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Video Prova Yamaha Neo's: scossa al traffico

Il pronipote dello scooter unisex di Iwata, Yamaha Neo's, porta al debutto i Tre Diapason nella mobilità elettrica ma senza perdere il mix di contenuti intelligenti e attenzione al dettaglio che lo hanno reso una certezza nell'ultimo quarto di secolo. Ecco come va e quanto costa

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25 anni fa nasceva con un motore due tempi, oggi porta i Tre Diapason nel mondo dell'elettrico: Yamaha Neo's è il punto di congiunzione tra passato e futuro per la Casa di Iwata che ha un piano ben definito per invadere la mobilità elettrica con i suoi prodotti che hanno il giusto mix di qualità e accessibilità.

Come è fatto

Nato nel 1997 come Yamaha Neo's ma conosciuto anche come MBK Ovetto, il cinquantino di Iwata seppe interpretare bene il ruolo di spalla dell'oggetto dei desideri del tempo: il Booster. nel 2022 torna elettrico, ma mantiene le forme rotonde che lo hanno accompagnato sin dall'esordio, trovando un nuovo sguardo, che richiama l'originale, e gruppi ottici Full-Led.  Il nuovo Neo's rimane un cinquantino per vocazione, pur perdendo qualsiasi legame con i centimetri cubi. A muoverlo ci pensa un motore elettrico a trasmissione diretta attaccato al mozzo ruota posteriore.

Il motore brushless integra il sistema frenante, ha 3,4 CV di potenza massima e un picco di coppia di 136 Nm, garantisce una velocità di punta vicina ai 50 orari e ha due modalità di guida: STD e ECO, che riduce potenza e velocità massima. Non cambia solo la propulsione, ma anche le quote vitali rispetto al passato le ruote sono da 13” con calzata 110/70 all'anteriore e 130/70 al posteriore, c'è un disco da 200 mm e anche l'interasse è cresciuto, con i suoi 1.305 mm. Una crescita relativa, considerando che si parla di e-scooter, grazie al nuovo telaio e alla scelta di alloggiare il pacco batteria agli ioni di litio nel vano sottosella, che si rivela vincente per due motivi: il primo è che comunque di spazio nel vano sottosella ne rimane abbastanza per riporre un casco jet grazie ai 27 litri di capienza, il secondo è puramente pratico: peso ridotto e maniglia infatti, permettono il pieno di energia anche a casa. La batteria infatti pesa 8 kg, ha una capacità di 1 kWh e con un consumo WMTC di 0,03 Kwh, garantisce un'autonomia di 37 km. Per ricaricarla dallo 0 al 100% servono 8 ore e può essere affiancata da una seconda unità di pari dimensioni opzionale. 

Come va

La sensazione di trovarsi di fronte a qualcosa più del classico e-scooter da città viene confermata dalla guida: non ci sono bruschi scatti o il tipico scatto nervoso degli elettrico, ma un comportamento a prova di neofita, come uno scooter del genere dovrebbe essere. Anche gli spazi sono maggiori rispetto alla maggior parte dei commuter urbani elettrici. La sella è ampia e alta 795 mm da terra, c'è tanto spazio per il passeggero e anche i più alti hanno il giusto spazio per le ginocchia. Promossa anche la frenata, ben tarata e molto modulabile. La forcella e il monoammortizzatore laterale, dalla corsa di 90 e 80 mm, cercano di svolgere al meglio il compito, ma prestano il fianco sul pavé o sui fondi più disastrati. A fare la differenza sono le ruote da 13", che garantiscono una dinamica da scooter vero, ben più grande della sua categoria aiutati dall'ottima distribuzione delle masse che nasconde i 98 kg del Neo's (106 per noi che lo abbiamo provato con la doppia batteria) anche nelle manovre da fermo o a passo d'uomo. Capitolo autonomia: i dati stimati sono vicini al consumo reale, visto che il Neo's è entrato nella modalità Turtle, che minimizza le prestazioni quando la batteria scende sotto il 20% dopo quasi 30 chilometri di percorso. E se, come per la nostra prova, si sceglie di montare la seconda batteria basta spegnere e riaccendere lo scooter per passare alla nuova unità: un gioco da ragazzi.  

Il prezzo

Yamaha Neo's è disponibile nelle concessionarie del marchio in due colorazioni: Milky White e Midnight Black al prezzo di 3.199 euro. Prezzo che potrà scendere del 30 o del 40% con gli incentivi statali, aumentando la competitività del Neo's sul mercato e la possibilità di farlo diventare un protagonista della città. Se infatti a Iwata hanno scelto di giocare la partita dell'elettrico è perché sanno di poter far bene e contrastare la concorrenza cinese. Il Neo's è solo il primo di una serie di mezzi che porterà all'elettrificazione dei Tre Diapason e le carte per far bene ci sono tutti.

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