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SBK, Rea: “Contro Bautista sapevo di doverlo attaccare ogni volta”

“Avevo un piano ben chiaro: rispondere a ogni suo sorpasso fino all’ultimo e così è stato. Siamo riusciti a lasciarci dietro le difficoltà del venerdì”

SBK: Rea: “Contro Bautista sapevo di doverlo attaccare ogni volta”

16^ vittoria ad Assen, la 99^ invece in sella alla Kawasaki. Johnny Rea non poteva desiderare di più da questa Gara 1 al TT. Il Cannibale ha recitato la parte di protagonista, piegando all’ultimo respiro la Ducati di Alvaro Bautista.

Un successo che gli restituisce la leadership del Mondiale, grazie a un margine di due punti nei confronti della Ducati di Alvaro Bautista.

“È stato un sabato fantastico – ha esordito Johnny – inizialmente il weekend non è partito nel verso giusto, dato che in FP1 non avevo quelle sensazioni che speravo. Abbiamo quindi iniziato a lavorare, concentrandoci sulle geometrie e l’assetto. Quella di Assen è una pista diversa rispetto ad Aragon e non puoi ritrovarti a lottare con la moto”.

L’attenzione si sposta poi sulla gara.

“Oggi avevo un bel ritmo, infatti ero entusiasta del mio passo. Quando ero alle spalle di Toprak avevo la consapevolezza di essere più veloce, così l’ho attaccato. Una volta presa la leadership ho spinto, cercando però di gestire le gomme, senza consumarle”.

Poi è arrivato Bautista.

“Sì, sulla tabella continuavo a vedere il nome di Toprak. Dentro di me avevo però un piano ben chiaro, ovvero ripassarlo tutte le volte che lui mi avrebbe attaccato e così è stato. Ho dato tutto quello che avevo nel finale, lottando fino all’ultimo giro”.

Adesso riflettori puntati sulla domenica.  

“Ovviamente ci sono alcune aree dove è possibile migliorare. Il bilanciamento della moto è buono, ma possiamo fare un passo avanti con l’elettronica”


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