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SBK, Dosoli: “Toprak ha la mentalità vincente per la MotoGP, ad Assen ha sbagliato Rea”

L’INTERVISTA - “La MotoGP è l’opzione per il 2023 e il test di giugno gli servirà per capire cosa sia la M1. Qualora dovesse lasciarci punteremo su un pilota Yamaha. Il gap da Bautista? Paga per un errore di Johnny”

SBK: Dosoli: “Toprak ha la mentalità vincente per la MotoGP, ad Assen ha sbagliato Rea”

Toprak Razgatlioglu, la Yamaha, la MotoGP e ovviamente la Superbike. Sono questi alcuni dei temi che abbiamo affrontato all’Estoril con Andrea Dosoli alla vigilia della tappa portoghese delle derivate. Il team manager dello squadrone Crescent ne ha approfittato per fare un bilancio di queste prime due gare e parlare al tempo stesso di quelle che potrebbero essere le prospettive future legate al suo pilota turco.

Lin Jarvis ha infatti svelato che a giugno il campione del mondo proverà la M1 e in tanti si domandano cosa farà dopo quel test. Salutare la SBK oppure proseguire nel paddock delle derivate? Il futuro per il momento può aspettare, perché la testa di Dosoli è focalizzata sulla stagione in corso, dove Toprak arriva in Portogallo con oltre 40 punti da recuperare nei confronti di Alvaro Bautista.

Le prime due gare non sono state semplici – ha esordito Andrea – storicamente Assen e Aragon non sono piste favorevoli alle qualità della nostra R1. La Yamaha ha però dimostrato di essere una moto competitiva, perché siamo stati più veloci rispetto alla scorsa stagione e capaci di lottare per la vittoria e il podio sia in Spagna che in Olanda. Ad Assen, quando è caduto, Toprak era al comando, mentre Locatelli è arrivato sul podio”.

Andrea, non pensi che 45 punti siano un gap importante da colmare?

“Secondo me il distacco attuale non rappresenta la reale situazione. Ovviamente la caduta di Assen ha pesato, però noi siamo fiduciosi in vista del prosieguo della stagione. Lo scorso anno, dopo Assen, i punti dalla vetta erano 37, però alla fine Toprak è riuscito a recuperare e vincere il titolo. Purtroppo Toprak sta pagando l’errore di Rea in Gara 2, dato che lo ha tirato giù”.

Quest’anno però c’è anche Bautista.

“È una considerazione corretta e penso che Alvaro abbia mostrato il suo potenziale su una moto coma la Ducati. La concorrenza è nettamente più forte rispetto allo scorso anno e al tempo stesso costante. Lui è un pilota che sfrutta al massimo le qualità della Panigale, evitando di consumare troppo le gomme. Noi però stiamo lavorando, sviluppando continuamente la R1. Non siamo qua per fare stravolgimenti, dato che la nostra mentalità è improntata sull’evoluzione della moto e penso che i miglioramenti siano emersi”.

Andrea, torniamo alla gara di Assen. Non pensi che in questo duello Mondiale ci sia una sfida nella sfida tra Johnny e Toprak

“Johnny è come sempre della partita e la sua Kawasaki ha migliorato quelli che erano i punti deboli dello scorso anno. Sono convinto che sarà una sfida vera fino all’ultima gara. Ovviamente loro sono due grandi campioni, con una mentalità vincente, di conseguenza questa rivalità diventa inevitabile quando lotti per gli stessi obiettivi”.

Parliamo di MotoGP. Jarvis ha annunciato il test di Toprak con la M1 a giugno.       

“C’è da sempre una forte sinergia tra MotoGP e SBK. Quel test di gli consentirà di capire cosa significa la MotoGP e aiutarlo a prendere la scelta giusta per il suo futuro. Lui è un pilota che sa bene cosa vuole, ha una mentalità vincente e penso sia ben evidente a tutti”.

Tu il paddock della MotoGP lo conosci bene.

“Certo! Qualora Toprak dovesse decidere di scegliere la MotoGP è perché crede fortemente in quel progetto, consapevole di quelle che sono le sue qualità. Io sono dell’idea che lui farà la scelta corretta e noi siamo qua per aiutarlo e al tempo stesso mettergli a disposizione il ventaglio di proposte migliori”.

C’è una deadline.   

“Del futuro ne parleremo più avanti, adesso non è ancora il momento. La mia priorità è pensare al Mondiale 2022 e la lotta per il titolo. Questa è la cosa più importante”.

Ultima domanda: se Toprak dovesse andare in MotoGP, cosa farete per rimpiazzarlo?

“Se lui dovesse lasciare punteremo su uno dei nostri piloti Yamaha. Verrà fatta una scelta interna rivolta alla valorizzazione dei giovani”.

E Gerloff?

“Garrett ha dovuto fare i conti con alcune difficoltà la scorsa stagione, però sta lavorando passo dopo passo per andare alla ricerca di quella competitività. Tutti noi siamo consapevoli di quale sia il suo valore e lui al debutto nel 2020 ha fatto vedere le proprie qualità”.

Come mai Aegerter è ancora in SSP dopo la vittoria del titolo?

“So che può sembrare strano, ma purtroppo lo scorso anno non avevamo più selle disponibili per il 2023”.

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