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MotoGP, Quartararo: "La potenza ti aiuta quando soffri, non penso a nient'altro"

Nessuna novità di rilievo sulla M1 di Fabio nei test di Barcellona: "non userò più la carena del Mugello, guadagnavo solo 1 Km/h sul dritto e perdevo molto in curva"

MotoGP: Quartararo:

A metà pomeriggio, il nome di Fabio Quartararo è ancora in cima alla lista dei tempi dei test di Barcellona, la stessa posizione di ieri in gara. Sulla sua M1, però, non c’è nulla di speciale (mentre Aprilia e Ducati stanno lavorando molto sull’aerodinamica).

Non avevo niente di molto importante da provare - spiega il francese - Avevo il forcellone che avevo già usato a Jerez e ho fatto delle comparazioni con due set di gomme ed è servito abbastanza tempo per finire il lavoro. Poi ho provato una nuova mappatura per cercare di trovare un po’ più di potenza, delle nuove gomme per Michelin e un setting, direi che è tutto”.

Hai riprovato la nuova aerodinamica che Yamaha aveva portato al Mugello?
Non la userò più, continuerò con la standard. Anche se dall’esterno sembra un cambiamento molto piccolo, in moto si sente molto la differenza e mi fa sentire strano. Dalla domenica del Mugello ho deciso di tornare a quella standard, alla fine è meglio. L’obiettivo della nuova carena era migliorare la velocità massima in rettilineo, abbiamo guadagnato un solo chilometro all’ora e abbiamo perso molto nelle curve. Per questo ho deciso di tornare indietro”.

Non è stato un peccato omologarla e poi accantonarla subito?
Nel 2019, nel 2020 e nel 2021 abbiamo usato sempre la stessa carena, quando avrebbero potuto fare tre evoluzioni. Avevamo bisogno di provare qualcosa di diverso, anche se avesse funzionato. Hanno fatto due nuove carene in un anno perché avevo chiesto di averne una cosa 4 ali ed è stato un grande miglioramento”.

La Yamaha ha ingaggiato un motorista che ha lavorato in Formula 1 con Ferrari e Toyota, Marmorini, è quello che avevi chiesto?
Ho sempre spinto, e ancora di più ora, per avere più potenza e sono sicuro che stanno lavorando sodo sul nuovo motore per il 2023. Dico sempre la stessa cosa, ma perché è la verità: se fai tutto alla perfezione puoi vincere, ma quando sei in situazioni difficile la potenza cambia la tua gara. Mi ricordo di Bagnaia nella prima gara a Portimao l’anno scorso: era 11° sullo schieramento e ha finito la gara 2°. Logicamente era molto veloce, ma quando mi è successa una cosa simile a me nella seconda gara, ero 6° o 7°, non riuscivo a superare, anche se avrei avuto il passo per giocarmi la vittoria con Pecco. Questo è il motivo per cui penso che la potenza sia la cosa più importante e non penso a nient’altro”.


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