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MotoGP, Marc Marquez: "Non è solo la Honda dovere migliorare, ma anche io"

"Questa moto va guidata in un modo diverso e dovrò adattarmi. Aleix Espargarò si lamenta? Dovrebbe essere orgoglioso quando qualcuno cerca la sua scia"

MotoGP: Marc Marquez: "Non è solo la Honda dovere migliorare, ma anche io"

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Vedere Marc Marquez cadere due volte in tre curve e finire la prima giornata di prove a Jerez al 19° posto (ultimo delle Honda, escluso il collaudatore Bradl) è senza dubbio un fatto inaspettato. Lo spagnolo ieri aveva detto che avrebbe provato cambiamenti importanti sulla sua moto e, a quanto dice la classifica, non hanno funzionato.

Al mattino, viste le condizioni della pista, ho guidato più o meno la stessa moto di sempre, mentre nel pomeriggio ho iniziato a provare modifiche importanti - inizia la sua spiegazione Marc - Purtroppo sono caduto con la moto con cui mi sentivo meglio, sull’altra avevamo fatto un grande cambiamento e non riuscivo a guidare bene. A dire la verità, anche con la prima ero un po’ distante dai migliori”.

Domani continuerai con questi esperimenti?
No, torneremo alla moto che conosciamo. Lunedì, durante i test, riprenderemo le prove”.

Ti era mai capitato di cadere due volte in un giro?
Mai (sorride). Solo la prima, però, è stata una vera caduta. La seconda è stata dovuta alla pista, non me l’aspettavo. Stavo andando lento tornando, ero fuori traiettoria per fare passare Binder, e mi sono trovato su una chiazza di bagnato. Jerez ha questo problema in alcuni punti, per il futuro devono migliorare”.

Con la moto ‘migliore’ come ti sentivi?
“Io provo sempre a guidare al massimo, ma quando non ti senti bene sulla moto non puoi dare tutto quello che hai. Dopo l’infortunio a Mandalika, mi sono detto che darà quello che mi sento, non di più. Comunque, come ho già detto, non è solo questione della moto ma anche di me stesso. Oggi Nakagami è 5° e Pol 7°, significa che anch’io devo migliorare”.

Aleix Espargarò si è lamentato dicendo che lo hai aspettato per prendere la sua scia.
Con lui è normale, si lamenta sempre, invece dovrebbe essere orgoglioso che qualcuno lo segui, anche perché di solito era l’opposto. Quando succedeva a me mi sentivo forte. Comunque non è stato questo il caso perché ero lento, non avrei potuto migliorarmi neanche con una scia, come ho detto guidavo una moto che non mi piaceva”.

Come puoi migliorare?
Questa Honda è diversa dal passato e va guidata in un modo diverso, ma ha del potenziale. È la moto che abbiamo, il suo carattere non cambierà, quindi dovrò essere io a riuscire ad adattarmi a lei.

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