB utilizziamo la centralina unica MoTec priva di aiuti quali controllo di trazione, anti-wheelie e launch control. Yamaha comunque ci ha assistito nel corso del week-end, GRT in particolar modo così come Niccolò Canepa. Ricevere il loro supporto è stato davvero piacevole. Qui è importante essere gentili con il gas, all'opposto nel BSB finiresti a terra".

Quando ti rivedremo nel WSBK?

"Con il team abbiamo un'agenda fitta di impegni. Adesso guardiamo innanzitutto al prossimo round del BSB in quel di Brands Hatch del 23-24 luglio, per poi rientrare nel Mondiale la settimana successiva a Most. Il secondo infortunio in ordine di tempo chiaramente ha modificato i nostri piani perché dovevamo effettuare la prima wild card mondiale ad Assen, tenteremo di ripresentarci anche a Portimao a inizio ottobre".

Ti senti pronto per il grande salto?

"Assolutamente! Volevo farlo già in vista di questa stagione, ma purtroppo non è stato possibile. Per me sarebbe assai vantaggioso poter lavorare fin dai mesi invernali con la moto da Mondiale, in modo da capirne il comportamento, invece che limitarmi ai minuti di prove libere di un singolo week-end di gara. Al momento mi sono tolto la scimmia di dosso visto che nel precedente triennio non si erano mai creati i giusti incastri per debuttare nel WSBK (scherza). Sono convinto che potrei dire la mia, l'ambiente mi piace e sarei entusiasta se in futuro diventasse la mia nuova casa".

Sei rimasto impressionato da Razgatlioglu?

"Il talento di Toprak è sotto gli occhi di tutti, il suo stile è così piacevolmente insensato. La cosa che mi ha colpito di più è invece la costanza sul ritmo-gara, un martello. Spinge dall'inizio alla fine e non a caso ha centrato una fantastica tripletta", ha chiuso.

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