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SBK, Rea: "All'ultima curva ho pensato: ho perso"

“Questa è una vittoria pazzesca con un valore significativo. Nel 2019 non avevamo chance contro Bautista, adesso invece possiamo lottare per qualcosa di importante”

SBK: Rea:

Due vittorie che rappresentano un’iniezione di fiducia vera e propria. Johnny Rea è il protagonista indiscusso della domenica di Estoril, perché la doppietta ottenuta in terra portoghese gli consente di rilanciare le proprie ambizioni nella sfida iridata, tanto da ridurre a 17 lunghezze il gap da Alvaro Bautista.

Il nordirlandese ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, conquistando prima il successo della Superpole Race e in seguito quello della gara sprint all’ultimo respiro.

“Cosa dire di questa giornata, è stato fantastica – ha esordito – l’ultimo giro di Gara 2 penso sia stato davvero spettacolare. Mi sentivo forte in sella alla moto e sapevo di avere del potenziale questa domenica, ottenendo le risposte di cui avevo bisogno”.

Johnny analizza poi le due gare.

“Al mattino ho vinto grazie a un regalo di Toprak, dato che ormai lui era lontano per andarlo a riprendere. Al pomeriggio è stata invece una battaglia con Alvaro. Quando mi ha passato è come se si fosse accesso un campanello. Nel finale però, in curva 1, lui è andato leggermente largo, così io sono entrato. Bautista però ha risposto e io nella chicane mi sono rimesso dentro, sfruttando il grip della Kawasaki. Quella manovra è stata fondamentale, anche se poi ho rischiato di vanificare il tutto”.

Già, per poco il Cannibale non mandava tutto in fumo.

“Ho pensato: fanculo, ho perso. Pensavo di aver mandato tutto un fumo, ma non è stato così. Sono riuscito a portare fuori la moto dalla curva arrivando al traguardo e vincendo una gara tostissima”.

Il duello con Alvaro è stato a dir poco incandescente. Rea traccia poi la strada verso il titolo.

“È fondamentale essere sempre lì vicino ad Alvaro o alle posizioni di vertice, senza però commettere errori.  Oggi in sella alla moto sono sempre stato in controllo. Alla chicane ho attaccato e sono riuscito a trovare il varco per passare.  Se mi avesse chiuso la porta saremmo finiti entrambi a terra, ma non è successo e ho vinto”.

 Sta di fatto che il trionfo di Gara 2 pesa e non poco.

“Non penso sia una delle mie gare migliori, ma certamente è stata una corsa pazzesca. Questo risultato significa molto per noi, soprattutto nella corsa mondiale. Probabilmente la metto nella top five delle più belle. Ricordo ad esempio il 2019, dove non avevamo chance contro Alvaro, invece adesso possiamo lottare per qualcosa di importante. Sta di fatto che Estoril non è una delle piste migliori per noi, ma alla fine cil che conta è il risultato”.

 

 


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