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Pirelli Diablo Rosso IV Corsa, aggrappato all'asfalto

È un pneumatico supersportivo adatto all'uso stradale e con un'ottima resa in pista, adatto ad equipaggiare le nuove maxi e medie sportive, nude e carenate

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di Luca Bono

Nella gamma Diablo, la famiglia Diablo Rosso identifica i prodotti dedicati all’uso sportivo principalmente su strada, e il nuovo Diablo Rosso IV Corsa, è ideale per essere usato sia nella guida sportiva su strada sia in pista, ed equipaggiare moto ad alte prestazioni, dalle sportive e naked di media cilindrata alle supersportive e hypernaked da oltre 200 CV.

Come si posizione nella gamma Pirelli?

Nella gamma Pirelli ci sono, in ordine di sportività: il Diablo Supercorsa SP, dedicato principalmente alla pista, il Diablo Rosso Corsa II, adatto all'uso bilanciato tra strada e pista, e il nuovo Diablo Rosso IV, per l'uso sportivo stradale, che rispetto ai precedenti offre una resa chilometrica superiore e un miglior comportamento sul bagnato. Il Diablo Rosso IV Corsa nasce proprio da questo pneumatico, che va a sostituire il Diablo Rosso Corsa II.

Cosa cambia tra il Diablo Rosso IV e la versione Corsa?

Rispetto al Diablo Rosso IV sono state migliorate, principalmente, tre caratteristiche: il Corsa offre maggiore grip e performance generale. Assicura, inoltre, costanza di rendimento su più sessioni di guida in pista: con il Diablo Rosso IV dopo qualche giro in circuito si avverte un calo di prestazioni, cosa che non avviene con la versione Corsa, grazie all’utilizzo ora della mescola SC3 sulle fasce più esterne del pneumatico posteriore. Il Diablo Rosso IV Corsa è quindi indicato per l'amatore che guida una sportiva su strada, e che qualche volta si concede delle buone giornate in pista, senza cambiare gomma e, come vedremo, con prestazioni di tutto rispetto.

Mescole e intagli

Una novità della versione Corsa, rispetto al Diablo Rosso IV, sono le mescole: il Corsa è bimescola sia all'anteriore sia al posteriore, in tutte le misure. All'anteriore c'è una fascia centrale full silica per un rapido warm up e per il grip sul bagnato. Quindi se sul passo di montagna si incappa in un acquazzone, con il Diablo Rosso IV Corsa si può guidare tranquilli (ovviamente nei limiti del ragionevole), mentre se si ha Diablo Supercorsa SP, è opportuno porre molta più attenzione. Le spalle, invece, sono più morbide, poiché oltre alla mescola full silica ci sono resine più performanti, atte ad assicurare maggior grip.

Il posteriore ha una struttura diversa: nella fascia centrale c'è la stessa mescola della spalla dell'anteriore, (silica + resine con alto punto di fusione), per assicurare grip in accelerazione e maneggevolezza, mentre sulle spalle c'è un composto full carbon di derivazione racing (mescola SC3) per il massimo grip, inoltre disteso su un'area d'appoggio maggiore, questo per migliorare nelle pieghe estreme ciò che offre il Diablo Rosso IV.

Infine tra il Diablo Rosso IV e la versione Corsa si nota la differenza degli intagli: il tema resta sempre quello iconico della saetta, ma il rapporto vuoti/pieni, è a favore di una maggior superficie slick, di circa il 25%.

La carcassa, infine, è sempre basata sulla cintura spiralata a zero gradi in filo d'acciaio, ma con fibre di rinforzo più rigide disposte in modo meno fitto rispetto a uno pneumatico supersportivo, soluzione che lascia la gomma più libera di lavorare associando così morbidezza, quindi feeling, alla stabilità, assicurata dalla struttura di base.

Come va in pista

Siamo al Mugello e sono previste tre sessioni. Appena entrati in pista la prima cosa che notiamo è che il Diablo Rosso IV Corsa ha un comportamento molto simile a quello di una gomma racing, come la SC, per intenderci, grazie alla mescola SC3 al posteriore e quella sufficientemente morbida dell'anteriore. Oltre al grip in piena piega permette di entrare in curva con i freni in mano, e quando si molla il comando del gas la gomma chiude la lina, un comportamento anche questo tipo da pmeumatico racing.

In piena piega il posteriore offre un grip molto elevato, e quando si raddrizza non si avverte il salto tra le due mescole perché sotto il battistrada c'è uno stato "base" che serve proprio per omogeneizzarne la temperatura e il feeling con il pneumatico. Qunado si esagera con il gas con più di 200cv, il pneumatico posteriore tende a scivolare, ma lo fa in modo progressivo e sincero, in perfetto accordo con l'elettronica. Il divertimento è davvero assiscurato!

Possiamo quindi dire che il Diablo Rosso IV Corsa è preciso e stabile in tutte le situazioni, non nasce per avere le prestazioni di un prodotto racing, ma al Mugello ci ha permesso di scendere sotto i 2 minuti, una prestazione eccellente per una gomma “progettata” per un utilizzo prevalentamente stradale. 

Abbiamo guidato tre moto, una Ducati Panigale V4S (200/60, una Yamaha R1M (195/55) e una Honda CBR1000 R-RR 190/55), variando le pressioni ad ogni turno per capirne il comportamento. Le pressioni a caldo consigliate di  (ant 2,5-post 2,3 bar) permettono di avere un ottimo feeling anche dopo una sessione di 20 minuti a , prova che ci ha permesso di verificare la versatilità della Diablo Rosso IV Corsa.

Come va su strada

Il Mugello è a due passi dalle strade dei motociclisti, e il percorso di prova, di 90 km, attraversava i passi della Ratricosa, della Futa e del Giogo. Visto il rendimento in pista possiamo dire che su strada le prestazioni sono davvero il riferimento: a parte questo il Diablo Rosso IV Corsa si apprezza perché è molto preciso su ogni tipo di asfalto e copia molto bene anche le microasperità. Rapido in ingresso di curva,  chiude la linea in modo assolutamente naturale anche a freni pizzicati, situazione che si verifica spesso quando si trova una curva che chiude molto.. In uscita dai tornanti anche se si apre il gas con decisione mantiene la traiettoria, offrendo inoltre un grande appoggio e sicurezza in piega. La giornata era fredda, quindi abbiamo potuto saggiare sia la velocità del warm-up, sia la tenuta alle basse temperature, sia in pista, sia su strada, e il giudizio è ugualmente ottimo. 

Le pressioni consigliate dai tecnici Pirelli 2,5 anteriore e 2,5 posteriore, ma poi ogni casa ha le sue pressioni e si può discostare di qualche punto.

In questa prova stradale abbiamo guidato entrambe le Aprilia Tuono, sia la  V4 1100 sia la 660, e la Ducati Monster. Tutte e tre sono migliorate nella dinamica di guida, soprattutto nel misto veloce, dove come con un compasso abbiamo disegnato traiettorie millimetriche, senza mai una sbavatura o in incertezza! Chapeau anche dopo…..150 anni!

Misure

Anteriore
110/70 ZR 17 M/C 54W TL 07/2022
120/70 ZR 17 M/C (58W) TL 01/2022

Posteriore 

150/60 ZR 17 M/C 66W TL 07/2022
180/55 ZR 17 M/C (73W) TL 01/2022
180/60 ZR 17 M/C (75W) TL 03/2022
190/50 ZR 17 M/C (73W) TL 06/2022 

 

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