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SBK, Bautista e Dall’Igna fanno le pentole… e pure i coperchi con la Ducati V4

Nel 2018 Gigi aveva già capito chi fosse il pilota giusto per la Rossa e Alvaro ha dato dimostrazione di quella che è la vera forza della Panigale V4, che nessuno come lui riesce a esaltare

SBK: Bautista e Dall’Igna fanno le pentole… e pure i coperchi con la Ducati V4

Il pilota giusto sulla moto giusta. Verrebbe proprio da dire così se guardiamo a questo inizio di stagione. Dopo quattro round Alvaro Bautista e la Ducati sono infatti saldamente al comando del Mondiale Superbike con ben 36 punti di vantaggio nei confronti di Rea, ovvero il primo degli inseguitori.

A quanto pare lo spagnolo e la V4 sembrano essere una cosa sola e lo confermano i risultati di questo Campionato, dove il portacolori Aruba è stato l’unico in grado di finire sul podio in tutte le gare, mostrando un rendimento da iridato.

Il recente weekend di Misano, dove il numero 19 ha messo in cassaforte il successo di Gara 1 e Gara 2, si è rivelato a tutti gli effetti una vera e propria prova di forza nei confronti della concorrenza, a cui non è rimasto che raccogliere quelle poche briciole lasciate dall'iberico. Un fine settimana a dir poco perfetto quello di Alvaro sotto gli occhio di Gigi Dall’Igna, ovvero il papà della Ducati V4.

Ci aveva visto giusto nel 2018 l’ingegnere veneto, quando decise di spostare la propria pedina della MotoGP alla SBK: un esperimento il cui risultato andò nell'immediato oltre ogni aspettative con ben 13 vittorie consecutive. Peccato che poi durante la stagione sia andato storto: come ben ricordiamo le strade di Bau Bau e della Rossa si separarono tra una proposta di contratto insoddisfacente e un lavoro di sviluppo andato completamente fuori strada.

Adesso però la storia è ben diversa e allora non resta che seguire la strada tracciata. A spiegarci i segreti di questa fiducia di Alvaro in sella alla V4 è stato qualche settimana il suo capotecnico Giulio Nava, in occasione di una live post Estoril: “Bautista sfrutta bene le sue qualità che gli permettevano di essere velocissimo in 250 – ci aveva detto - porta tanta velocità a centro curva, fa delle linee molto tonde e questo gli permette anche di essere velocissimo in uscita di curva e dunque in fondo al rettilineo. Lui per natura è portato a guidare così, è una sua caratteristica. L’ha fatto sia in MotoGP che in SBK, e su alcune piste questa cosa paga di più, su altre meno. E’ la sua tendenza naturale e penso che questo sia il motivo per cui oggi è più veloce degli altri ducatisti. Poi questa moto, con tutte le differenze del caso, è derivata dalla MotoGP, una moto che Alvaro ha guidato per tanti anni. Secondo me lui poi ha la tendenza a sollevare molto velocemente dalle curva, un po’ come faceva Pedrosa con le 800. Bautista è portato a fare questo, magari se avesse guidato sempre moto da SBK non sarebbe altrettanto facile per lui". 

A quanto pare non c’è nessun altro pilota in grado di esaltare e tirare fuori il massimo potenziale dalla Rossa come sta facendo Alvaro, svelando la vera natura del V4. Archiviata la tappa di Misano adesso c’è però la sfida più dura, rappresentata da Donington, tra meno di un mese. Sarà la prova del nove a casa di Rea, dove non può sbagliare.

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