Anche a Jerez la Honda è stata salvata da Marc Marquez. Il campione di Cervera ha lottato per un podio che era fuori dalla sua portata senza arrendersi, andando oltre a i limiti attuali suoi e della RC213V. Se Nakagami, in una delle sue piste preferite, è riuscito a limitare i danni, Pol Espargarò e Alex Marquez sono stata semplici comparse.
"Non è stata una brutta gara - il giudizio di Alberto Puig, team manager di HRC - Penso che Marc Marquez abbia fatto un ottimo lavoro. Non è stato un fine settimana facile: stavamo soffrendo un po', ma Marc è stato in grado di ottenere un buon risultato con una gara emozionante. Questo è incoraggiante dopo che a Portimao le sue sensazioni non erano state così buone. Ha gestito bene la situazione durante tutta la gara, ha fatto una bella battaglia con gli altri piloti intorno e ha salvato una caduta. Era da tempo che non lo faceva".
Puig non ha dubbi per che aggettivo usare per descrivere quel momento guardandolo da box.
"Spaventoso! Non è una bella esperienza - ha ammesso - Ma alla fine, se non c'è una caduta, è spettacolare da vedere, anche se sarebbe meglio non guardarlo".
La soddisfazione di Puig per la medaglia di legno in Spagna, logicamente, non può essere piena.
“L’obiettivo di Marc non è quello di arrivare quarto o sesto, il suo obiettivo, e anche quello del team Repsol Honda, è quello di vincere gare e titoli. Questo è l'unico obiettivo” ha spiegato.
Per quanto riguarda Espargarò, il manager è molto politico.
“Pol ha fatto una buona partenza, ma non è riuscito a stare in una buona posizione nei primi giri dopo avere rischiato di cadere alla curva 5, quindi alla fine non è stato così facile per lui. Questo fine settimana era veloce, ma purtroppo non siamo riusciti a trovare un buon setup e non è stato possibile ottenere un buon risultato”.