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Harley-Davidson allarga la gamma Pan America con una 975?

La casa americana ha recentemente presentato la sua nuova entry level (si fa per dire, visti gli oltre 15 mila euro) Nightster, con il Revolution Max da 975. Potrebbe essere utilizzato per una Pan America più accessibile della 1250?

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Harley-Davidson naviga a vista, o almeno ha recentemente dichiarato di non voler pianificare l'uscita di nuovi modelli con piani troppo definiti, per poter ridefinire le strategie anche in funzione del contesto e delle risposte del mercato. Scomparsa dai radar la accattivante Bronx (sembrava dover debuttare lo scoro 26 gennaio, ne parlavamo in questo articolo), recentemente la versione compatta del  Revolution Max ha debuttato invece nel telaio della nuova Nightster (qui il nostro articolo) che se non abbiamo ancora avuto il piacere di provare, per ora ha fatto parlare soprattutto per un prezzo decisamente impegnativo per una entry level, con 15.400 euro, appena 1.200 in meno di una Sportster 1250 S, ma soprattutto ben 4.500 in più di una vecchia 883 Iron, che sarà lontana anni luce nei contenuti, ma fino a pochi anni fa era un punto di accesso alla gamma Harley decisamente più abbordabile.

Parlando però del propulsore della Nighster, il Revolution Max 975, a molti è venuta voglia di immaginare quali e quanti altri modelli della casa americana potrebbero dotarsene nel prossimo futuro. Se da un lato la differenza così limitata nel prezzo di Nighster e Sportster 1250 S sembra svuotare l'operazione del principale motivo per il quale potrebbe essere fatta, dall'altro una Pan America più abbordabile della attuale 1250 (qui il nostro Perchè Comprarla della 1250), sembra poter essere auspicabile, magari una 975 con una dotazione più ridotta, che vada a infilarsi nel segmento di mercato di rivali come le BMW F850GS o 750. Più di un dettaglio lascia pensare che Harley-Davidson avesse pensato fin dall'inizio in una crossover declinata in almeno 2 cilindrate, salvo però rivedere i suoi piani dopo la feroce crisi che l'ha vista protagonista negli scorsi anni, anche a causa della pandemia.

Ora che l'orizzonte si fa leggermente più sereno, una Pan America meno impegnativa, non solo in termini di prezzo, ma anche come prestazioni e costi di gestione (non ultimo anche il consumo) sembra tornare di attualità. Vedremo nei prossimi mesi se qualche teaser o qualche foto rubata durante i test confermerà questa nostra ipotesi, oppure se tra qualche tempo torneremo a scriverne per smentire un futuro debutto di una "piccola" Pan America.

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