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MotoGP, Morbidelli :“Gli unici che possono salvaguardare i piloti sono i piloti“

"Se parti dodicesimo e centri il terzo, l’errore si commenta da solo. Per lo show va bene, per i piloti no. Quel video farà moltissime visualizzazioni, purtroppo fa parte del nostro lavoro. Sono cinico, la vita è cinica, la MotoGP è cinica e anche lo sport è cinico"

MotoGP: Morbidelli :“Gli unici che possono salvaguardare i piloti sono i piloti“

di Mattia Caimi

Dopo un buonissimo venerdì al Montmelò, il weekend di Franco ha fatto un’inversione di rotta. Partito 18°, Morbidelli è riuscito a costruire una gara con delle note positive, ultimo al secondo giro, il pilota Yamaha ha concluso il Gran Premio  in 13° posizione, anche se va sottolineato che i piloti che non hanno tagliato il traguardo sono stati otto.

Durante la chiacchierata con i giornalisti il Morbido ha parlato a lungo della sicurezza dei piloti e della sua opinione sulle scelte della direzione di gara

“Un’altra gara sottotono, ma ci sono stati dei miglioramenti durante il weekend. abbiamo capito delle cose e abbiamo fatto dei miglioramenti. Domani sarà ancora più importante. Proveremo a fare dei passi avanti che mi diano le buone sensazioni”.

Qual è stato il momento migliore del weekend?
“FP1 in cui sono stato davanti per tutto il tempo”.

Avrei un buon feeling lì?
“Sì specialmente quando il grip era molto basso”.

Parlaci della lotta con Darryn nella parte finale.
“É stata bella, perchè ero ultimo il primo giro, Alex Marquez è andato largo alla tre e mi ha colpito la ruota anteriore, facendomi rischiare la caduta. Alla fine ho lottato per la 10° posizione, che non è male, ma ho sfruttato molto la gomma per rimontare e sono rimasto dietro”.

Hai visto cos’è successo nell’incidente alla prima curva?
"Sì, qualcuno dovrebbe usare di più la testa quando corre. Stiamo correndo, il prezzo in gioco è alto, si rischia molto. Ma dovremmo stare più attenti alla nostra salute. A volte ce lo dimentichiamo. É normale che capiti, ma quando succede mi fa arrabbiare”.

La direzione di gara ha detto che è un normale incidente di gara, tu che ne pensi?
“Per lo show sì, per i piloti no. Quel video farà moltissime visualizzazioni, purtroppo fa parte del nostro lavoro. Sono cinico, la vita è cinica, la MotoGP è cinica e anche lo sport è cinico, è così’. Se a tutti importasse degli altri le gare sarebbero più belle. Sono contro il capitalismo (ride)”.

La race direction dovrebbe rendere le gare sempre più sicure, così è pericoloso!
“Il motorsport è pericoloso”.

Non c’è un limite?
“Penso che ci sono persone che si preoccupano di noi, in modo che non ci si faccia troppo male tra di noi, ma sento che gli unici che possono avere cura di noi, quando corriamo a 300 all’ora a 25 cm l’uno dall’altro, o quando arriviamo a gomme fredde in un gruppo di 25 piloti alla prima curva, sono i piloti. Nessun’altro può. Possono scoraggiarti”.

Ma non lo fanno.
“Potrebbero ma non lo fanno e ci sono delle ragioni, che onestamente accetto”.

Questo è stato un errore normale o un grande errore?
Un grande errore, perchè alla curva uno se parti dodicesimo e centri il terzo, l’errore si commenta da solo. É stata una cosa folle. La manovra su Alex al Mugello era aggressiva e al limite. Qui ha fatto un passo oltre. Lui può essere migliore”.

Hai mai fatto un errore come quello di Aleix?
“No”.

Da cosa capisci che una gara è finita
“La bandiera a scacchi”.

La Yamaha vi segnala la fine della gara?
“Sì appare una linea gialla. Purtroppo può succedere ”.


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