di Mattia Caimi
Protagonista per tutta la gara, duellando prima con Rea poi con Bautista, Toprak si è dovuto accontentare della seconda posizione, piegato dal motorone Ducati, dal quale è stato sopraffatto sul traguardo.
In realtà Razgatlioglu ha fatto una gara straordinaria, praticamente sempre in testa e sfoderando una superiorità nella gestione della fase di frenata imbarazzante per i suoi avversari.
Sei più felice di quel che ci aspettassimo.
"Sì, sono felice perché ho ritrovato le belle sensazioni del 2021, frenavo forte e sorpassavo con facilità e sentivo bene la moto. Ho guidato bene. Sul rettilineo Alvaro mi ha sorpassato talmente forte che mi sembrava di essere su un 600, ma comunque mi sono divertito”.
Qual è stato il problema, la mancanza di potenza o la tendenza a impennare?
“La gomma posteriore ha avuto un calo quindi ho perso in uscita di curva, in più conosciamo tutti la potenza della Ducati”.
Hai lottato per 21 giri, prima con Johnny e poi con Alvaro, quanto è stato stressante?
“No, mi sono divertito. Con Johnny ho dovuto gestire la gomma per non tirargli il collo. Guadagnavo molto in frenata con entrambi, mentre con Bautista perdevo in rettilineo”.
Da fuori sembravi sempre al limite, oltre al limite..
“Sì in frenata ho chiesto tutto ai freni e negli ultimi cinque giri ho dovuto dare il massimo, anche se la situazione era comunque sotto controllo”.
Non ti ha avvisato nessuno dalla pit board dell’arrivo di Alvaro?
“Sì, quando ho iniziato a lottare con Johnny mi hanno avvisato, poi quando Rea è andato largo ho provato a spingere ancora per scappare, ma Alvaro mi ha raggiunto e poi è andata a finire come sapete”.