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SBK, Toprak, la MotoGP e un Cubo di Rubik da risolvere

Jarvis lo vuole sulla Yamaha M1 il prossimo anno, lui aspetta e valuta senza fretta, ma in questa storia qualcuno dovrà fare un passo indietro e alcune cose non sembrano tornare

SBK: Toprak, la MotoGP e un Cubo di Rubik da risolvere

Il mercato MotoGP è più vivo che mai e gli interrogativi continuano a tenere banco all’interno del paddock. Cosa farà Mir? Dove andrà Rins? Chi sarà il compagno di Bagnaia nel 2023? Ripartirà invece dalla KTM Miller?  E Dovizioso, continuerà nel team di Razali oppure saluterà definitivamente? E ancora: quale squadra sostituirà la Suzuki sulla griglia? Tante domande che al momento non hanno una risposta.

Come se non bastasse, nell’ultima settimana Lin Jarvis ha spalancato ufficialmente le porte della MotoGP a Toprak Razgatlioglu per il 2023. Il managing director della Casa di Iwata ha infatti dichiarato che qualora il turco volesse compiere il salto nel paddock del Motomondiale ci sarebbe già pronta ad attenderlo una M1 in un team satellite con contratto da pilota factory.

Occhio però, perché ci sono alcuni punti su cui soffermarsi, da analizzare attentamente.

1- Il primo step, che per certi versi sarà già decisivo, è il test che Toprak farà a giugno con la M1. Il tracciato non è ancora stato ufficializzato, anche se il principale indiziato sembra possa essere Aragon. Sta di fatto che quella giornata in pista con il test team Yamaha consentirà al turco di schiarirsi le idee in merito a un eventuale salto dalle derivate alla MotoGP. Qualora la cosa non dovesse soddisfare Toprak, il discorso sarebbe già finito sul nascere con l’unica soddisfazione da parte del 54 di poter dire: “Ho provato la MotoGP”.

2- Lin Jarvis, con il suo inconfondibile stile british, non lo ha detto apertamente, ma lo ha fatto comunque capire senza troppi giri di parole: “Se Toprak vuole la MotoGP il salto lo deve fare ora, ovvero a fine 2022”. Questo Toprak lo sa bene, perché rimanere un’altra stagione in Superbike significherebbe poi avere un anno in più sulla carta d’identità e perdere definitivamente un treno che non passa due volte, considerando tra l’altro la continua evoluzione del mercato. Morbidelli va in scadenza a fine della prossima stagione, ma tutti gli altri piloti che rinnoveranno quest’anno punteranno ad avere un biennale in modo da non ritrovarsi a fine 2023 a dover ridiscutere nuovamente il proprio contratto.

3- Terzo punto, quello che rischia di essere il più critico, qualora Toprak dovesse superare i primi due. In merito a un eventuale salto in MotoGP, Lin Jarvis ha promesso a Toprak Razgatlioglu una M1 in un team satellite. Peccato che su questo punto il turco sia stato ben chiaro, soprattutto nell’intervista rilasciata a noi rilasciata prima del via del Mondiale ad Aragon: “La MotoGP? Perché no? Ma con una Yamaha nel team ufficiale, perché piuttosto che avere una M1 satellite preferisco la mia R1”. Se volete, al seguente link, potete rileggere ciò che il turco ci ha detto.

Arrivati a questo punto cosa fare? È come se ci trovassimo di fronte a un cubo di rubik, dove non sembra così facile e scontato che ogni faccia torni a mostrare un solo colore. Se da una parte Toprak può permettersi il lusso di tenere Yamaha in attesa fino a giugno, dall’altra dovrà rivedere le sue aspettative iniziali qualora decidesse di sbarcare in MotoGP. Già, perché selle libere in Yamaha ufficiale non ci sono. Il rinnovo con Quartararo è praticamente cosa fatta, mentre Franco Morbidelli ha un contratto nella squadra factory anche per la prossima stagione.

Sarà anche vero che il romano di Tavullia sta faticando e il suo rendimento è al di sotto delle aspettative, ma lui fino al termine della stagione 2023 non si muoverà da dove si trova.

Questo è quindi il quadro della situazione in casa Yamaha. Se Toprak vorrà accettare, non gli resta che fare un passo indietro e consolarsi del team satellite. Oppure proseguire la sua avventura nell’attuale paddock della Superbike, dove ha già ottenuto un titolo iridato, mostrando a tutti il proprio talento e la sua classe.  

Fino ad ora abbiamo parlato di Yamaha, Toprak, team satellite. Ci sorge però una domanda: ma chi lo fa sto benedetto team satellite con Yamaha il prossimo anno?

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