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MotoGP, Bastianini: "La vittoria più importante, ora so di poter stare sempre davanti"

"Il mio segreto? Riesco a capire quando è il momento di spingere. A inizio gara ho salvato le gomme ma soprattutto me stesso. Avere la GP21 non è uno svantaggio"

MotoGP: Bastianini:

Enea Bastianini l’ha rifatto, ha vinto un’altra volta. Come in Qatar e come in quel GP ha usato la testa e la giusta dose di spietatezza. Ha aspettato prima di mostrare le sue carte e quando lo ha fatto nessuno ha potuto rispondergli. La sua Ducati rossa nel cuore ma azzurra sulle carene ha tagliato il traguardo da sola, consegnandogli non solo la vittoria ma anche (di nuovo) il primo posto nel Mondiale.

La vittoria in Qatar è stata la prima in MotoGP, quindi era speciale e l’avevo dedicata a Fausto. Questa però è ancora più importante per me perché ora so di potere stare costantemente davanti. A parte in Argentina, ma quello è stato un fine settimana strano” ha ironizzato sulla recente delusione.

Non è il giorno per i brutti ricordi, l’Enea di Austin è stato di un’altra pasta e il suo segreto è tutto sommato semplice.

“Una gara non è mai facile mentalmente. Ma in questo momento capisco quando è ora di spingere e appena mi metto il casco mi sento molto motivato, non so nemmeno io il perché” ha svelato.

La strategia è stata perfetta.

Avevamo studiato con attenzione per questa gara perché sapevamo sarebbe stata difficile. All’inizio ho cercato di salvare le gomme, ma soprattutto me stesso - ha sorriso - Era importante arrivare alla fine con ancora qualche energia. Quando Rins ha iniziato a tentare di sorpassarmi ho capito che era il momento per spingere, ho passato Martin e Miller e poi preso quel vantaggio che mi ha permesso di vincere. Ieri mi era sfuggita la pole position per poco, oggi mi sono rifatto”.

Nonostante guidi la Desmosedici dello scorso anno, Bastianini è capace di fare la differenza.

Sono molto veloce in entrata di curva, soprattutto nelle frenate più impegnative, ma rispetto agli altri piloti Ducati perdo a centro curva, è dove devo migliorare - ha spiegato - Abbiamo tutti stili diversi, Jack è quello che guida in maniera più simile alla mia e guardo spesso i suoi dati. Per quanto riguarda la moto, la mia non è molto diversa dalla GP22, in questo momento non sono svantaggiato”.

Nonostante i suoi risultati, Enea non vuole montarsi la testa.

Penso a me come un ex debuttante - ha sottolineato - Cerco ancora di imparare perché so che mi manca qualcosa. Ora andremo in Europa e penso che sulle quelle piste saremo tutti più vicini, dovrò vedere se riuscirò a ripetermi. Abbiamo corso solo 4 gare, il campionato è ancora lungo, ma ho fatto una bella partenza”.

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