Le qualifiche del sabato a Le Mans premiano le Ducati ufficiali. Bagnaia agguanta la Pole infrangendo il record del tracciato. Jack Miller non nasconde di aver approfittato del compagno per trovare i riferimenti giusti che gli hanno consegnato il secondo miglior tempo della giornata, che lo farà partire in prima fila nella gara di domani.
"Oggi le sensazioni in pista erano incredibili - ci racconta Jack - l'aderenza sul tracciato era perfetta, il modo in cui sono riuscito a sfruttare appieno le gomme mi ha sorpreso, specialmente qui a Le Mans, un circuito pieno di brusche frenate e ripartenza in cui perdere l'aderenza è un rischio comune, ma oggi non abbiamo avuto alcuno di questi problemi. Nel pomeriggio trovare il tempo è stato più difficile. Sapevo di avere un buon passo, ma che avessi bisogno di qualcuno di fronte e Pecco era lì accanto a me nei box, il bersaglio perfetto! ", scherza con noi l'australiano.
"Tutto è andato alla perfezione, ma vedere il giro della pole di Pecco seduto in prima fila è stato qualcosa di impressionante. In curva 6 è entrato velocissimo disegnando una traiettoria nera che ho mancato di poco prima di riprendere il controllo della moto. Vederlo da quella prospettiva, dietro di lui, con una moto che fa sostanzialmente le stesse cose, è un qualcosa di incredibile. Un'altra cosa che mi ha stupito è stata la velocità del passo gara, il record della pista è stato spazzato via, e probabilmente migliorerà ancora se si dovesse correre sull'asciutto".
Qual è stata la tua strategia in Q2?
"In realtà non avevo un piano preciso, quando è partito Pecco ho deciso di seguirlo".
Il circuito si è anche riempito nuovamente di fans.
"E' uno spettacolo fantastico, speriamo di riuscire a dormire stanotte".
Per domani è prevista una gara sul bagnato, o forse addirittura un flag to flag, quali sono le tue aspettative?
"In MotoGP si possono cambiare molte cose, ma sul meteo nessuno può fare nulla. Personalmente la cosa non mi stressa, penso solo ad adeguarmi alle condizioni del tracciato. Certo preferirei correre sull'asciutto. Su questo circuito i sorpassi non sono facili quindi partire dalla prima fila sarà sicuramente un vantaggio non indifferente. Se proprio dovesse piovere, allora vorrei che piovesse per tutta la gara, il flag to flag è stressante, inoltre i limiti in pitlane non sono esattamente il mio forte".
Al Mugello il numero 46 di Valentino verrà ritirato dalle gare, cosa ne pensi?
"Penso fosse inevitabile, ma il 46 è diventato un numero iconico, mentre per il mio numero non penso ci sia questo pericolo, non sono Valentino!", motteggia l'australiano.
In curva 1 si sono visti molti piloti tagliare, pensi che sarebbe meglio asfaltare quel punto?
"A me è successo un paio di volte, fortunatemente non come per Zarco, sono riuscito a ridurre la velocità prima. E' un punto ostico da affrontare, non è una traiettoria facile, ma se non ci fosse la ghiaia avremmo bisogno poi di un altro muro di sicurezza.. in fondo è una peculiarità di questo circuito, e poi devo ammettere che Le Mans ha un'ottima ghiaia rispetto ad altri circuiti!", se la ride Jack.
"No sono serio, dopo la caduta la moto non ha subito danni e sono stato in grado di riutilizzarla in Q2. A Jerez o a Portimao non sarebbe stato possibile. Il mondo della MotoGP è fatto anche di questo, ci saranno sempre dei punti più pericolosi in cui è possibile perdere il controllo".
La difficoltà nel compiere i sorpassi è diventato il "leit motiv" di questa stagione. Sarà così anche a Le Mans? E' questa la direzione della MotoGP?
"La direzione della MotoGP sembra puntare in questa direzione. Abbiamo assistito anche a diverse cadute, episodi in cui le moto si toccavano, con così tante moto competitive a questi livelli, è normale che accada. La difficoltà non sta tanto nel trovare la velocità per sorpassare, quanto per mantenere il controllo della moto durante i sorpassi. Durante il sorpasso la scia non aiuta più di tanto e si rischia spesso che l'anteriore si chiuda. Fortunatamente domani partirò in prima fila quindi con una buona partenza non dovrei avere troppi problemi".
La Ducati 2022 sembra essere migliorata molto rispetto alle prime gare della stagione. Cosa è cambiato?
"Quando si porta qualcosa di nuovo è normale che ci sia un periodo di assestamento. Diverso non significa necessariamente peggiore, serve solamente tempo per ritrovare il giusto equilibrio e capire la moto. Ai giornali spesso piace attaccare quando i risultati non arrivano, ma serve tempo per sviluppare qualcosa di nuovo. Penso che proseguendo durante la stagione la moto migliorerà ancora. Il più grosso miglioramento fino ad ora c'è stato nella velocità in curva" , ha infine concluso l'australiano.