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MotoGP, Io, VIP per caso al GP del Mugello, a tu per tu con i piloti...e i ricconi

Il nostro Matteo Pozzi, ospite di Tissot, ha vissuto il GP del Mugello da spettatore privilegiato, assaporando il mondo dorato delle Very Important Person, che ruota intorno alle gare. Ecco il suo racconto

MotoGP: Io, VIP per caso al GP del Mugello, a tu per tu con i piloti...e i ricconi

Collaboro da tempo con GPOne, che della MotoGP fa il suo marchio di fabbrica, come sito tra i più importanti al mondo in questo settore. Il lato sportivo del mondo motociclistico però per me è meramente una passione, perché come giornalista mi occupo esclusivamente del prodotto, quindi di news e prove. Le gare le guardo in TV e, come molti di voi, mi informo proprio dal sito per cui scrivo e dalle dirette del “decano” Paolo Scalera, con Matteo Aglio ed il “mitico” Carlo Pernat.

A parte qualche sporadica apparizione in circuito, negli ultimi anni la mia esperienza ai gran premi è legata ad uno storico sponsor della MotoGP e della SBK. Tissot è infatti un marchio molto legato al mondo delle competizioni motociclistiche. Da più di vent’anni è il timekeeper della MotoGP, come lo è anche della SBK, ma è stata ed è anche sponsor di numerosi piloti, come l’otto volte Campione del Mondo Marc Marquez, ambassador del marchio elvetico dal 2018. Nel corso degli anni ho avuto la possibilità di conoscere il legame tra Tissot e motorsport in prima persona, partecipando anche alla cerimonia di consegna degli orologi che premiano il miglior tempo sul giro secco in MotoGP e SBK.



Ricordo la stretta di mano di un Jonathan Rea dopo la pole di Imola 2014, quando ancora non aveva vinto un mondiale. Facendo una battuta credo di avergli portato bene, visto che dall’anno seguente ha infilato una sequenza di sei titoli! Ho avuto l’onore anche di premiare i vincitori del Pole Position Award nel 2013, a Misano: Jonas Folger in Moto3, Pol Espargarò per la classe Moto2 e Marc Marquez nella classe regina.

Epica resta poi la premiazione del Mugello 2016, quando un Valentino Rossi lontano dalla pole da tempo, staccò il miglior tempo proprio nella gara in cui a premiare era stata scelta Eleonora Pedron, ex dello storico rivale Max Biaggi. Ne uscì un siparietto indimenticabile, con Valentino ed Eleonora complici e con Andrea Iannone alle loro spalle che se la rideva facendo il simbolo del cuore con le dita (ne parlammo qui).

PERCHÉ TISSOT E MOTOGP SONO COSÌ LEGATI?

Il rapporto tra tempo e velocità, orologi e motori, va oltre le leggi della fisica, spesso sono due passioni che vanno a braccetto. Non ho memoria se da bambino sia nato prima l’amore per gli orologi o per i motori, a due e quattro ruote che fossero. So solo che sparsi per case e cantine ci sono riviste sia di una che dell’altra passione, entrambe costose da gestire, penserà qualcuno, ma entrambe fonti di grosse soddisfazioni alle quali mai avrei rinunciato. Se spesso le due cose finiscono per essere gli hobby di noi comuni mortali, molti piloti hanno fatto del loro nome un marchio di fabbrica per un modello di orologio, e quasi tutti i brand hanno utilizzato nomi che richiamavano il mondo delle gare, a due e quattro ruote. Gli esempi sono infiniti, il primo che possiamo citare è quello dell’attore e pilota Paul Newman, ma il cui nome per gli appassionati di orologi ricorda anche uno degli orologi sportivi di maggior valore (le cui quotazioni spesso sono in tripla cifra). Questo stesso celeberrimo cronografo di una famosa casa svizzera prende il nome dal palcoscenico di alcuni tra i più memorabili record di velocità motoristici.

UN MODO TUTTO DIVERSO DI VIVERE IL MUGELLO 2022

Tornando al mio rapporto con i week end di gara, era qualche anno che non vedevo una dal vivo. Qualche settimana fa mi arriva un messaggio, poche parole: “e se ti dicessi Mugello?”. Sapevo che quell’invito era legato alla Tissot Pole Position Awards, che vede coinvolti una piccola selezioni di giornalisti. Oltre alla cerimonia di premiazione dei migliori tre piloti delle relative categorie sul giro secco in qualifica, l’esperienza si traduce in un week end in VIP Village, le tribune degli sponsor, poste sopra alla corsia box, con la possibilità di vivere il Gran Premio da un punto di vista decisamente unico. Di fatto dismetto le vesti del giornalista, per godermi il week end e l’esperienza che vivono gli ospiti degli sponsor della MotoGP. Una esperienza che supera e di un bel po' i 1.000 €! Però, come potete vedere sotto, se si acquista l'accoppiata sabato domenica, si risparmia! (eh eh eh).

Si parte il sabato, dopo aver ritirato i pass che consentono di accedere anche al paddock, varchiamo il mitico ingresso del circuito del Mugello, con il casco rosso che ci fa entrare nell’atmosfera GP. Arriviamo proprio nei minuti in cui si svolge la cerimonia del ritiro del numero di Valentino Rossi, il 46. Il Vip Village dove vivremo la due giorni di qualifiche e gare, come detto è posto sopra ai box, al secondo piano, con schermi a disposizione per seguire i piloti, ed una terrazza con vista sul rettilineo di partenza. Un punto di vista sicuramente privilegiato, con un tavolo dove poter stare seduti, mangiare e bere, tra una camminata nel paddock e le varie attività previste.

La Tissot Pole Position Awards dei fulmini

Alle 17 del sabato si va in sala stampa, per la Tissot Pole Position Awards, insieme ad un ristretto gruppo di giornalisti (tra cui non mancavano Paolo Scalera e Matteo Aglio), a stretto contatto con i piloti. In MotoGP le qualifiche sono state decisamente fuori dagli schemi, con protagonisti un meteo instabile ed una mezza tempesta di fulmini, certamente spettacolare da vedere. Marco Bezzecchi, Luca Marini e Fabio di Giannantonio hanno conquistato una prima fila tutta italiana (non accadeva da sei anni), ma sono stati anche protagonisti di una conferenza stampa esilarante, tra una domanda sulla pericolosità di correre con i fulmini e la genuina ingenuità di tre piloti ancora poco abituati ad un palcoscenico così importante. Mi porto a casa un Bezzecchi che ammette di non aver capito la domanda (complice forse il suo inglese non ancora dei migliori), ma che strappa una risata a tutti i presenti e fa capire che qui l’atmosfera è ancora lontana da quella di altri ambienti (ci viene da pensare alla Formula 1, ad esempio).

Domenica da VIP

La domenica prima delle gare il programma prevede invece una camminata in pit lane, dove il contatto con i box è praticamente diretto. Siamo a pochissimi metri dalle moto, dai tecnici, dalle ombrelline e dai piloti che vogliono presenziare e farsi scattare qualche foto insieme ai tifosi o fare autografi. Non manca tra questi Marc Marquez, che abbiamo il piacere di avvicinare per qualche scatto. Finito il giro in pit lane abbiamo invece la fortuna di vincere un giro in auto intorno al circuito, sulla stradina che consente di intervenire in caso di incidenti, ma che è anche il punto da cui lavorano i fotografi e che offre un punto di vista spettacolare, a pochissimi metri dalle moto che girano durante le gare. Nel nostro caso si trattava della Moto2, che riusciamo a seguire nei giri finali, inclusi i festeggiamenti di Pedro Acosta, al suo primo successo di categoria.

Rientrati al Vip Village è già MotoGP, con la partenza e la gara seguita mangiando e bevendo, mentre il rumore dei motori quasi fa tremare i vetri.

Un punto di vista diverso, molto filtrato dirà qualcuno, ma che almeno una volta nella vita bisognerebbe provare, con l’opportunità di toccare con mano un mondo che si è visto solo in tv o dalle più lontane tribune “per i comuni mortali”. Tutto positivo? A fine week end ci è mancata l’atmosfera del “Mugello che non dorme”, vuoi per la gara vissuta un po’ da “vip” distaccati, ma soprattutto perché le tribune ed i prati quest’anno erano desolatamente quasi deserti. Una tempesta perfetta di eventi negativi, come il primo anno senza Valentino in pista, un meteo che non prometteva troppo, la concomitanza del GP di F1 di Montecarlo, ma anche prezzi (troppo) elevati per i biglietti.

 

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