Colpa dell’assenza di Valentino Rossi o colpa dell’assenza di Marc Marquez? Da qualunque parte le si guardi i Gran Premi della MotoGP, oggi, sono meno interessanti che nel recente passato.
Noi abbiamo la nostra idea - non servono tanti vincitori diversi, servono ‘serial winner’ - ma alcuni piloti, fra i quali lo stesso Marquez, puntano il dito sull’aumento della tecnologia, che rende si le moto più stabili e più veloci, ma anche più difficili i sorpassi, perché è ovvio che una frenata dura 30 metri, ci sarà meno spazio per le azioni che se è lunga 50!
AS, sempre sensibile alle voci del paddock, ha chiesto ad Ezpeleta, CEO della Dorna, se non sia d’accordo con i piloti che indicano nel progresso tecnologico la causa del peggioramento dello spettacolo.
“Non mi annoio. Lo sport è sport e le circostanze, le persone e la pressione fanno sì che alcune gare siano divertenti e altre no - la risposta di Ezpeleta, che ha aggiunto - Dobbiamo fare in modo che le gare siano molto equilibrate e che vinca il migliore. È buffo, perché ci sono persone che si lamentano perché un pilota non vince sempre e altre che si lamentano perché vince sempre la stessa persona. È tutto uguale. Non possiamo toccarlo e la storia di più o meno sorpassi è solo una storia”.
Eppure, per il momento, solo i piloti a protestare, non il pubblico anche se un certo calo di interesse si percepisce.
“Non so se sia così o meno, ma è così. Si tratta di regole tecniche approvate per questo periodo di cinque anni dai produttori, e questo è tutto. Le regole possono essere modificate solo se tutti i produttori sono d'accordo. I piloti che pensano in quel modo dovrebbero parlare con la propria Casa - insiste Ezpeleta e poi precisa - Abbiamo raggiunto una situazione stabile nel campionato, con molti marchi vincenti e tutti competitivi, con un regolamento che abbiamo fatto in accordo con loro e grazie alla questione delle concessioni, e questo non cambierà se tutti non saranno d'accordo”.
In realtà Carmelo Ezpeleta non è cieco, tanto da anticipare che Dorna e FIM stanno già preparando le regole per il 2027.
“Vorremmo che la velocità massima fosse un po' più bassa e che ci fossero meno cose. Abbiamo delle idee, le comunicheremo a ciascun produttore, loro ci diranno cosa ne pensano, le metteremo in un frullatore e vedremo cosa ne uscirà fuori. È vero che per il 2027 non sono obbligato a seguire alcuna linea guida. La FIM e noi possiamo stabilire alcune regole tecniche che, se tutti i costruttori presenti nel campionato in quel momento sono contrari, possiamo fare noi. Per l'approvazione non è necessaria l'unanimità come per le modifiche”,