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MotoGP, Rins: "felice per Aleix Espargarò, ad Andorra ci alleniamo insieme"

"Aleix si merita il risultato. Arrivare sul podio non era scontato". Joan Mir: "per la prima volta quest'anno ho ritrovato quel feeling che mi fa sentire tra i migliori". Suzuki in testa al mondiale marche

MotoGP: Rins: "felice per Aleix Espargarò, ad Andorra ci alleniamo insieme"

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Doppia vittoria oggi sul circuito argentino per la casa di Hamamatsu. Entrambi i piloti di casa Suzuki ottengono ottimi risultati dopo un inizio di stagione incerto e la Suzuki viene catapultata in cima alla classifica costruttori spodestando la KTM che pure aveva ottenuto due podi nelle scorse gare. Rins conquista il terzo gradino del podio alle spalle di Jorge Martin, ed è ora quarto in classifica, con 36 punti alla pari con Bastianini. Mir lo segue a stretto giro, di poco fuori dal podio e a 33 punti in classifica, dimostrando quanto questo campionato sia combattuto e come la Suzuki abbia raggiunto il livello delle altre case mantenendo alto il passo gara e migliorando rispetto alle posizioni di partenza in griglia.

Devi essere soddisfatto di questo risultato Alex, ma immagino tu abbia pensato anche che con una qualifica migliore avresti potuto vedertela con Jorge ed Aleix.
"Sono felice di come ho gestito la gara - interviene lo spagnolo - partendo dalla terza fila non era scontato che io arrivassi sul podio perché il livello della MotoGP quest'anno è davvero alto. Ho provato a recuperarli sul finire di gara ma la partenza dietro mi ha sicuramente rallentato. Negli scorsi weekend i risultati non sono arrivati ma penso che sia io che la moto siamo in ottime condizioni per poter fare ad Austin, ma non sarà facile".

Quindi ti è mancata soltanto una buona qualifica?
"No, sicuramente la partenza gioca un ruolo importante, ma non è l'unico elemento di una gara. Oggi il tracciato presentava alcuni problemi, abbiamo avuto alcuni problemi di aderenza, forse dovuti alle condizioni della pista o a seguito della gara in Moto2, ma in ogni caso penso che sia un buon risultato da cui poter cominciare ad affrontare questo campionato nella direzione giusta".

Questo podio è tutto spagnolo, tra l'altro vivete tutti in Andorra e vi conoscete bene, cosa pensi del risultato di Aleix?
"Le montagne di Andorra sono ottime per allenarsi! - ha continuato scherzando Alex - ovviamente sono molto felice per la sua vittoria, Aleix è una splendida persona oltre che un pilota di talento. Quando arrivai in Andorra nel 2017 lui era già lì da un paio d'anni e ricordo che iniziammo subito ad allenarci assieme, ho dei bei ricordi con lui".

In questo campionato abbiamo avuto nove diversi piloti sul podio e tutti i costruttori sembrano essere molto competitivi quest'anno, la cosa ti sorprende?
"No, già dal 2020 e 2021 il livello si stava alzando molto, quindi penso che potremo aspettarci grandi cose durante questa stagione".

Il circuito in alcuni punti presentava dei dossi, come reagisce un pilota per ovviare a questo problema?
"Non è stato facile, ma nel mio caso specifico al tracciato mi sono adeguato piuttosto in fretta, mentre invece ho avuto più problemi in termini di aderenza e di trazione della moto, è un qualcosa su cui sicuramente dovremo lavorare in vista delle prossime gare".

Joan mir: mi sono sentito tra i più forti in pista

Un ottimo risultato anche per il suo compagno di squadra Joan Mir, quarto e ad un passo dal podio, che assieme al compagno di box con questa gara hanno catapultato la casa di Hamamatsu in cima alla classifica costruttori, scavalcando la KTM che pur aveva centrato due podi nelle scorse gare.
"Sono felice della performance in questa gara - è poi intervenuto Joan Mir - non tanto per la posizione finale, ma perché per la prima volta dall'inizio di stagione sono riuscito a ritrovare il giusto feeling in gara. A inizio gara ho perso del tempo con Nakagami, poi da metà gara ho sentito che il feeling migliorava e che il passo era buono, ad ogni giro recuperavo tempo rispetto ai primi, il che è un buon segno considerando che l'aderenza su questo tracciato non fosse delle migliori. Ad ogni giro sentivo di avere qualcosa in più rispetto a chi mi trovavo davanti, quindi dovremo analizzare i dati per capire cosa ha funzionato così da poter continuare in questa direzione. Sono felice perché sento che la moto è migliorata ed infatti i risultati stanno arrivando".

Puoi parlarci di questo feeling diverso rispetto alle scorse gare?
"Nelle prime gare avevamo molti problemi di aderenza, e quando non hai l'aderenza non riesci a difenderti dagli attacchi degli avversari. L'aderenza è fondamentale sopratutto nelle ultime fasi di gara, e penso che questa gara abbia dimostrato che stiamo migliorando. Per la prima volta dall'inizio del campionato mi sono sentito come uno dei piloti più forti in pista, anche se il risultato di per sé non può considerarsi una vittoria".

Le condizioni del tracciato non erano ottimali, sopratutto per la Suzuki che ha bisogno di aderenza per essere veloce in curva, questo ha influito?
"Di solito non riusciamo ad avere quello "stop and go" per affrontare le curve in velocità ed uscirne ancora veloci, ma in questa gara siamo migliorati anche sotto quell'aspetto, sopratutto nelle fasi intermedie e finali della gara in cui l'usura delle gomme comincia a giocare un ruolo importante".

Con una qualifica migliore anche il risultato sarebbe migliorato, o ritrovare questo feeling era ciò che ti mancava e che ha fatto la differenza?
"Sicuramente partire più avanti avrebbe fatto una certa differenza. Nelle prime fasi di gara ho perso molto tempo appresso a Nakagami, quindi si, con questo feeling avrei sicuramente avuto più chance di competere col gruppo di testa, anche se l'aderenza non è comunque ancora al livello che vorremmo, ma siamo decisamente nella giusta direzione guardando alle prossime gare".

Hai dato tutto in questa gara? Qual è' il prossimo passo per migliorare la moto?
"A esser sinceri, a fine gara mi sono reso conto di avere ancora del margine sugli pneumatici, quindi probabilmente avrei potuto spingere di più nelle ultime fasi, ma durante una gara è difficile capire bene le condizioni delle pneumatico, il calo di rendimento e quindi di trazione può essere drastico, quindi è sempre un rischio negli ultimi giri. Anche questo è un aspetto su cui dovremo lavorare. Se riusciremo a migliorare l'aderenza della moto anche a fine gara senza peggiorare sotto altri aspetti, potremo fare bene nelle prossime gare".

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