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MotoGP, VIDEO - Luca Marini: "Per la prima metà del 2022 mi darei un 7"

"La MotoGP ha un livello sempre più alto, ma quando metterò tutti i pezzi assieme salirò sul podio. Il mio rimpianto riguarda le prime gare della stagione, mi sentivo veloce ma in realtà ero lontano dai migliori"

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Luca Marini sta affrontando una delle stagioni più delicate della sua carriera. Al secondo anno in MotoGP, ha a disposizione una Ducati GP22 e come accaduto per i piloti ufficiali, l'inizio di stagione non è stato dei più facili. Poi le cose hanno iniziato a girare bene e la crescita di Luca è sotto gli occhi di tutti, ma ancora manca il sussulto, quel risultato che regala la consapevolezza che forse ancora manca.

Marini ha offerto il proprio punto di vista sulla prima parte del 2022, sui risultati ottenuti e su qualche rimpianto, parlando con la lucidità che spesso lo contraddistingue. Il rientro in gara a Silverstone gli offrirà la chance di rispondere anche alle prestazioni di Marco Bezzecchi, che da debuttante in MotoGP ha conquistato un podio meraviglioso ad Assen. Un rislutato che ancora manca a Luca, ma che potrebbe arrivare presto. 

"Per questa prima metà di stagione mi darei un sette - ha affermato Marini - perché ad inizio anno ho sofferto un po’ e non è stato facile, ma dopo sono cresciuto tanto facendo dei buoni risultati e mostrando una buona velocità, riuscendo ad emergere in molte situazioni. E’ bello avere una grande squadra quest’anno, mi piace passare tanto tempo con loro e ci divertiamo molto assieme e questo è senza dubbio un aspetto positivo". 

Manca ancora un podio, ma Luca sa bene cosa manca per salirci. 
"Per poter davvero essere in lotta per il podio, avrei bisogno di mettere tutti i pezzi assieme. Devo qualificarmi bene, almeno nelle prime due file e poi partire bene in gara e trovare subito il mio ritmo. Io adesso mi sento davvero a mio agio sulla moto, ho delle sensazioni incredibili ogni volta che entro in pista, sono veloce in ogni situazione ed è esattamente quello che volevo ottenere. E’ bellissimo sentirsi così ogni volta che scendi in pista, è la ragione per cui ogni giorno lavoro duramente per cercare di migliorare ancora, superare i miei punti deboli ed essere un pilota sempre migliore". 

C'è ovviamente qualche rimpianto per un 2022 non iniziato nel migliore dei modi. 
"Il mio rimpianto maggiore penso sia riguardo le prime gare del mondiale, perché sono state davvero difficili e non so se sia stata colpa mia. Non ero mai felice sulla moto, non capivo perché perdevo tanto tempo pur sentendomi veloce e soprattutto sentendo che stavo guidando bene". 

La MotoGP è diventata sempre più difficile secondo Luca. 
"Penso che molti piloti possano vincere in futuro da qui a fine anno o almeno salire sul podio. Sarà una lotta difficile, ma voglio esserci in ogni gara e fare del mio meglio in ogni fine settimana. In alcune gare forse potrò lottare per il podio, nelle altre dovrò puntare ad ottenere il massimo. La MotoGP è cambiata molto rispetto al passato, già se guardiamo a solo 3 o 4 anni fa sono cambiate molte cose. Adesso ogni pilota ha una grande moto, se non ufficiale quasi. Questo permette a tutti i piloti di andare forte, anche quelli che non corrono nei team ufficiali e questo è un bene per il nostro sport, perché il livello si sta alzando costantemente in ogni gara. Ma di certo è sempre più difficile per tutti. Il fatto è che oggi basta trovare una piccola cosa che ti permetta di andare più forte e guadagni molte posizioni".

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