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MotoGP, Marini: “In una notte i meccanici dovranno fare il lavoro di due giorni”

“Noi piloti gli daremo una mano, ma ancora non sappiamo se arriverà tutto il materiale. La mia tuta sarà ammuffita”. Bezzecchi: “Non abbiamo niente. Rio Hondo? Ieri ho visto due gufi”

MotoGP: Marini: “In una notte i meccanici dovranno fare il lavoro di due giorni”

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Quello di Termas de Rio Hondo si preannuncia un weekend a dir poco concentrato per la MotoGP, visto che si scenderà in pista soltanto tra sabato e domenica. I piloti scalpitano per salire in sella alle loro moto, anche se alcune di queste non sono ancora arrivate a destinazione. Come le Ducati del team Mooney VR46, ovvero quelle di Marco Bezzecchi e Luca Marini.

Sul tema è intervenuto Marini, il quale ha espresso parole chiare e trasparenti.

“È una situazione veramente difficile – ha commentato Luca – Mi riferisco soprattutto ai meccanici, che in una notte dovranno fare il lavoro di due giorni. Solitamente i meccanici iniziano ad allestire i box e preparare tutto il materiale a partire da martedì, oggi è giovedì e ancora non è arrivato nulla”.

La preoccupazione sul volto del portacolori Mooney è ben evidente.

“Per i meccanici sarà durissima e noi faremo di tutto per metterci a loro servizio, aiutandoli qualora ci fosse bisogno. Io sono convinto che i nostri meccanici faranno un grande lavoro, dato che il loro livello è altissimo”.

Oltre  al lavoro nel box, l’attenzione si sposta poi sui piloti.

“Questo weekend non sarà facile da gestire nemmeno per noi piloti, dato che avremo pochissimo tempo per capire la pista e cercare di essere da subito veloci per puntare alla Q2. Dovremo quindi dare il massimo e ottimizzare ogni momento a disposizione.  Come detto sarà dura e la FP2 diventerà una sorta di qualifica anticipata”.

Arrivati a questo punto, non resta quindi che incrociare le dita.

“Come ho già detto non abbiamo nulla. La mia tuta, giusto per fare un esempio, sarà ammuffita non appena arriverà qua, dato che si trova nelle casse dalla gara di Mandalika in cui pioveva. Dovremo inoltre sistemare il nostro ufficio il prima possibile, considerando che poi dovremo anche andare a dormire per essere pronti sabato mattina. Speriamo però arrivi tutto il materiale”.  

Marco Bezzecchi: "non abbiamo nulla, sarà un fine settimana complicato"

 A prendere la parola in casa Mooney VR46 è poi Marco Bezzecchi.

“Per me sarà più complicata rispetto a un tradizionale weekend di gara – ha spiegato – alla fine però questa è la situazione per tutti e c’è poco da fare. La pista e il layout mi piacciono, di conseguenza spero di essere veloce. Alla fine la moto è la stessa di sempre e non penso che sarà uno svantaggio. Dal punto di vista fisico, invece, sarà certamente più difficile perché avremo un sabato compresso, però questa è la situazione. Speriamo che per sabato sia tutto pronto”.

Per lui, così come per il compagno, sono giorni di attesa.

“A noi e al team Gresini manca tutto, non abbiamo niente, ma proprio niente”.

Materiale a parte, gli ostacoli non sono poi finita qua.

“Termas non è Misano o il Mugello, dove ci sono giornate private di test tutto l’anno. Ho avuto modo di vedere la pista e l’asfalto non mi è sembrato più di tanto sporco, anche se non è nemmeno troppo pulito. La verità la scopriremo solo sabato mattina”.

In tutto ciò serve anche ammazzare la noia.

“Ieri siamo stati in hotel, poi siamo venuti qua in pista a fare un giro e ho pure visto due gufi”.

Infine c’è tempo anche per un rapido bilancio.

“In Qatar ho commesso un errore di inesperienza e sono finito a terra, mentre a Mandalika ho faticato in gara per un problema che mi ha condizionato. Era la mia prima volta sul bagnato, è stata tosta, dato che il limite è ben diverso rispetto alla Moto2. Speriamo quindi di fare un bel weekend qua in Argentina, anche perché sono contento del rapporto con il team e il lavoro svolto”.  

  

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