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MotoGP, Dovizioso: “la Yamaha ha bisogno di uno stile diverso dal mio, ma non riesco”

"La frenata, per esempio, è sempre stata un mio punto di forza. Questa cosa mi disturba. Fabio? arretra sulla moto in frenata,  io non posso, è una questione di leve. La motoGP? si viaggia nella direzione del binomio moto\pilota per ogni team"

MotoGP: Dovizioso: “la Yamaha ha bisogno di uno stile diverso dal mio, ma non riesco”

E' una stagione difficile per Andrea Dovizioso, ancora alle prese con una Yamaha di cui ha difficoltà a prendere le misure.  Nelle Prove libere del pomeriggio è stata proprio la Yamaha di Fabio Quartararo a segnare il miglior giro, e Il pilota italiano fa una analisi come sempre dettagliata e chiara della situazione, in vista della gara di Domenica sul circuito spagnolo di Jerez.

Come sono andate queste prove libere?
"Ho ancora le solite difficoltà - ci spiega Dovizioso - faccio fatica. Indipendentemente dal setup della moto, non riesco a fare quello di diverso nella guida che dovrei fare. L'unica cosa che mi da realmente fastidio è la frenata, ad esempio facendo le comparazioni con gli altri piloti, in curva 1 perdo moltissimo. Non ho una risposta precisa sul perché questo succeda, la moto non ha un setup anomalo, forse la posizione in moto potrebbe influire un pochino a livello di leve. Sono sempre stato competitivo nelle frenate quindi questa cosa mi disturba, al di là poi delle altre problematiche che riscontriamo in generale in percorrenza. Domani sicuramente avremo tempo di lavorare e di migliorare, ma sono tutti molto veloci, il livello in MotoGP è molto competitivo. Dovremo migliorare anche sul passo, i più veloci giravano sul 1.37, 1.38, lontani rispetto a noi".

Quindi se non si tratta del setup, è una questione di dover ancora interpretare questa moto?
"No, secondo me le questione sono due. La prima è che vedendo cosa riesce a fare Fabio in frenata ad esempio,  io non posso andare indietro sulla moto perché mi estendo cosa che lui invece riesce a fare".

Quindi è una questione anche di altezza del pilota?
"Direi più di leve, mentre la seconda questione è la percorrenza , ci può stare che sia diversa, lì è questione di stili di guida, di come uno è abituato a guidare. Io ad esempio non sono mai stato forte in percorrenza, ma con questa moto riesco ad essere forte solo facendo percorrenza. Anche saperlo non risolve il problema, non è una cosa semplice da sistemare, anche se in quel caso non parliamo più della moto ma di doversi abituare a guidare in modo diverso".

Hai qualche altra idea alternativa per trovare un equilibrio su questa moto e ritrovare la giusta direzione in pista?
"Dal punto di vista tecnico no, perché se cambi il setting delle moto rischi di peggiorare la performance, mentre a livello di guida è quello che sto cercando di fare da quando sono salito sulla Yamaha, l'unica soluzione è adattarsi alla moto e non si sta rivelando una cosa facile".

L'Aprilia sembra essere cucita su Aleix ed ora ha cominciato a mostrare dei risultati. La Honda era cucita su Marquez ed ora stanno cercando di renderla migliore anche per gli altri piloti. Quanto alla Yamaha,sembra funzionare solo per Fabio. Pensi che sia questa la causa delle tue difficoltà?
"Nessuno ha la bacchetta magica per ottimizzare il setup di una moto solamente per un pilota, non è così o almeno non totalmente. Sicuramente la MotoGP di oggi viaggia in quella direzione, e guardando alle situazioni nei vari box sembra ci sia un fondo di verità in questa equazione. Non è necessariamente così per tutti, ma sembra che lo sia in molti casi, quindi si, avere uno stile di guida differente a quel punto potrebbe creare dei problemi. Non è impossibile migliorare, ci possono volere soltanto sei gare come anche una intera stagione, ma col livello di competitività raggiunto dalla MotoGP oggi, se non sei in quella situazione è molto facile finire indietro sopratutto in qualifica. Questo finisce per compromettere anche le gare, perché si può avere un buon passo ma con delle qualifiche non buone tutto diventa più difficile per un pilota" , ha poi concluso il pilota italiano.


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