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MotoGP, Bagnaia: "Pressione gomme? Quest'anno già 18 piloti fuori dai limiti"

"Il fatto più grave è che sia stato divulgato un documento confidenziale, spero si scopra chi è stato. La spalla sta meglio, potrò limitare gli antidolorifici"

MotoGP: Bagnaia:

Per favore, non altre domande sulla pressione delle gomme” sorride Pecco Bagnaia, ben sapendo che dovrà pagare lo scotto di parlarne. Gigi Dall’Igna ha già dato la sua risposta sull’argomento, ma ora tocca al pilota piemontese spiegare cosa è successo e non si tira indietro, nella conferenza stampa inaugurale del GP di Le Mans.

La situazione è abbastanza chiara - inizia - Si decidono le pressioni pensando se farai una gara in testa o dietro ad altri piloti, ma è difficile prevederlo e non è un lavoro facile, soprattutto quando fa caldo, come a Jerez. Ho letto che mi sarei trovato in una situazione di illegalità, ma da inizio anno la stessa cosa è successa ad altri 18 piloti. Stiamo parlando del nulla e penso che gli altri piloti siano d’accordo con me”.

Pecco non sbaglia, perché da Quartararo a Marquez, tutti gli danno ragione, ripetendo la sua spiegazione.

Michelin consiglia una pressione per partire, che non è comunque obbligatoria. A Jerez sono stato per tutta la gara tra 1,85 e 1,89 bar, non cambia molto con quella differenza”.

Ti ha dato fastidio che questo documento sia stato pubblicato dopo una tua vittoria?
No, semmai trovo brutto che non si sappia chi è stato a divulgare un documento confidenziale. Spero venga fuori il colpevole perché questo fatto è più grave di quello che sembra, Michelin aveva sottolineato come questi dati non dovevano uscire fuori. Non mi interessa che sia successo dopo una mia vittoria, noi sappiamo quale sia la verità e anche che la Ducati è sempre tenuta d’occhio. Amen”.

Passiamo a te, come va la spalla?
Meglio, ho lavorato bene a casa e, anche se non sono ancora al 100%, penso che non avrò grossi problema nella guida e potrò ridurre l’uso degli antidolorifici.

L’anno scorso, dopo la prima vittoria, non ti eri più fermato. Può succedere di nuovo?
“Sarebbe bello avere lo stesso trend, ma sarà difficile. Qui a Le Mans, lo scorso anno, ero stato competitivo sull’asciutto, in teoria dovrebbe esserci bel tempo in questo fine settimana. Sicuramente pioverà solo domenica alle 14 (ride). Comunque, la Yamaha è sempre stata veloce qui, come Zarco e Miller”.

Con la pioggia la Ducati è competitiva, ma tu non lo eri stato a Mandalika.
In Indonesia mi ero trovato in una strana situazione, normalmente sono veloce sul bagnato ma lì ero lento. A Portimao però sono stato veloce. L’anno scorso, qui a Le Mans, ero stato 4° con due Long Lap Penalty, ma è difficile fare previsioni oggi, sarà più semplice dopo i primi turni di prove”.

Dopo la vittoria a Jerez i tuoi problemi con la GP22 sono definitivamente risolti?
Il problema è avere fatto i test invernali su due piste in cui non avevamo corso l’anno precedente. Mi sembrava mi mancasse qualcosa e in Qatar abbiamo visto la differenza, non riuscivo più a fare quello che facevo l’anno prima. Abbiamo continuato a lavorare e finalmente in Argentina abbiamo fatto un passo in avanti, un altro ad Austin, dove ho finito la gara 5° senza essere competitivo, poi in Portogallo non ho fatto un buon risultato ma ho sentito belle sensazioni. A Jerez ho fatto il passo in avanti decisivo, ho ritrovato la stessa fiducia del 2021, anzi ancora maggiore”.

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