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MotoAmerica, Danilo Petrucci: "Sono caduto a 280 Km/h e nessuno mi ha soccorso"

"Ho rotolato per più di 100 metri, ho buttato giù tra pannelli pubblicitari e sono rimasto sdraiato a terra due minuti. Alla fine sono andato al centro medico a piedi"

MotoAmerica: Danilo Petrucci: "Sono caduto a 280 Km/h e nessuno mi ha soccorso"

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Ieri, al termine della seconda gara al Virginia International Raceway, Danilo Petrucci è stato protagonista di un incidente tanto strano quanto pericoloso. Dopo avere tagliato il traguardo al 3° posto, il pilota della Ducati è caduto nel curvone veloce, un punto che si percorre in sesta marcia.

Secondo le ricostruzioni (non ci sono immagini televisive), Scholtz ha allargato la traiettoria e Danilo, per evitarlo, è andato all’esterno, sull’asfalto sporco, non potendo evitare la caduta.

Per fortuna Danilo non ha riportato gravi conseguenze, considerata la velocità, ma il personale medico del campionato MotoAmerica non ha certo brillato: infatti nessuno si è preoccupato di soccorrere Petrucci, che si è dovuto recare da solo (e a piedi) al centro medico.

Queste le sue parole: “solo per informarvi, sono caduto a 280 km/h sulla linea del traguardo che è su un curvone di sesta piena per evitare un mio avversario. Ho buttato giù tre pannelli pubblicitari, ho diverse bruciature e ematomi e un profondo taglio alla caviglia con cinque punti. Ho rotolato per oltre cento metri, una delle più brutte cadute della mia carriera. Sono stato più di due minuti sdraiato a terra col rumore delle moto che passavano a fianco senza che nessuno mi aiutasse, fino a quando da solo mi sono alzato e sono andato a piedi al centro medico”.

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