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MotoGP, Suzuki, Rins e Mir: "meno prove libere forse saranno un vantaggio"

"Il tracciato è molto sporco per il disuso, ma meno prove libere potrebbero rivelarsi un vantaggio". Mir: "Sabato non sarà facile, la polvere potrebbe condizionare i test e la scelta delle gomme"

MotoGP: Suzuki, Rins e Mir:

A due gare dall'inizio del campionato, la casa di Hamamatsu può tranquillamente ancora dire che la sfida sia solo agli inizi. Entrambi i piloti hanno ottenuto buoni risultati, con venti punti in classifica ciascuno, e a soli dieci punti di scarto dall'attuale leader Enea Bastianini, in un campionato che nei primi due circuiti ha regalato gare dagli esiti davvero inaspettati.

A causa del problema logistico che ha colpito alcuni team, la Dorna ha preso la decisione di cancellare le prove libere del venerdì.
"E' un peccato dover aspettare un altro giorno per poter cominciare a lavorare in vista della gara- è intervenuto per primo Alex Rins - sopratutto perché qui in zona non c'è molto altro da fare al di fuori del circuito. Impiegheremo il nostro tempo per riguardare i dati della moto e prepararci per Sabato, una giornata che si preannuncia già molto impegnativa".

Pensi che queste giornate in meno di prove possano favorire alcune moto? La Suzuki ad esempio ha una buona base di partenza, questa situazione potrebbe rivelarsi un aiuto inaspettato?
"Se si faranno solo le FP3 e le FP4, allora forse avremo un qualche vantaggio perché di norma non modifichiamo moltissimo la moto ogni fine settimana. Se invece dovessero decidere di condensare tutti i test in una sola giornata, allora nessuno avrebbe alcun tipo di vantaggio, penso".

In che condizioni hai trovato il tracciato? Sono due anni che qui non si corre, dicono sia molto sporco.
"La pista è molto polverosa, speriamo che domani la puliscano un poco perché al momento non è in condizioni ottimali".

Quali sono le tue aspettative per la gara di Domenica?
"Credo di poter fare bene, è un buon circuito con delle curve veloci. Penso che questo sia uno dei miei preferiti assieme a quello di Austin e a quello di Silverstone...ma la realtà è che bisogna affrontare ogni circuito cercando di fare bene a prescindere dai risultati passati".

Joan Mir: un peccato non correre domani

Anche il suo compagno di box Joan Mir è rimasto sorpreso dall'annullamento delle prove libere del venerdì.

"E' una situazione strana - ha proseguito Joan Mir riferendosi al problema logistico - ma come piloti dovremo cercare di mantenere alta la concentrazione. Tutta la situazione nel mondo è strana, veniamo anche da due anni di Covid, non possiamo che continuare a fare il nostro lavoro adattandoci".

Avere un solo giorno di azione in pista potrebbe rivelarsi un problema col tracciato in queste condizioni? Il tracciato potrebbe favorire le Suzuki?
"In passato la Suzuki ha ottenuti dei podi qui in Argentina, quindi questo è un punto di partenza positivo. E' chiaro che le condizioni del tracciato saranno un problema dopo due anni di inattività. Sarà importante cercare di pianificare bene il lavoro nella giornata di sabato ma non mi aspetto che partiremo con tutto il setup alla perfezione, sarebbe impossibile. E' una situazione su cui non abbiamo controllo, l'importante sarà mantenere la concentrazione".

L'ultima volta che hai corso su questo tracciato era il 2019 e non finisti la gara. Da allora quanto cambierà la tua performance anche rispetto alla moto? Ci sono novità riguardo al rinnovo del contratto?
"Sicuramente riguardando i dati il mio stile di guida è cambiato radicalmente da allora, ed anche la moto è molto diversa, quindi mi aspetto una performance di gran lunga migliore. Ma non dimentichiamoci che correre su un tracciato in queste condizioni e su cui non abbiamo corso per due anni avrà delle difficoltà ulteriori, dovremo trovare subito le linee giuste ed il setup più competitivo. Quanto al contratto non ci sono ancora novità, ma spero di averle presto".

Provare in tempi ridotti farà si che la gestione delle gomme cambierà, magari facendo scelte più rischiose?
"Il sabato avremo più sessioni di prove, pianificare bene i test sarà fondamentale. Sicuramente avremo dei problemi nella scelta per via del tracciato, la polvere in pista potrebbe falsare i nostri dati sull'aderenza delle gomme, è un rischio da considerare".

Hai ripetuto più volte quanto sia fondamentale mantenere la concentrazione in situazioni come questa. Cosa cambia nella testa di un pilota?
"Personalmente avrei preferito girare in pista, ogni fine settimana inizia in un certo modo e noi piloti seguiamo gli stessi ritmi. Spezzare questi ritmi rischia di spezzare la concentrazione ed è un pericolo che dovremo evitare avendo meno tempo a disposizione per prepararci per la gara".

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