Aleix Espargarò è sempre stato un pilota molto veloce, ma è purtroppo stato altrettanto spesso poco costante nelle sue prestazioni. E' passato da qualifiche fantastiche a cadute quasi inspiegabili e la spiegazione di questa sua attitudine passata e del cambiamento che sta dimostrando in questa stagione l'ha spiegato al meglio Massimo Rivola (leggi QUI). Il terzo gradino del podio conquistato a Le Mans gli ha permesso di avvicinarsi ulteriormente a Fabio Quartararo in classifica iridata, proprio dopo aver battuto il francese sulla sua pista di casa grazie ad una condotta di gara perfetta.
Sognare in grande è assolutamente lecito, Aleix non ha sbagliato un colpo finendo tutte le gare in questa stagione, conquistando la magnifica vittoria in Argentina e poi tre podi consecutivi tra Portimao, Jerez e Le Mans. Un ruolino di marcia magnifico. Ma il contratto per il futuro non è ancora firmato, ed Aleix inizia a spazientirsi.
Dopo questo podio, avrai parlato con Rivola del rinnovo.
"Non ho ancora parlato con Massimo, ci siamo scambiati un abbraccio. In quel momento si deve solo festeggiare con la squadra. Io non so più cosa dire sul contratto. Mi sembra molto normale quello che sto chiedendo, anzi…non è neanche normale. Sotto al mercato, ma sono cosciente di dove sono e dell’età che ho, però penso che la parola giusta sia rispetto. Non lo so, vediamo. Sicuramente anche se non è bello dirlo, se l’Aprilia lascia andare via uno che sta facendo quello che sto facendo io, sarebbe la cazzata più grande della storia del mondiale".
Tu pensi di poterlo vincere questo titolo?
"Io penso di poter vincere questo mondiale, ci crederò fino alla fine. Aprilia sta lavorando bene, sabato anche la seconda moto era pronta e competitiva come la prima dopo la mia caduta. Abbiamo migliorato la partenza, al Mugello arriveranno altre novità, alcune interessanti. Forse ho anche troppa confidenza".
Parliamo di questa gara e di questo podio.
"E’ stato difficilissimo, ero veloce ma non abbastanza per passare Mir o Miller - ha detto Aleix in confefrenza - Sapevo che oggi sarebbe stata una gara di sopravvivenza, la pista era molto scivolosa. E’ stato più difficile seguire qualcuno, che essere veloci in pista oggi. Ogni volta che mi avvicinavo a Jack la moto si muoveva molto davanti. La ruota anteriore aveva una temperatura elevatissima, lo vedevo dal dashboard. Quindi ho deciso di lasciarlo a circa un secondo davanti per restare lì. Poi nella parte finale della gara ho visto Fabio negli schermi che mi era davvero vicino. Lui era migliore centro curva, quindi sapevo che se fossi andato largo in una curva anche solo di due metri mi avrebbe passato. Quindi è stato difficile non fare errori negli ultimi giri, ma la strategia ha pagato. Sono felice".
Sei stato bravo a gestire la situazione, stretto come eri tra Miller e Quartararo.
"Sapevo che avvicinandomi a Jack avevo problemi, quindi sapevo che Fabio aveva lo stesso problema. Solo che mentre lui è adesso un po’ più forte a centro curva non lo è in staccata. Quindi sapevo che mi bastava non fare errori e frenare forte ad ogni staccata per salire sul podio".
Senti la pressione di essere a questo punto della stagione così vicino al leader di classifica nel mondiale?
"Non mi preoccupa essere davanti. Non ho spiegazioni, non ci sto capendo molto onestamente. Quest’anno ho la moto che sognavo, ho chiesto agli ingegneri di rendere questa moto quella che sognavo e loro ci sono riusciti facendo un lavoro incredibile nei test. Siamo 4 punti da Fabio in classifica, guidiamo la classifica team. E’ incredibile".
Ti abbiamo visto scherzare con gli altri piloti nel parco chiuso.
"Mi piace avere dei bei rapporti con gli altri piloti, le corse sono tutto qui. Devi divertirti in pista e poi divertirti fuori. Alla fine questo è uno show, ho accettato di farmi montare la telecamera sulla spalla ed infatti ho corso con un kg in più per tutta la gara lì, quindi la sento molto stanca. Ma va bene così".
Sei stato quello che ha gestito meglio di tutti le gomme.
"Oggi sono stato un po’ più attento con i freni. Ho frenato sempre molto forte, ma sempre stando attento a non sbagliare mai. Penso che la cosa positiva dell’Aprilia sia il bilanciamento complessivo. La trazione è buona, manca forse un pelo di pura accelerazione, oggi mi sarebbe stato impossibile stare dietro a Pecco o Enea. Loro accelerano di più. Ma ha tutto funzionato alla grande".
Hai mai pensato di vedere Fabio passarti all'ultmo giro?
"Fabio ha sfruttato quei momento in cui mollavo per far allontanare Jack per farsi sotto, non volevo far surriscaldare la gomma. Ho fatto tutto perfettamente, bloccare Fabio non era una strategia facile da applicare, ma sapevo che avrebbe avuto anche lui problemi con la gomma anteriore seguendomi così da vicino".