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Nuovo regolamento tecnico, nuove moto e altrettanti protagonisti al via, ma consueto format di qualifiche. Sono proprio gli innesti del mercato invernale ad aver fatto la differenza nel primo assalto al tempo del rinnovato World SuperSport 2022. In una sessione condizionata dall'esposizione della bandiera rossa per la caduta senza conseguenze di Federico Fuligni, il debuttante nella serie Lorenzo Baldassarri (Evan Bros Yamaha Team) si è assicurato la pole position in vista delle gare inaugurali del week-end di Aragon (Gara 1 prevista oggi alle 15:15).
Un inizio assolutamente da sogno per l'ex pilota del Mondiale Moto2 che, nei conclusivi cinque minuti post-bandiera rossa, ha sfruttato a pieno il potenziale dello pneumatico Pirelli SCX per affinare il personale best lap, siglando il record della pista in 1'52"706: un gran bel viaggiare, tanto da risultare l'unico a scendere sotto al muro del 1'53. Sebbene la prestazione sia stata macchiata successivamente da una innocua scivolata alla curva 9, Baldassarri nella mattinata odierna ha regolato nientemeno che il Campione in carica Dominique Aegerter (Ten Kate Racing), secondo, staccato di tre decimi dal compagno di marca.
I baluardi Yamaha si sono ufficialmente lanciati il guanto di sfida e la doppia contesa spagnola si preannuncia pertanto alquanto sfavillante. Chiude la prima fila invece la "sempreverde" Ninja ZX-6R di Puccetti Racing guidata da Can Oncu. E le attesissime Ducati? Almeno sul giro secco, le classiche 600 si sono dimostrate più incisive delle Next Generation, le supersportive di ultima generazione introdotte per dare di nuovo interesse alla classe di mezzo delle derivate di serie.
La prima Panigale V2 955 scatterà dalla seconda fila, in quarta posizione con Nicolò Bulega, in ritardo di mezzo dalla secondo dalla vetta, a precedere le due R6 di un sorprendente Gleen Van Straalen e Marcel Brenner. In piena top-10 anche Federico Caricasulo sulla bicilindrica di Althea Racing in settima posizione, appena davanti alla Kawasaki di Yari Montella e alla MV Agusta F3 800RR di Niki Tuuli, mentre Stefano Manzi non è andato oltre la 13esima posizione in sella alla Triumph Street Triple RS 765.
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