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Francia, ora è ufficiale: addio revisione per le moto

Dopo 10 anni di proteste i motociclisti transalpini vincono la loro battaglia: sparisce l'obbligo del controllo tecnico per le moto

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Se ne parlava ormai da settimane e la pressione della comunità biker francese alla fine ha avuto la meglio: dal prossimo 8 aprile la revisione moto, o meglio il contrôle technique non sarà più un obbligo per moto e scooter che circolano sul territorio francese.

10 anni di battaglia

La Federazione Motociclistica Francese ha lottato per vedere abolito questo decreto, motivando la richiesta con le prove dell'inutilità della revisione sulle moto, visto che solo una piccolissima percentuale degli incidenti che vedono coinvolte le moto sono causate da problemi tecnici. La revisione quindi diventerebbe solo un'ulteriore tassa per il motociclista. Lo scorso 22 marzo è arrivata l'abolizione del decreto, che però diventerà ufficiale il prossimo 8 aprile. L'iter è stato particolarmente travagliato, perché proprio quest'anno l'UE ha chiesto di uniformare le tempistiche di controllo a livello biennale, ma ora il Governo Macron ha deciso di accogliere la proposta di abolizione. Certo, i motociclisti francesi hanno i loro grattacapi, con la "caccia" alle moto rumorose e le varie proposte di divieto di circolazione che pendono sull'agenda politica nazionale, ma hanno dimostrato ancora una volta che l'unione fa la forza.

Francia, Danimarca... e poi?

La Francia non è l'unica nazione del Vecchio Continente dove la revisione non è più obbligatoria: da mesi infatti la Danimarca ha aperto la strada all'abolizione del controllo tecnico sostituendolo però con dei controlli da parte delle forze dell'ordine. In caso di mancata regolarità del mezzo,le multe sono parecchio salate: da un minimo di 336 euro fino a 2.500 euro.

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