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MotoGP, Alzamora: "Il sesto posto di Marc Marquez ad Austin è come una vittoria”

Il manager del pilota non ha dubbi: "Per la Honda il sesto posto ad Austin vale una vittoria, ha dato ossigeno anche se serve lavorare ancora molto sulla moto"

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Emilio Alzamora ha seguito tutti i passi della carriera di Marc Marquez dalla 125 alla MotoGP, ed oltre ad essere il suo manager ha sviluppato un rapporto di sincera amicizia che va ben oltre la semplice sfera professionale. In una intervista rilasciata ai colleghi spagnoli di AS, Alzamora ha parlato dell'attuale situazione di Marc, alle prese con tanti problemi di natura fisica che gli stanno rendendo. la vita in sella molto complicata. 

Eppure Alzamora vede al suo fianco un Marquez non disposto a gettare la spugna, ma anzi determinatissimo a ritornare il dominatore ammirato in MotoGP fino al 2019. Un ragazzo che di fronte alle mille difficoltà che sta affrontando riesce sempre a trovare la forza per andare avanti e spostare l'asticella sempre più in alto. 

"La gara che ha fatto, partendo ultimo, finendo sesto, con una moto che Honda sta ancora sviluppando e che non è ancora perfetta - ha detto Alzamora parlando della gara di Austin - stando ancora male dopo quel terribile incidente in Mandalika, con una visita del medico tre giorni prima di andare negli States, con un test con una CBR in Alcarrás, quasi senza dormire prima di arrivare al circuito... Per me, come  professionista, è incredibile essere in grado di lavorare con un ragazzo come Marc Márquez. Non ci sono parole per descriverlo. Dico sempre che gli sportivi devono inseguire la fortuna e lui la sta inseguendo, ma non è proprio arrivata. Perché questo guasto tecnico alla partenza ha complicato la sua gara, dopo lo sforzo titanico che aveva fatto per arrivare qui".

Secondo Emilio, questo sesto posto ha un valore particolare. 
"Siamo molto, molto felici. Per noi questo sesto posto è come una vittoria e dà a Marc e alla Honda un po' di ossigeno per continuare a lavorare, perché la strada è lunga. Mi sento un po' arrabbiato, perché ha avuto davvero sfortuna con la partenza e questo ha segnato la sua gara. Le emozioni sono state molto forti in questi ultimi due anni".

Alzamora ritiene che Marc debba essere messo di diritto nell'Olimpo dei migliori sportivi. 
"È il suo DNA. I migliori sportivi del mondo sono speciali, e Marc è uno di loro. Non c'è dubbio. È un otto volte campione del mondo e ha avuto due anni molto difficili, ma continua ad andare avanti e a combattere. Fa di tutto per questo sport. Ha persino cambiato città, è andato a vivere a Madrid e ha cambiato il suo team medico per stare con i migliori. Sono sicuro che con questa forza di volontà che ha, che è un esempio per tutti e con cui ci sorprende ogni giorno, i risultati arriveranno. Partire ultimo e finire sesto è come vincere, ma stanno inseguendo la vittoria, lui e Honda, e arriverà anche quella".

Per il manager spagnolo, Marc è ancora in lotta per il titolo.
"Sì, senza dubbio. Più che lottare per il campionato del mondo, l'obiettivo è quello di vincere il campionato del mondo, sia per lui che per la Honda, ma le circostanze devono essere giuste. Al momento non si stanno verificando, a causa dell'infortunio che gli ha impedito di fare la gara in Argentina e perché la moto non è ancora a posto. Honda ha fatto un grande sforzo e Marc sta spingendo duramente e dando indicazioni, ma ha bisogno di Honda per avere una moto più competitiva. Abbiamo bisogno di più sostegno da parte loro".

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