Per lunghi tratti della gara al Misano World Circuit Marco Simoncelli, Nicolò Bulega ha cullato concretamente il sogno di portare a casa la prima vittoria in carriera in SuperSport. Sfortunatamente, il portacolori Aruba.it Racing Ducati si è dovuto accontentare dell’ennesimo piazzamento a podio (terzo), restando però questa volta in lizza per il colpo grosso sino alla bandiera a scacchi, malgrado alcune noie accusate sulla Panigale V2 955…
“Sono dispiaciuto perché fino a metà gara sono stato molto competitivo. Poi purtroppo ho rotto il freno posteriore e per questo motivo mi si chiudeva spesso l’anteriore, il caldo inoltre ha contribuito a surriscaldare la gomma. Non sono riuscito pertanto a difendermi nel finale, peccato. Però siamo sempre più vicini alla vittoria. Il nostro pacchetto è valido, infatti anche oggi ci siamo dimostrati la migliore delle Ducati. Dobbiamo tirare fuori quel ‘qualcosina’ che ci manca in questo momento per stare davanti alle Yamaha”.
Che valore ha questo risultato in confronto ai precedenti?
“Siamo arrivati a soli decimi dalla vittoria in quanto siamo partiti dalla base trovata nei test svolti qui a marzo, davvero utili per la raccolta dei dati, e non da zero come accaduto negli ultimi appuntamenti. Non mi mancava nulla per vincere, peccato per il problema al freno. Non dico che ci sarei riuscito, ma quantomeno ci avrei provato”.
In quanto è quantificabile il gap nei confronti della R6?
“Adesso ci siamo leggermente avvicinati. Oltretutto sono convinto che ci stia mancando esperienza, anche a livello di assetto, a differenza loro. Questo fattore fa la differenza. I 500 giri aggiuntivi? Meglio che niente, però non mi sono mai lamentato della velocità massima. Non ci servono, ci manca la trazione in uscita di curva. L’apertura della farfalla è rimasta invariata (all’80%, ndr). Credo che alla Triumph di Manzi gliel’abbiano aperta un po’ e non a caso sta facendo un discreto week-end. Farebbe comodo anche a noi”, ha puntualizzato.