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MotoGP, Perché Marquez a rischio oltre ché la Honda mette in crisi Jarvis e Yamaha

"La nostra priorità è prolungare il contratto di Fabio Quartararo. Se riusciamo a raggiungere un accordo con Fabio, in circostanze normali non ci sarebbe nessun posto libero nel team ufficiale”, ha spiegato Lin Jarvis

MotoGP: Perché Marquez a rischio oltre ché la Honda mette in crisi Jarvis e Yamaha

L’incubo di un nuovo stop di Marc Marquez è tornato con il riacutizzarsi della diplopia. Un problema che potrebbe comportare quantomeno un rallentamento dell’attività del fuoriclasse spagnolo, ma anche la decisione di interrompere l’attività alla conclusione naturale del suo contratto. Il che comporterebbe per la Honda la peggiore spesa - 100 milioni di Euro - nelle ultime quattro stagione. Tanto da far impallidire quanto speso, 25 milioni, dalla Ducati per Jorge Lorenzo nel biennio 2017-18.

Normalmente il problema di una Casa fa sorridere, perlomeno sotto i baffi, le altre. Ma non in questo caso.

Senza Marquez, o con un Marquez ‘meno qualche cosa’ come ama ripetere il nostro columnist Carlo Pernat, si apre infatti il posto alla successione (o al rimpiazzo) nel potente team Repsol Honda.

Nessuna previsione catastrofica: questo è semplicemente lo stato delle cose. Attualmente HRC ha due squadre: il team LCR con un Nakagami ed un Alex Marquez in difficoltà e entrambi rimpiazzabili ed il team ufficiale nel quale, per assurdo, l’ulteriore momento di difficoltà di Magic Marc pone sull’orlo della rupe Tarpea Pol Espargarò. Il motivo è molto semplice: a meno di un improvviso rialzo delle sue quotazioni Honda ha bisogno di un pilota vincente e questo sarebbe il terzo anno senza risultati per il colosso nipponico che sa che dei quattro attuali piloti solo Marc è in grado di puntare al titolo.

I giapponesi, e la Honda in particolare, sanno attendere

Dal canto nostro sappiamo che i giapponesi, e l’HRC in particolare, sa attendere. Sappiamo inoltre che, fino ad oggi, ha sempre pescato nel vivaio dei talenti già vincenti.

Pedrosa è fra i fuoriclasse arrivati in Honda già maturi, come Stoner e Marquez

Se ricordate lo stesso Dani Pedrosa, a cui è mancato il titolo andato invece ad Hayden può essere considerato un fuoriclasse: con i colori HRC ha vinto 31 Gran Premi, salendo ben 112 volte su podio in 13 stagioni, concluse con tre secondi e tre terzi posti assoluti.

Ciò ci porta a pensare che anche in questa occasione cercherà di rimpiazzare Marquez - il fatto non è se lo farà, bensì quando lo farà - con un pilota già vincente. Ed i vincenti in questo periodo sono maledettamente pochi, diremmo due: Fabio Quartararo e Joan Mir.

Il 'caso Marquez' non coinvolge solo la Honda, ma è un domino per Yamaha

E questo ci porta al perché del ‘se Sparta piange, Atene non ride’.
Sostituite Sparta con Honda e Atene con il nome di qualsiasi altra Casa ed avrete il quadro della situazione: oggi i top rider vedono riaprirsi il mercato, e di conseguenza ripartire la corsa al rialzo degli ingaggi.

Non c’è, a questo punto, alcun dubbio che nel mirino di Alberto Puig sia finito Fabio Quartararo, la preda più appetibile e conquistabile per due fattori: il primo la relativa competitività della Yamaha, la seconda il potenziale economico della Honda. Ciò vale anche per la Suzuki, a dir il vero, ma pensiamo che sia più la casa di Iwata sotto attacco.

Il successo, un secondo posto, di Fabio a Mandalika non è passato inosservato, tenendo conto dei problemi che ha avuto.

Quartararo: 'hot properties', a Mandalika forte di testa ed in pista

Nella FP2 del GP di Indonesia la M1 del campione francese si è fermata dopo pochi minuti costringendo il campione del mondo a prendere la moto di riserva. Nelle FP3 è successo nuovamente e Fabio è stato costretto per la seconda volta a rientrare ai box. Come se non bastasse questo problema, apparentemente di elettronica, si è ripresentato in gara sulla moto di Dovizioso: prima del via il forlivese infatti ha visto andare in tilt la sua dashboard, tanto da dover abbandonare dopo appena sette giri.

Ce n’è abbastanza per causare un forte mal di testa a Lin Jarvis che al momento ha anche lui quattro moto, ma anche tre problemi se si esclude dal novero Franco Morbidelli, l’unico ad avere già un contratto per il 2023.

Joan Mir potrebbe essere una valida alternativa in caso di fuga di Quartararo

Con Quartararo probabilmente nel mirino della Honda, Jarvis deve anche fronteggiare il problema del suo secondo team, visto che Yamaha ha un contratto triennale con lo sponsor With-U, ma solo annuale con la squadra.

Lin Jarvis: "la nostra priorità è Quartararo, se firma, nessun posto libero nel team ufficiale"

Problema uguale opportunità per il manager inglese, visto che entrambi i piloti - Darryn Binder e Andrea Dovizioso - sono sacrificabili, il che significa avere due selle potenzialmente disponibili.

Il punto interrogativo per lui è come occuparle se invece che due piloti dovrà cercarne tre. Qualora infatti Fabio Quartararo si facesse tentare dovrebbe anche cercare di pescare un’altra prima guida da affiancare a Morbidelli, che quest’anno dovrà dimostrare di essere ancora quello del 2020.

"La nostra priorità è prolungare il contratto di Fabio Quartararo. Se riusciamo a raggiungere un accordo con Fabio, in circostanze normali non ci sarebbe nessun posto libero nel team ufficiale”, ha spiegato a più riprese Jarvis.

Il problema è tutto in quel ‘se’. Qualora infatti non ci riuscisse si aprirebbero per Yamaha una serie di alternative, ma scelta di strappare Joan Mir alla Suzuki a parte, nessuna in grado di rimpiazzare autorevolmente Fabio.

Raoul Fernandez era già nel mirino Yamaha e potrebbe rientrarci se KTM non gli darà certezze

Fernandez vuole la Yamaha ufficiale come Razgatlioglu

Raul Fernandez, che con Yamaha aveva già raggiunto un accordo prima di essere bloccato da KTM vorrebbe arrivare nel team ufficiale, un desiderio che ha anche Toprak Razgatlioglu, e il posto libero è uno. Ed il turco attraverso il suo manager Kenan Sofuoglu avrebbe già detto di non essere interessato ad una delle due selle di Yamaha With-U.

Potrebbe però cambiare idea (ed anche ribaltare i pronostici a favore di Fernandez) dopo i due test che dovrebbe effettuare alla guida della M1. Il campione del mondo della Superbike, infatti ha talento, ma è tutto da dimostrare che sia pronto per la MotoGP.

Prima di risolvere questi non semplici problemi però Lin Jarvis deve affrontarne un altro: il rinnovo del contratto con la squadra. Radio Paddock dice che al momento ci sono delle incomprensioni fra Andrea Dovizioso ed il suo capotecnico, Ramon Forcada. E al di là dell’incomprensibile decisione di togliere il tecnico spagnolo a Morbidelli, con il quale si era trovato benissimo (al contrario Diego Gubellini è stato lasciato al fianco di Quartararo) l’intera situazione ci sembra una bella gatta da pelare per Lin.

E’ proprio il caso di dire, se Honda piange, Yamaha non ride.

 

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