Tu sei qui

MotoGP, Quartararo: "sempre al limite, non ci sarà spazio per giocare sulla difensiva"

"Pecco è migliorato ma non sono ancora preoccupato, è bello confrontarsi con un pilota del suo calibro. Dovrò spingere sempre al limite, arriveranno circuiti in cui avremo difficoltà, sappiamo di avere dei limiti"

MotoGP: Quartararo:

Fabio Quartararo, dopo il successo lo scorso weekend a Portimao, ha centrato un altro ottimo risultato sul circuito di Jerez. Fin dai primi giri ha inseguito il poleman Bagnaia, che non ha mai ceduto la presa e difeso le traiettorie. I due piloti hanno finito così per condurre una gara in coppia scavando una trincea fra loro ed il resto dei piloti in gara. Vittoria per Bagnaia ed un secondo posto per Quartararo, che ha difeso così la vetta della classifica di campionato ed allungato il passo, inseguito dall'Aprilia di Aleix Espargarò, ora secondo in classifica grazie al secondo podio consecutivo.

Il  passo gara di Fabio è stato incredibile, ma non abbastanza per superare Pecco. Sopratutto la partenza col dispositivo holeshot deve aver fatto la differenza.
"Ho fatto un'ottima partenza - ci spiega il pilota francese - ma Pecco ha frenato in modo incredibile alla prima curva ed anche in quella successiva. Sapevo che se non fossi riuscito a superarlo nei primi giri le cose si sarebbero fatte più difficili per me, sopratutto per quanto riguarda l'usura della gomma anteriore, ed è quello che alla fine è successo. In gara ho guidato sempre tenendo le distanze perché l'anteriore continuava a scivolarmi ed è stato difficile mantenere la moto sotto controllo, sembrava di correre con la gomma da masticare al posto degli pneumatici. A fine gara, in curva 10 ed 11 ho provato un assalto ma non sono riuscito a chiudere le distanze, andando anche largo, Lì ho capito che non sarei riuscito a riprenderlo. Nel complesso però sono soddisfatto di come ho affrontato la gara, sento di esser migliorato nel mio stile di guida quando si presentano problemi all'anteriore".

Col tracciato in queste condizioni, con una aderenza non eccezionale, non dev'essere stato facile mantenere la concentrazione alta per tutta la gara mantenendo alta la tua performance.
"Si, ci sono stati anche dei momenti divertenti, ad esempio ogni qual volta Pecco sbagliava una traiettoria, finivo per sbagliarla anche io, il nostro passo gara era quasi lo stesso, ma la cosa più positiva è che rispetto allo scorso anno, in cui a fine gara mi sentii molto spossato fisicamente, quest'anno mi sento molto più in forma".

Nelle ultime due gare hai guadagnato ben 45 punti, e ti sei portato in cima alla classifica. Che emozioni provi sapendo che con questi risultati ci saranno molti tuoi tifosi ad attenderti nel prossimo circuito a Le Mans?
"Non vedo l'ora. Tralasciando il 2019, il mio anno da rookie in cui cercavo semplicemente di ottenere dei risultati, non mi è mai successo di arrivare a Le Mans in queste condizioni, quindi vedere la folla lì per me sarà una bellissima esperienza".

La scorsa stagione si chiuse con un duello tra te e Pecco. Pensi che in questo campionato la storia si ripeterà?
"Già combattere per il titolo è una bella sensazione di per se stessa. Anche oggi con Pecco, finire secondo è comunque una occasione per imparare qualcosa di nuovo perché a differenza che in Portogallo, qui mi ha spinto al limite. Penso che sia un'ottima cosa avere un pilota del suo calibro con cui confrontarsi e poter migliorare, ma credo che anche Aleix saprà dire la sua in questo campionato. Quest'anno sta dimostrando una grande costanza in termini di risultati".

All'inizio del campionato si parlò molto delle carenze della Yamaha, anche in rapporto ai risultati degli altri piloti. Sei sorpreso dai risultati che sei comunque riuscito ad ottenere?
"Sono rimasto sorpreso già la settimana scorsa a Portimao. I miei risultati in gara fino a quel momento erano stati... non voglio definirli disastrosi ma erano sotto le aspettative. Con quella vittoria sono salito direttamente in cima alla classifica. Finire sempre tra i primi dieci sicuramente è stata una buona cosa in un campionato in cui ogni punto in più vale oro in classifica, ma ad essere sinceri penso di guidare già al limite, non è un segreto che la Yamaha abbia alcuni problemi,  ma non è un problema a cui devo pensare io in quanto pilota. La mia preoccupazione è mantenere alta la concentrazione e continuare in questa direzione".

Ormai hai affrontato circuiti diversi fra loro. Guardando al futuro ti sei già fatto un'idea di dover poter spingere di più e dove invece giocare più sulla difensiva?
"Non credo che ci sarà spazio per giocare sulla difensiva in questo campionato, darò il massimo su ogni circuito. Ad Austin ho finito settimo e sfortunatamente ero contento perché su quel circuito non pensavo di poter dare di più. So che dovrò spingere sempre al limite perché arriveranno circuiti in cui avremo delle difficoltà, è una certezza, i limiti ci sono e li conosciamo".

Durante la gara il team ti ha comunicato che Rins, in quel momento secondo in classifica, era fuori dalla zona punti?
"No, anche perché in quel momento avevo altro a cui pensare, stavo inseguendo Pecco. Il campionato è ancora lungo, mancano ancora molte gare, e fino ad ora il distacco nelle prime cinque posizione è sempre stato molto sottile".

Nella scorsa stagione Pecco riuscì a fare un salto in avanti con la moto e nelle ultime gare sembrò imbattibile. Il fatto che quest'anno abbia compiuto questo salto agli inizi del campionato ti preoccupa?
"E' vero, devo ammettere che lo scorso anno nelle ultime gare Pecco era imbattibile, non soltanto la moto ma anche nel suo stile di guida. Quest'anno è sicuramente uno dei piloti più veloci in griglia, non posso dire di essere già preoccupato perché il campionato è ancora lungo, ma penso che sarà una bella lotta".


Articoli che potrebbero interessarti